Umberto Granducato

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L'immobile facente parte di un piano particolareggiato (edilizia convenzionata) che finisca all'asta mantiene i suoi vincoli o la vendita forzata li elimina automaticamente?
 

Umberto Granducato

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Dice solo che l immobile fa parte di un PPIP. Ce ne sono 2 all asta adesso: in uno si parla di asta di diritto superficiario e nell altro di asta di piena proprietà (comparti diversi). X questo mi sorge il dubbio ....
 

kolia cassin

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Agente Immobiliare
In teoria gli immobili venduti giudiziariamente escono dalle convenzioni, questo per porre in essere una specie di "tutela" dei creditori che aspettano di essere liquidati e che verebbero penalizzati dai tetti di prezzo massimo imposti. Questo in teoria, perchè in pratica la strada è in salita per tre motivi.
1. I comuni in caso di sforamento del prezzo massimo consentito comunque richiedono le multe previste nelle convenzioni e ci si ritroverà a combatere contro le amministrazioni locali.
2. Gli eventuali acquirenti successivi saranno scoraggiati dall'acquisto di un immobile non più in convenzione, ma con quest'ultima ancora trascritta
3. Ben poche banche finanziano un'acquisizione ad un prezzo fuori convenzione (almeno per la parte in eccesso)
Vi sono comunque delle incertezze normative per quello che riguarda i prezzi di convenzione delle successive rivendite. Insomma, meglio rispettarle anche se non obbligati.
Per quello che riguarda il fatto che l'immobile sia venduto o meno in diritto di superficie lo spartiacque e il riscatto, giudiziariamente non ci sono differenze rispetto ad un compravendita "normale".
Kolia Cassin
********
 

consulenzaroma

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Semplicemente...... li mantiene e vanno osservati dagli aggiudicatari. Sono piani relativi al territorio e non possono essere derogati se non con un nuovo Regolamento.
 

kolia cassin

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Esistono normative urbanistiche, trascrizioni pregiudizievoli, contratti di locazione, diritti di prelazione (anche se registrati e/o trascritti prima del pignoramento) che perdono la loro efficacia diventando annullabili ed in alcuni casi nulli nei confronti del terzo aggiudicatario.
Tanto per fare un esempio di facile comprensione per tutti quelli che ci leggono: la trascrizione di un diritto di usufrutto (anche fatta prima di un sequestro conservativo o un pignoramento) perde efficacia in presenza di un certo tipo di ipoteche. Il compito del preofessionista - a mio avviso - è quello di spiegare all'acquirente che la tal disposizione sarà nulla o annullabile, ma che non è detto che il "mondo esterno" accoglierà bene un immobile comunque "sporcato" da una trascrizione.
Cassin Kolia
 

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