Le modifiche sono state apportate dall'attuale proprietario, quindi per forza negli ultimi 15 anni.Non proprio: se il tecnico riesce a dimostrare che "la ristrutturazione" comprensiva dell'attuale uso abitativo è avvenuta prima dell'entrata in vigore della legge ponte (ovvero dello strumento urbanistico locale che decretava la necessità di un'autorizzazione per tutte le costruzioni all'interno del territorio comunale anteriore al 1967) il fabbricato è completamente legittimo, altrimenti i problemi saranno a tuo carico a esclusione del penale che resta in capo a chi ha eseguito le opere.
Quindi facendo un riepilogo, considerando che dagli atti si evince che e' stato venduto sempre e solo unitamente ai terreni (cioè i terreni erano l'oggetto della compravendita mentre era semplicemente menzionata la presenza della costruzione in uno dei terreni)
E' palese che questa "baita" mi e' stata presentata per quello che non e', o meglio: non dovrebbe esistere, o perlomeno non come abitazione (specialmente in seguito alle modifiche apportate se non sono state autorizzate, cosa da verificare).
Dalle parole del mediatore, sembra che le modifiche abbiano seguito la distribuzione degli spazi originali, in cui sono stati ricavati bagno/cucina ecc.
Peccato che non vi sia alcuna planimetria.
Inoltre trovo ora molto chiaro il motivo per cui il mediatore abbia compilato la proposta d'acquisto definendo la categoria d'uso come civile (senza specificare altro!), categoria catastale da definire, senza descrizione accurata di cio' che acquisto e specificando che non ha certificato di agibilità'.
Riguardo all'agibilità', alla mia domanda se non dovesse essere presente mi ha detto che non e' importante e che vendono un sacco di immobili molto vecchi, sprovvisti.
Durante la visita mi e' stato detto che l'immobile era sano e poteva essere utilizzato fin da subito, che pero' il sottotetto non era abitabile......ma, piccolo particolare, il resto della casa invece si?!?!