Dovresti ringraziarlo perché è un agente coscienzioso, in quanto oltre a tutelare se stesso e il venditore da inutili perdite di tempo, indirettamente protegge anche te impedendoti di mettere in atto il tuo proposito scellerato. Prima si vende (e si incassa) e solo dopo si compra. Mettitelo in testa.

Premesso che la frase sottolineata è di cattivo gusto.

Come si vede sempre l'agente non è assolutamente equidistante dalle parti, ma sta da una parte... non si capisce perché l'acquirente debba pagare qualcuno che si trova "appiccicato alla casa".

Anni fa ho chiesto su questo forum quale fosse il valore aggiunto per l'acquirente ma sempre più sono convinto che non vi sia alcun valore...
 
In questo caso, l’agente ha “salvato” l’acquirente, che da solo rischiava di esporsi, senza avere certezze di poter incassare.
Direi che il valore aggiunto è piuttosto evidente.

Non sta certo all'agente giudicare le mie fonti di finanziamento; anzi mi stupisce che l'acquirente l'abbia dichiarato, indebolendo così la sua posizione nella trattativa.
 
Non sta certo all'agente giudicare le mie fonti di finanziamento; anzi mi stupisce che l'acquirente l'abbia dichiarato, indebolendo così la sua posizione nella trattativa.
Invece ha fatto benissimo, perché altrimenti la trattativa sarebbe stata ad alto rischio per la condotta spregiudicata dell'acquirente, che la posizione se l'è già indebolita da solo.
 
Non sta certo all'agente giudicare le mie fonti di finanziamento; anzi mi stupisce che l'acquirente l'abbia dichiarato, indebolendo così la sua posizione nella trattativa.
L’acquirente in questo caso l’ha dichiarato.
L’agente a quel punto sapeva che la fonte di finanziamento non era ancora certa.
Sapendolo, ha fatto benissimo ad impedire all’aspirante acquirente di esporsi senza certezze, anche a tutela di parte venditrice.
Se avesse preso la proposta, avrebbe fatto perdere tempo a tutti, perché poi avrebbe dovuto sconsigliare il venditore dall’accettarla, dopo avergli esposto la situazione.
Per comprare servono i soldi, non i soldi forse.
Tranquillo che se uno ha i soldi, un agente mediamente capace non si sogna nemmeno di chiedergli se li ha, lo capisce da solo.
 
L’acquirente in questo caso l’ha dichiarato.
L’agente a quel punto sapeva che la fonte di finanziamento non era ancora certa.
Sapendolo, ha fatto benissimo ad impedire all’aspirante acquirente di esporsi senza certezze, anche a tutela di parte venditrice.
Se avesse preso la proposta, avrebbe fatto perdere tempo a tutti, perché poi avrebbe dovuto sconsigliare il venditore dall’accettarla, dopo avergli esposto la situazione.
Per comprare servono i soldi, non i soldi forse.
Tranquillo che se uno ha i soldi, un agente mediamente capace non si sogna nemmeno di chiedergli se li ha, lo capisce da solo.

Avrebbe raccolto la proposta e poi lasciata libertà al venditore, seppure sconsigliato, di accettare o meno... ma si sa, c'è la convinzione che l'appartamento in vendita sia del mediatore, non del venditore...
 
Invece ha fatto benissimo, perché altrimenti la trattativa sarebbe stata ad alto rischio per la condotta spregiudicata dell'acquirente, che la posizione se l'è già indebolita da solo.

La condotta "spregiudicata" non sta certo al mediatore giudicarla, perché per giudicarla tale dovrebbe conoscere tutti i fatti ed avere competenza in merito. Avrebbe semplicemente dovuto riportare i fatti, nulla di più.
 
...lasciata libertà al venditore, seppure sconsigliato, di accettare o meno...
E chi ti dice che non l'abbia fatto?
La condotta "spregiudicata" non sta certo al mediatore giudicarla, perché per giudicarla tale dovrebbe conoscere tutti i fatti ed avere competenza in merito.
Evidentemente ti ostini a non voler capire che l'obiettivo primario del mediatore è far concludere l'affare. Tutto il resto sono chiacchiere da bar o da salotti psicoterapeutici.
 
Ultima modifica:
ma si sa, c'è la convinzione che l'appartamento in vendita sia del mediatore, non del venditore...
Non so da dove tu possa trarre questa convinzione: mai ritenuto miei gli immobili di cui i venditori mi avevano affidato la vendita.
Mia casomai la responsabilità di trovare l’acquirente “giusto”, secondo le indicazione del venditore che mi aveva dato la
sua fiducia.
Se hai avuto a che fare con qualche “cioccolataio”, questo non ti autorizza a generalizzare e a sparare sentenze .
Altrimenti ti si potrebbe anche rispondere, quando ci si imbatte in un cliente poco serio, che i clienti fanno tutti schifo ( e ovviamente non è così).
 

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