Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Gli effetti della donazione si esauriscono:
- dopo 10 anni dalla morte del donante
- dopo 20 anni dalla donazione
esatto,
ma gli effetti della donazione sono però ridimensionati se scompare il vincolo di "restrizione ereditaria".
il vincolo scompare solo alla morte del donante e con la contestuale presa visione che l'immobile non potrà mai più essere oggetto di rivendicazioni di futuri eredi in quanto rientra nella quota minima (25% del proprio patrimonio) che non è soggetta ad alcuna restrizione.
es.

mio padre mi dona un immobile dal valore di 20.000
muore mio padre,
faccio la successione nella quale si evince che i beni totali attualmente ammontano ad euro 100.000, mentre anni prima sono stati donati beni per un valore complessivo di 20.000.

Questo bene non è sottoposto ad alcuna restrizione perché il suo valore rientra nelle facoltà di tuo padre di destinare quella quota (minimo 25%) a chiunque e senza vincoli.


Ovviamente con il tuo papà in vita devi solo sperare che al momento della successione, i beni di tuo padre possano ammontare ad una cifra tale che ti permetta di rientrare nel famoso 25%
 
M

marcellogall

Ospite
Il donante e' ns.padre, infatti io avevo parlato di 6 figli......la mia paura e quella di mia sorella, e' che dopo l'atto che a gg.andremo a fare, avremo l'impossibilita' di vendere il rudere che ci e' sato assegnato ( era l'unica cosa rimasta..i 4 appartamenti sono stati attribuiti a 4 ns.sorelle e fratello) per tanti anni e che oltre le spese attuali andremo tra ICI e tasse sulle dichiarazioni a sostenere costi senza che ci possa rientrare nulla. Mi chiedevo se con l'assenso dei 4 che hanno ricevuto un valore superiore al ns., intendo quindi con un accordo preso anche scritto, semmai, si puo' vendere la ns.proprieta' evitando eventuali recriminazioni visto che le loro eventuali richieste sarebbero ridicole. E' possibile?? visto che siamo noi 2 che nei loro confronti potremmo fare recriminazioni sulla scorta del fatto che stiamo ricevendo nettamente e palesemente un valore basso rispetto a loro 4. grazie

Mi sembra impossibile che i vostri genitori si comportino in modo così ingiusto nei vostri confronti, ma se così è avete la possibilità di correre ai ripari.
Le donazioni devono tenere sempre presente le quote spettanti agli eredi legittimi
e quindi, se negli atti di donazione ci saranno differenze di valore, potrete, a donazione avvenuta e assolutamente entro 20 anni dalla donazione, notificare e trascrivere una opposizione nei confronti del donante. Avrete quindi la possibilità, alla morte del donante, anche se trascorsi venti anni dalla donazione, di esercitare un'azione di riduzione nei confronti del patrimonio donato e ottenere, giudizialmente, la parte che non vi è stata concessa prima. Tutto questo è fattibile se ritenete di essere penalizzate dalla donazione.
Sarebbe però il caso, se i rapporti sono buoni, parlarne subito e trovare una soluzione che soddisfi le vostre esigenze.
 

fedeci

Membro Junior
Agente Immobiliare
In teoria 10 anni se il donatore e' morto 20 se vivo,ma se il donante e' vivo puoi sempre andare dal notaio e disfare la donazione...cosi facendo l'immobile torna al vecchio propietario e cosi lo potete vendere.....
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
La vendita di un appartamento ricevuto in donazione è possibile. Non esistono limitazioni temporali al riguardo. Esistono dei rischi che l'acquirente dovrà valutare o far valutare dal proprio notaio di fiducia. Alcune banche si rifiuteranno di erogare un mutuo con ipoteca iscritta sul bene donato, altre valuteranno la pratica e, se risulterà, come sembra da quanto riportato, non lesa la legittima potranno valutare l'erogazione del finanziamento.
 

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