In teoria gli immobili venduti giudiziariamente escono dalle convenzioni, questo per porre in essere una specie di "tutela" dei creditori che aspettano di essere liquidati e che verebbero penalizzati dai tetti di prezzo massimo imposti. Questo in teoria, perchè in pratica la strada è in salita per tre motivi.
1. I comuni in caso di sforamento del prezzo massimo consentito comunque richiedono le multe previste nelle convenzioni e ci si ritroverà a combatere contro le amministrazioni locali.
2. Gli eventuali acquirenti successivi saranno scoraggiati dall'acquisto di un immobile non più in convenzione, ma con quest'ultima ancora trascritta
3. Ben poche banche finanziano un'acquisizione ad un prezzo fuori convenzione (almeno per la parte in eccesso)
Vi sono comunque delle incertezze normative per quello che riguarda i prezzi di convenzione delle successive rivendite. Insomma, meglio rispettarle anche se non obbligati.
Per quello che riguarda il fatto che l'immobile sia venduto o meno in diritto di superficie lo spartiacque e il riscatto, giudiziariamente non ci sono differenze rispetto ad un compravendita "normale".
Kolia Cassin
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