Aikman

Membro Junior
Salve, le rispondo subito... :)

Per come e' stata scritta la normativa, in teoria si applica a tutti gli edifici ad uso abitativo e residenziale (anche scuole e ospedali, ma non unità con destinazione d'uso agricola, artigianale o industriale). Già questo la distingue dalla normativa esistente.

La vera differenza però è un'altra. Mentre finora, con il DPCM del 1997, avevamo un limite e quindi c'era solo il sopra e il sotto quel limite, la conformità di legge oppure no (donde la miriade di contenziosi in essere), con la normativa UNI - dobbiamo vedere però come sara' recepita dalla legge - arriviamo a "classificare" l'edificio (o una unità immobiliare), A, B, C... etc. e quindi non viene fissato alcun limite di conformità.

Il punto vero è se e come i due concetti coesisteranno, anche dal punto di vista del contenzioso legale.

In teoria il costruttore potrebbe essere più tutelato dal nuovo approccio, nel senso: ti ho venduto una classe F, si sente tutto, ma lo sapevi gia' quando l'hai comprata (per poco) e quindi non mi puoi contestare nulla.
In pratica, in tutti i paesi europei ci sono limiti come quelli presenti ex DPCM 5/12/1997, ergo non credo possibile che l'Italia si possa tirare fuori facilmente, tanto piu' che in sede europea si sta studiando una Direttiva sull'acustica, che vincolerebbe gli Stati membri al suo rispetto.

E' ancora presto per dire come evolveranno le cose. Certo che se si ragiona solo in termini di "costi", senza mai pensare alle "prestazioni", alla fine si ingrassano solo gli avvocati.

Aik
 

Seroli

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io ora metto su una societa' per le certificazioni..........non scherzo, perchè quello che dite è tutto vero, voi tecnici, ma sempre usando il solito concetto sarebbe altrettanto utile certificare

-i mq. delle case compravendute
- lo stato di salute mendale dei venditori (non è una battuta, e se quello fosse turbato? e se domani un erede me lo contesta?)
- il deterioramento nel tempo del cemento armato? e la sua qualita'? (dillo a quelli dell'Aquila)
- il dichiarare lo stato degli impianti?
- perche' non certificare le fondamenta del palazzo?
- il grado di resistenza sismica?

come vedi prima dell'acustica ci sarebbe altro....e potrei continuare all'infinito...........ma non si puo' certificare anche il tempo di ricircolo dell'aria ;)
 

Aikman

Membro Junior
Hai ragione da vendere... anche io sono dall'altra parte ogni tanto!

Il problema e' che "a monte" della costruzione i controlli sull'operato di chi costruisce sono, nei fatti, pressochè inesistenti. Certo, montagne di carta, ma all'atto pratico, nulla.

Se parlassimo di lavastoviglie, rapidamente una marca che produce lavastoviglie difettose uscirebbe dal mercato. Nel caso dell'edilizia, invece, per motivi che tu ben sai, questo non avviene, mentre i "difetti" di costruzione spesso impattano pesantemente, sia dal punto di vista della vita quotidiana, sia dal punto di vista economico, su chi ha acquistato.

Siamo nel 2010, non si può più pensare che ci sia chi la fa franca sistematicamente. Che poi i controlli li facciano ingegneri liberi professionisti oppure funzionari pubblici o chiunque altro, non è importante. Ma qualcuno li deve fare, ci deve essere rispondenza tra un bene venduto e la normativa sulla base della quale viene venduto.

O no? :)

Aik
 

Seroli

Membro Senior
Agente Immobiliare
Certo, ma sempre con giudizio, quando il Legislatore mi vuole fare la certificazione acustica in tutta Italia, quando ha tolto i certificati degli impianti 2 anni fa', mi suona male.
 

epenco

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Sono d'accordo con Aikman su tutta la linea. Io sono di volta in volta un compratore e un venditore (non un Agenti Immobiliari) e almeno da compratore mi ritrovo a cercare di farmeli costruire su misura, gli immobili, oppure a cercare di evitare le robe costruite negli ultimi 50 anni. In questo momento sto cercando di comprare in riviera di ponente, a Bordighera c'è un sacco di villette in costruzione o costruite da poco che, con pochissime eccezioni, fanno semplicemente orrore sotto tutti i punti di vista, a cominciare dall'involucro esterno. Continuo a vedere straterelli di foratini col solito termoisolante, il tutto di massa risibile e senza intercapadini, con le malte date alla c... di c... con certi buchi che ci potrebbe passare dentro il Frecciarossa, e con gli accoppiamenti che è meglio non parlarne, e devo dire che il primo pensiero che mi salta alla mente è che in quelle ville sarà difficile dormire. Il bello è che chiedono pure una fucilata di soldi per quella roba.

Ma siccome costruire decentemente non conviene, i costruttori hanno continuato per 50 anni a raschiare il barile, togliendo qualità, un po' alla volta e sempre di più. E' il cosiddetto "taglio dei costi", slogan deleterio ma sempre più di moda in qualsiasi industria, ed inaugurato proprio da quella edilizia.
Senza un obbligo nessuno sarà così fesso da cambiare l'andazzo.
E' giusto, ed è più che produttivo per il mercato e per i mediatori SERI, che la differenza di QUALITA' tra gli immobili venga palesata, sottolineata ed enfatizzata quanto più possibile. Tutte le certificazioni sono le benvenute a questo scopo. Energetica, acustica, certo. Certificazione dei metri quadri, ASSOLUTAMENTE si. In Francia esiste da tempo, si chiama "Loi Carrez" ed ha profondamente aiutato il mercato e i mediatori e anche i mandatari (ne so più di qualcosa). Certificazione delle fondamenta: sarebbe eccellente. Fate un salto in riviera di ponente, con tante case costruite su marna e falde acquifere, tantissime vendute al rustico, e poi me lo raccontate. Le lesioni delle case vecchie si vedono, ma quelle nuove?

Io penso che dalle certificazioni, dalla verità abbia da temere soltanto chi intende vendere fumo (e a me della sorte di chi vende il fumo non importa nulla).

Punto secondo, discriminare gli immobili sulla base della loro qualità discriminerebbe anche gli Agenti Immobiliari sulla base della loro qualità: è evidente che chi si preparerà in matteria di edilizia sarebbe avvantaggiato. E bè ragazzi, voi vendete immobili, mica tramezzini al tonno e pomodoro. Ognuno deve fare bene il proprio mestiere, e prepararsi. Ci sono Agenti Immobiliari che non sanno niente di come si costruisce una casa, delle normative edilizie, eccetera. Ti dicono "sa, io di queste cose proprio non ci capisco nulla, chiedo al geometra". E bè, che cosa aspettano a capire qualcosa delle cose che vendono?
Io non credo che sia un bene che il mondo debba restare fermo perchè se no poi i più pigri o i meno capaci si debbono impegnare di più. La mentalità protezionistica va solo a discapito di chi lavora bene.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
:disappunto:
Sono d'accordo con Aikman su tutta la linea. Io sono di volta in volta un compratore e un venditore (non un Agenti Immobiliari) e almeno da compratore mi ritrovo a cercare di farmeli costruire su misura, gli immobili, oppure a cercare di evitare le robe costruite negli ultimi 50 anni. In questo momento sto cercando di comprare in riviera di ponente, a Bordighera c'è un sacco di villette in costruzione o costruite da poco che, con pochissime eccezioni, fanno semplicemente orrore sotto tutti i punti di vista, a cominciare dall'involucro esterno. Continuo a vedere straterelli di foratini col solito termoisolante, il tutto di massa risibile e senza intercapadini, con le malte date alla c... di c... con certi buchi che ci potrebbe passare dentro il Frecciarossa, e con gli accoppiamenti che è meglio non parlarne, e devo dire che il primo pensiero che mi salta alla mente è che in quelle ville sarà difficile dormire. Il bello è che chiedono pure una fucilata di soldi per quella roba.

Ma siccome costruire decentemente non conviene, i costruttori hanno continuato per 50 anni a raschiare il barile, togliendo qualità, un po' alla volta e sempre di più. E' il cosiddetto "taglio dei costi", slogan deleterio ma sempre più di moda in qualsiasi industria, ed inaugurato proprio da quella edilizia.
Senza un obbligo nessuno sarà così fesso da cambiare l'andazzo.
E' giusto, ed è più che produttivo per il mercato e per i mediatori SERI, che la differenza di QUALITA' tra gli immobili venga palesata, sottolineata ed enfatizzata quanto più possibile. Tutte le certificazioni sono le benvenute a questo scopo. Energetica, acustica, certo. Certificazione dei metri quadri, ASSOLUTAMENTE si. In Francia esiste da tempo, si chiama "Loi Carrez" ed ha profondamente aiutato il mercato e i mediatori e anche i mandatari (ne so più di qualcosa). Certificazione delle fondamenta: sarebbe eccellente. Fate un salto in riviera di ponente, con tante case costruite su marna e falde acquifere, tantissime vendute al rustico, e poi me lo raccontate. Le lesioni delle case vecchie si vedono, ma quelle nuove?

Io penso che dalle certificazioni, dalla verità abbia da temere soltanto chi intende vendere fumo (e a me della sorte di chi vende il fumo non importa nulla).

Punto secondo, discriminare gli immobili sulla base della loro qualità discriminerebbe anche gli Agenti Immobiliari sulla base della loro qualità: è evidente che chi si preparerà in matteria di edilizia sarebbe avvantaggiato. E bè ragazzi, voi vendete immobili, mica tramezzini al tonno e pomodoro. Ognuno deve fare bene il proprio mestiere, e prepararsi. Ci sono Agenti Immobiliari che non sanno niente di come si costruisce una casa, delle normative edilizie, eccetera. Ti dicono "sa, io di queste cose proprio non ci capisco nulla, chiedo al geometra". E bè, che cosa aspettano a capire qualcosa delle cose che vendono?
Io non credo che sia un bene che il mondo debba restare fermo perchè se no poi i più pigri o i meno capaci si debbono impegnare di più. La mentalità protezionistica va solo a discapito di chi lavora bene.

Quoto. :applauso:
Ma la certificazione acustica non diventerà nel regno di burocraziopoli, il solito costo da pagare, il solito freno alla spedidezza di traffici? :affermazione:
 

AlbertoGo

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Sono d'accordo con Aikman su tutta la linea. Io sono di volta in volta un compratore e un venditore (non un Agenti Immobiliari) e almeno da compratore mi ritrovo a cercare di farmeli costruire su misura, gli immobili, oppure a cercare di evitare le robe costruite negli ultimi 50 anni. In questo momento sto cercando di comprare in riviera di ponente, a Bordighera c'è un sacco di villette in costruzione o costruite da poco che, con pochissime eccezioni, fanno semplicemente orrore sotto tutti i punti di vista, a cominciare dall'involucro esterno. Continuo a vedere straterelli di foratini col solito termoisolante, il tutto di massa risibile e senza intercapadini, con le malte date alla c... di c... con certi buchi che ci potrebbe passare dentro il Frecciarossa, e con gli accoppiamenti che è meglio non parlarne, e devo dire che il primo pensiero che mi salta alla mente è che in quelle ville sarà difficile dormire. Il bello è che chiedono pure una fucilata di soldi per quella roba.

Ma siccome costruire decentemente non conviene, i costruttori hanno continuato per 50 anni a raschiare il barile, togliendo qualità, un po' alla volta e sempre di più. E' il cosiddetto "taglio dei costi", slogan deleterio ma sempre più di moda in qualsiasi industria, ed inaugurato proprio da quella edilizia.
Senza un obbligo nessuno sarà così fesso da cambiare l'andazzo.
E' giusto, ed è più che produttivo per il mercato e per i mediatori SERI, che la differenza di QUALITA' tra gli immobili venga palesata, sottolineata ed enfatizzata quanto più possibile. Tutte le certificazioni sono le benvenute a questo scopo. Energetica, acustica, certo. Certificazione dei metri quadri, ASSOLUTAMENTE si. In Francia esiste da tempo, si chiama "Loi Carrez" ed ha profondamente aiutato il mercato e i mediatori e anche i mandatari (ne so più di qualcosa). Certificazione delle fondamenta: sarebbe eccellente. Fate un salto in riviera di ponente, con tante case costruite su marna e falde acquifere, tantissime vendute al rustico, e poi me lo raccontate. Le lesioni delle case vecchie si vedono, ma quelle nuove?

Io penso che dalle certificazioni, dalla verità abbia da temere soltanto chi intende vendere fumo (e a me della sorte di chi vende il fumo non importa nulla).

Punto secondo, discriminare gli immobili sulla base della loro qualità discriminerebbe anche gli Agenti Immobiliari sulla base della loro qualità: è evidente che chi si preparerà in matteria di edilizia sarebbe avvantaggiato. E bè ragazzi, voi vendete immobili, mica tramezzini al tonno e pomodoro. Ognuno deve fare bene il proprio mestiere, e prepararsi. Ci sono Agenti Immobiliari che non sanno niente di come si costruisce una casa, delle normative edilizie, eccetera. Ti dicono "sa, io di queste cose proprio non ci capisco nulla, chiedo al geometra". E bè, che cosa aspettano a capire qualcosa delle cose che vendono?
Io non credo che sia un bene che il mondo debba restare fermo perchè se no poi i più pigri o i meno capaci si debbono impegnare di più. La mentalità protezionistica va solo a discapito di chi lavora bene.

Concordo in pieno.
Solo persone che ragionano come tè riusciranno a migliorare il mercato immobiliare in Italia.
Complimenti.:applauso:
 

epenco

Membro Attivo
Agente Immobiliare
La certificazione acustica influenzerà il prezzo finale dell'immobile?
:domanda:

Dipenderà dal valore dell'immobile, e chiaramente dipenderà dai parametri che faranno parte della misurazione. Ma io credo che la "questione acustica" possa essere una nuova frontiera per chi saprà usarla al meglio. Quasi non c'è persona che io conosca che non si lamenti del rumore esterno. Oggi chi compra può affidarsi soltanto alla posizione dell'immobile per cercare di indovinarne la quiete. Ovvero, deve cercare un luogo che non produca rumore.
L'isolamento acustico è qualcosa che oggi non esiste nell' "immaginario collettivo", perchè la gente sa di non avere alcuna possibilità di giudicarlo. La sola cosa che si guarda è "la casa ha i doppi vetri" (cosa che non significa assolutamente nulla, ma vaglielo a dire) oppure in pochi casi di edifici antichi, "sono mura antiche, belle pesanti" (e la legge di massa, effettivamente esiste). Ma a parte queste due cosuccie, quale immobile oggi viene venduto con la documentazione delle tecniche e dei materiali usati per la costruzione?
Domani sarà possibile valorizzare e vendere anche questo aspetto. E differenziare gli immobili. E quel giorno sarà un bel giorno.
Poi, più sono le certificazioni più gli Agenti Immobiliari avranno strumenti per far capire anche ad alcuni proprietari "perchè nessuno di questi incapaci di Agenti Immobiliari da tre anni riesce a vendere il mio immobile a quel prezzo, se nel mio quartiere c'è chi chiede anche di più".
 

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