Buongiorno, a febbraio 2017 ho acquistato un immobile all'asta, sito in una palazzina di 6 unità immobiliari. Da ricerche in comune ho scoperto che il progetto è difforme alle risultanze del progetto depositato in comune, (le planimetrie del catasto sono quelle conformi allo stato dei luoghi, quelle del comune no). In pratica, il vecchio proprietario ha aperto una porta in un muro così l'appartamento, così ha "guadagnato" una camera ed un bagno a discapito dell'altro appartamento (il vecchio proprietario era anche il costruttore dell'immobile e, originariamente, tutti gli appartamenti erano suoi). Un tecnico interpellato, ha parlato di concessione in sanatoria., con tutti i rischi, per regolarizzare la situazione. Si dovrebbe richiedere una nuova agibilità, quindi impianti, scarichi fognari, normativa sull'inquinamento acustico, con il rischio concreto di non ottenerla, se non a prezzo di opere onerose, tra l'altro condominiali. Dato che il proprietario dell'altro immobile è d'accordo, non si potrebbero considerare i due appartamenti come una sola unità abitativa, e l'apertura porta nel muro come un frazionamento interno senza aumento di volume e quindi sanare ma senza nuova agibilità?? Oppure chiudere la porta nel muro e ristabilire il tutto secondo il progetto presentato in comune?? Il problema è che il mio appartamento è affittato, dovrei modificare il contratto di affitto, togliendo di fatto all'inquilino una stanza ed un bagno. Se non è d'accordo? Aiuto!!!