candidobottin

Nuovo Iscritto
Aggiungo ancora alcune considerazioni all'argomento.
In questi giorni molto si è dibattuto sulla certificazione energetica legata alle compravendite e quasi sempre si è cercato da parte dei proprietari e in buona parte anche degli agenti immobiliari di verificare se e in quali modi era possibile evitare di farla o cercare di spuntare il prezzo minore.
Il tutto partendo da un presupposto di base, ossia che la certificazione energetica è un altro pezzo di carta inutile che comporta un costo e non serve a nulla.
Da nessuna parte invece ho visto recepire l'utilità di questo documento, che pure c'è ed è notevole, ma questo comporta un cambio di mentalità sia da parte dei clienti che da parte degli operatori. Mi spiego meglio: un immobile certificato in fase di compravendita, permette all'acquirente di capire cosa sta comprando e anche a cosa potrebbe andare incontro in caso di ristrutturazione.
Una certificazione con una buona classe energetica permette al venditore di spuntare qualcosa in più sul prezzo e pone l'acquirente nella condizione di sapere che spende bene i suoi soldi.
Una certificazione con una pessima classe energetica comporta al venditore di ridurre il prezzo, permettendogli però anche di vendere l'immobile (perchè al giusto prezzo tutto si vende) e all'acquirente di sapere che spende poco, ma poco ha in cambio, però quello che risparmia lo può investire per migliorare o ristrutturare l'immobile.
Per il condominio la certificazione energetica serve anche per capire che spesso con interventi sensati si possono ottenere enormi miglioramenti nel rendimento energetico, che poi significano risparmio e confort (oltre che minor inquinamento) che nel medio termine 5/6 anni vanno a vantaggio di tutti i condomini ed aumentano il valore dell'immobile.
Mi piacerebbe in questo senso sapere il pensiero degli agenti immobiliari.
Saluti
Candido Bottin
 

Sandro 7942

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Il tutto partendo da un presupposto di base, ossia che la certificazione energetica è un altro pezzo di carta inutile che comporta un costo e non serve a nulla.

Questo non lo penso, personalmente!

un immobile certificato in fase di compravendita, permette all'acquirente di capire cosa sta comprando e anche a cosa potrebbe andare incontro in caso di ristrutturazione.

Ammesso che la certificazione sia fatta "a regola d'arte", e non come mi è stato proposto da qualche millantatore inviando semplicemente una piantina dell'immobile via fax per pagare solo 2-300 euro... :rabbia:


Una certificazione con una pessima classe energetica comporta al venditore di ridurre il prezzo, permettendogli però anche di vendere l'immobile (perchè al giusto prezzo tutto si vende) e all'acquirente di sapere che spende poco, ma poco ha in cambio, però quello che risparmia lo può investire per migliorare o ristrutturare l'immobile.

Correttissimo in linea teorica, temo un po' meno in linea pratica.
Esempio: qui ad Ivrea gli immobili più costosi sono tali in quanto ubicati in una zona molto richiesta ricca di comodità ecc ecc... Caso vuole che questi immobili risalgano tutti o quasi agli anni 50-60, quindi in linea di massima classi energetiche basse o scadenti.
Il punto è: io venditore so che tanto la gente vuole venire ad abitare qui.. Se gli va bene accettano il fatto che i muri siano termicamente dei colabrodi in cartoncino e mi riconoscono il prezzo che chiedo; viceversa si spostano in zone meno appetibili ma con immobili più recenti ed efficienti... :occhi_al_cielo:

Il ragionamento è orribile dal punto di vista ambientale, terribile dal punto di vista economico e di giusta rivalutazione del parco immobiliare.... Ma IRREMOVIBILE dalla testaccia dura e cocciuta di tanti proprietari eporediesi! :disappunto:
 

candidobottin

Nuovo Iscritto
Sandro, in linea di massima concordo con le tue ultime affermazioni, nel senso che il punto focale non saranno i venditori, ma bensì gli acquirenti. Se agli acquirenti continuerà a non importare nulla di avere case colabrodo è una cosa, ma se subentrerà una migliore cultura del risparmio energetico (e questo è destinato ad accadere) allora le cosa cambieranno. Allora se io acquirente chiedo di esaminare la certificazione energetica quando entro in agenzia, poi potrò valutare fra le varie proposte, oltre al numero delle stanze, alla vicinanza della fermata dell'autobus, alla qualità delle piastrelle, anche il consumo di quella casa, i pregi dal punto di vista dell'esposizione l'età della caldaia, ecc... Dopodichè sarà la legge della domanda e dell'offerta a fare i prezzi. Sentivo recentemente parlare un responsabile di casa clima (premesso che in alto Adige la situazione è molto diversa che da noi), ma diceva che sul nuovo e sul ristrutturato ormai da 2/3 anni la prima cosa che guardano i clienti è la classe energetica e case sotto la classe B sono molto difficilmente vendibili.
Scusate se sono uscito un pò dal tema di questo topic.
Saluti
Candido Bottin
 

Sandro 7942

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Sei pienamente scusato Candido, anzi, i tuoi interventi sono molto apprezzati! :applauso:
E' vero anche quanto dici tu: deve cambiare la mentalità degli acquirenti...
Ma penso tu possa immaginare che: se cambia la mentalità degli acquirenti, ma i venditori non vogliono sentire ragioni (e non sono "obbligati" a vendere il loro immobile).... Il mercato entra in stallo! :basito:

Che è un po' quello che temo possa accadere nella mia zona; ripeto è essenzialmente un discorso legato alla mentalità dell' "eporediese tipo", e non mi riferisco solo agli anziani o ai 50enni... :occhi_al_cielo: Anche molti giovani spesso e volentieri ragionano contro ogni logica ed evidenza :disappunto:
 

candidobottin

Nuovo Iscritto
Comunque è una mentalità che vige anche a Pinerolo e circondario.
Ad ogni modo il succo era: visto che ormai la certificazione energetica è obbligatoria e quindi d'ora innanzi non se ne potrà più fare a meno cerchiamo (anzi cercate voi agenti immobiliari) anche di renderla utile e almeno nei casi in cui l'immobile si colloca in una buona classe energetica "spenderla" a livello pubblicitario per meglio vendere l'immobile.
 

Sandro 7942

Membro Attivo
Agente Immobiliare
cerchiamo (anzi cercate voi agenti immobiliari) anche di renderla utile e almeno nei casi in cui l'immobile si colloca in una buona classe energetica "spenderla" a livello pubblicitario per meglio vendere l'immobile.

Prometto che è quel che sto cercando di fare!!!

Ma è altrettanto difficile convincere un proprietario che ha appena messo in vendita (o che magari sta formulando il pensiero di vendere) a spendere quei 5-700-1000€ per la certificazione! :disappunto:
 

candidobottin

Nuovo Iscritto
In ogni caso vorrei segnalare che una certificazione "seria" per un appartamento, cioè predisposta da un certificatore iscritto all'elenco regionale e fatta con coscienza, seguendo le indicazioni procedurali della Regione costa meno di quelle cifre che hai indicato (diciamo fra i 300/400 €), che secondo me è il giusto equilibrio fra chi chiede tanto (francamente 700 € per certificare un singolo appartamento mi sembrano troppi) e chi chiede troppo poco (tipo 150/200 €), ma che scopiazza qualche altra certificazione e neppure fa il sopralluogo e però inquina il mercato e sopratutto induce i clienti a rivolgersi a costoro per risparmiare qualcosa senza preoccuparsi della qualità del prodotto. Mi auguro solo che l'introduzione dell'elenco regionale, con le sue procedure, che sono piuttosto laboriose, scremi il mercato dai certificatori della domenica, lasciando spazio a chi lo fa con serietà e competenza.
 

marcolinux

Nuovo Iscritto
sul costo totale non sono d'accordo!
se si tratta di appartamento in condominio (vedi titolo della discussione) ci sono da fare 2 certificazioni... con tutte le difficoltà del caso...

a presto
marco
 

candidobottin

Nuovo Iscritto
In che senso scusa? Io mi riferivo al costo della certificazione di un singolo appartamento nell'ipotesi di riscaldamento autonomo, è ovvio che nel caso di riscaldamento centralizzato si devono fare le due certificazioni e i costi aumentano (anche perchè è ovvio che non si può certificare un condominio con 300,00 euro).

Saluti
Candido
 

marcolinux

Nuovo Iscritto
scusa, dicevamo la stessa cosa :D
cmq non so se hai visto il "tariffario" degli ingegneri... una certificazione partirebbe in teoria da 800-1000 euro... diciamo che 300 euro è il minimo indispensabile che comunque comprende:
- sopralluogo SERIO, non entrare battere sul primo muro e dire "sì, certo, chiaro" e poi uscire
- inserire i dati in un software (con relativa licenza etc, fino a quando il Docet non torna disponibile e ammesso che il tuo edificio rientri nel campo di applicazione del Docet)
- macinare e valutare a spannine se i numeri che escono hanno un senso
- valutare SERIAMENTE gli interventi migliorativi EFFETTIVAMENTE fattibili
insomma, di lavoro ce n'è. tuttavia anch'io sono dell'idea che lo spirito della certificazione sia di fare una cosa semplificata (ma non per questo semplice) e con un certo margine di approssimazione "inside" (che però non vuol dire fare un tanto al toc!)
come sempre non è facile distinguere da chi la fa con coscienza e chi invece fotocopia... io spero francamente in qualche controllino (oltre a delle norme più chiare...).
ciao
marco
 

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