Vedete anche
questo thread e in particolare il mio post qui sotto.
La legge obbliga in solido il nuovo proprietario solo per l'anno in corso e l'anno precedente, quindi secondo me il resto è aria fritta. Se l'Amministratore stralcia le spese dall'esercizio di competenza per ricomprenderle nel successivo, e lo fa fino a che non si presenta il nuovo proprietario, si tratta di una mera operazione contabile che non cambia la sostanza, l'esercizio di competenza della spesa rimane quello e il nuovo proprietario ne risponde solo se fa parte degli ultimi due.
In realtà nello stesso thread
@bit100 sosteneva che lei riesce a esigere anche gli anni precedenti (tutti) se sono verificate tutte le seguenti condizioni:
- il regolamento di condominio lo prevede
- il regolamento è di tipo contrattuale
- il regolamento è trascritto presso un notaio ed è quindi atto pubblico.
Se queste condizioni non sussistono nel caso in questione,
@andreafa può pagare solo gli ultimi due anni indipendentemente da come l'amministratore ha riportato le spese.
Per quanto riguarda le spese straordinarie, vale lo stesso principio, solo che l'anno di riferimento è quello in cui sono state
deliberate e non quello in cui sono state effettivamente sostenute. Quindi una spesa sostenuta nell'esercizio precedente, ma deliberata nell'esercizio ancora prima, non ricade tra quelle per cui l'acquirente può essere chiamato a rispondere.
Recentemente in un acquisto in asta mi sono fatto stornare quasi 500 euro di spese, riportate nell'ultimo esercizio ma pertinenti a quelli precedenti. E l'amministratore, dopo qualche insistenza, vedendo che conoscevo la normativa ha ammesso il suo errore.
Quindi, caro
@andreafa , che tu abbia avuto colpa o no per non aver consultato i resoconti, tu non devi pagare tutto quello che l'amministratore furbescamente chiede.