Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non è che i genitori siano usufruttuari
Potrebbe essere...
Comunque non so che effetto faccia a te, questa condizione di "Comodato al Comune o ente ....": la prima sensazione che ho avuta, è di subdola induzione al clientelismo mafioso. Ma che senso ha dare gratuitamente un immobile alla PA? Lo puoi capire per una opera filantropica, di assistenza, un asilo....
Certi meridionalisti odierni, farebbero bene a leggersi Salvemini, tutt'oggi attuale, che da buon meridionale lucido, aveva perfettamente descritto la società meridionale e le sue pecche.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ho appena letto “I Viceré “ “ di Federico de Roberto ( genere “Gattopardo”); l’immagine di certo sud è desolante, ora come allora.
 

Marico'

Membro Junior
Privato Cittadino
Prendo atto.
Quindi la “esenzione” di Cosenza si può spiegare solo in altro modo.
Non è che i genitori siano usufruttuari, e non comodatari (visto che si parla di rogito, e di notaio che da spiegazioni ) ?
Esatto!!! Ho chiesto conferma ed effettivamente è usufrutto ma, essendo una cosa accaduta tempo fa e avendo ripreso il discorso di recente con mia cognata qui a Roma, ho erroneamente pensato fosse comodato anche giù a Cosenza. Grazie!! Finalmente è tutto chiaro.

Tra l’altro mi chiedo : ma chi è che dà in comodato (gratuito) al Comune o entità istituzionali?
Evidentemente nella Magna Grecia sopravvive formalmente l’istituto romano dei “Clientes”
Beh... anni fa, quando vivevo ancora a Cosenza, una famiglia benestante diede alcune sue case in montagna in uso alla parrocchia (per fare i campi scuola estivi). Loro godevano di agevolazioni fiscali e la parrocchia aveva le case per i campeggi. Giusto o sbagliato che sia, la legge lo consentiva ed erano tutti contenti... :fiuu::fiuu:
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
una famiglia benestante diede alcune sue case in montagna in uso alla parrocchia (per fare i campi scuola estivi).
Convengo che sia questione personale, ci mancherebbe.

Io capisco perfettamente un comodato ad una parrocchia, ad un asilo, per la creazione di una casa per anziani e creazione di una RSA: tutti istituti a scopi benefici, almeno statutariamente.

MI ha invece sorpreso si potesse offrire gratuitamente un immobile alla pubblica amministrazione comunale, che dai cittadini pretende giustamente il pagamento delle tasse, non la beneficienza: mi suona come accordo "peloso", e visto il territorio, non encomiabile.

Poi nel caso particolare ci possono essere anche motivazioni più che giustificabili: magari è legata ad una concessione di un antico palazzo nobiliare vincolato dalle belle arti, i cui proprietari non possono più permettersi il mantenimento e l'esborso di IMU ecc; ed adibito invece dal Comune a sede di rappresentanza, sollevando così i proprietari dagli oneri.

Il guaio è che a volte, a pensar male, si indovina ....
 

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