Buongiorno,
il 1 Luglio 2015 ho firmato l'incarico a vendere all'agenzia già da me incaricata per la vendita del mio immobile. Il tutto è stato regolarizzato nella data sopra citata in quanto è pervenuta una proposta di acquisto per il mio immobile. Quindi andava formalizzato anche l'incarico a vendere per l'agenzia e per il riconoscimento delle loro provvigioni. Questo incarico aveva prima scadenza il 24 Ottobre 2015 con tacito rinnovo (questo è stato il mio primo errore).
Le date su proposta erano entro 15 Settembre compromesso ed entro 24 Ottobre rogito. Ma tali date non sono state rispettate poichè la banca ha richiesto tempi più lunghi per rispondere alla richiesta di mutuo per l'acquisto dell'immobile, avanzata dal facente proposta di acquisto.
Faccio una premessa: io vivo stabilmente in Olanda e l'immobile in questione è nel comune di Roma. Mi sono affidata a questa agenzia perchè consigliatami di un mio amico. Questa agenzia ha prima provato a mettere in affitto l'immobile nell'estate del 2014, ma dopo un enorme bidone a miei danni (che avrebbe dovuto essere il mio campanello di allarme sui criteri con cui questi agenti scelgono i propri clienti), decidiamo di metterla in vendita, nell'Ottobre 2014, ma non firmo alcun incarico. Si sono succedute visite su visite, ho abbassato il prezzo di vendita CONSIGLIATO dalle agenti secondo una ricerca sul sito dell'agenzia delle entrate (avevo manifestato i miei dubbi sulla fattibilità di tale prezzo), ma nulla di fatto fino al mese di Luglio 2015, quando arriva questa proposta, ancora più bassa della richiesta, ma che io ho considerato accettabile soprattutto per i tempi brevi di risoluzione scritti in proposta e perchè gli agenti, avendo, a detta loro, ANALIZZATO i documenti reddituali dei facenti proposta, avevano assicurato che non ci sarebbero stati intoppi per la buona riuscita della pratica di mutuo.
Dal mese di Settembre ad Ottobre 2015, ho tampinato l'agenzia di telefonate, ma le risposte erano sempre vaghe. Così, il 19 Ottobre 2015 prendo un aereo dall'Olanda diretto a Roma per parlare con l'agenzia e per avere un confronto con il consulente finanziario che ha presentato la pratica di mutuo in banca. Bene, mi viene detto che la banca si è preso altro tempo per analizzare i documenti , ma che non ci sarebbero stati problemi in quanto era stata inserita la figura del garante all'interno della pratica di mutuo. Avremmo solo dovuto fare una proroga della proposta, che ho fatto ma cambiando i termini, visto il prolungarsi dei tempi (e le bugie), ovvero chiedendo alla controparte di accettare che l'immobile ritornasse sul mercato nell'attesa di avere una risposta dalla Banca, ed io sarei stata libera di accettare un'altra proposta, qualora fosse arrivata prima dell'esito della Banca. Inoltre chiedevo che l'assegno a deposito (1000 euro) potesse essere da me incassato indipendentemente dall'esito della Banca. Queste erano le condizioni di proroga della proposta. Qualora non fossero state accettate la proposta decadeva. La controparte avrebbe dovuto firmare dopo due giorni, ma solo dopo 15 gg vengo a sapere dall'agenzia che ciò non è avvenuto. E nonostante le miei mail e telefonate con richieste di info, questo mi era stato deliberatamente omesso.
Avrei dovuto inviare la AR per evitare che l'incarico si rinnovasse tacitamente per altri 116 giorni (prima durata incarico), ma non l'ho fatto in quanto era presente una proposta ed ho dato per scontato l'incarico si sarebbe risolto automaticamente con la risoluzione (positiva o negativa) della pratica di proposta di acquisto. Secondo errore.
Il 2 Novembre l'agenzia mi invia una mail in cui comunica che la banca ha dato esito negativo, vengo a scoprire dopo un'ora di telefonata in agenzia che, non solo le condizioni di proroga non erano mai state presentate alla controparte, ma che la figura del garante non è mai stata inserita nella pratica di mutuo, e loro ne erano a conoscenza ma ancora una volta mi è stata omessa una importante informazione.
Ovviamente la mia pazienza era ormai esaurita. Si comprende bene che da 1700 km , da un'altra nazione , la gestione diventa davvero complicata. L'agenzia aveva le chiavi del mio appartamento, io non sarei potuta scendere prima del 19 Dicembre 2015, quindi concedo all'agenzia di cercare un altro acquirente "anche fuori incarico a vendere" (questo l'ho specificato ma loro non mi hanno per nulla accennato al tacito rinnovo nonostante la proposta di acquisto) ed io avrei preso questo tempo per decidere come muovermi e cosa fare di questo appartamento. Decido così di affidare la procura legale a vendere a mio suocero (che è a 60km di distanza, motivo per cui non gli è stata affidata prima) ed avviso l'agenzia che il 14 Dicembre sarebbe passato in agenzia per il ritiro delle chiavi. Bene, davanti a mio suocero le agenti dicono che sarebbe opportuno non ritirarle perchè c'è una persona interessata la quale ritornerà sabato con i parenti (il solito ritornello). Davanti la fermezza di mio suocero di ritirare le chiavi, si giocano l'altra carta. Ovvero il tacito rinnovo. Ovviamente mio suocero non ha ritenuto il caso di prendere le chiavi per evitare di incorrere il altri danni, ma mi ha vivamente consigliato di inviare immediatamente una raccomandata con la rinuncia al rinnovo dell'incarico oltre la SECONDA naturale scadenza, ovvero il 26 Febbraio 2016.
Mi scuso se sono stata eccessivamente prolissa, ma ho ritenuto necessario scendere nei dettagli di questa incresciosa situazione, che probabilmente sarà comune a molti in Italia.
Ma la mia domanda è: è possibile che l'incarico si possa essere rinnovato comunque anche se di mezzo c'era una proposta di acquisto in attesa di risoluzione (positiva o negativa)? Alla luce dei fatti, mi conviene attendere, come sto già facendo, la risoluzione naturale del contratto cautelandomi con la raccomandata, oppure ci sono i presupposti perchè io possa ritirare le chiavi per giusta causa senza incorrere in una causa legale?
Probabilmente sono già a conoscenza della risposta, ma è la prima volta che mi trovo in una simile situazione, per cui preferisco avere più pareri di esperti in materia.
Grazie anticipatamente.
Laura
il 1 Luglio 2015 ho firmato l'incarico a vendere all'agenzia già da me incaricata per la vendita del mio immobile. Il tutto è stato regolarizzato nella data sopra citata in quanto è pervenuta una proposta di acquisto per il mio immobile. Quindi andava formalizzato anche l'incarico a vendere per l'agenzia e per il riconoscimento delle loro provvigioni. Questo incarico aveva prima scadenza il 24 Ottobre 2015 con tacito rinnovo (questo è stato il mio primo errore).
Le date su proposta erano entro 15 Settembre compromesso ed entro 24 Ottobre rogito. Ma tali date non sono state rispettate poichè la banca ha richiesto tempi più lunghi per rispondere alla richiesta di mutuo per l'acquisto dell'immobile, avanzata dal facente proposta di acquisto.
Faccio una premessa: io vivo stabilmente in Olanda e l'immobile in questione è nel comune di Roma. Mi sono affidata a questa agenzia perchè consigliatami di un mio amico. Questa agenzia ha prima provato a mettere in affitto l'immobile nell'estate del 2014, ma dopo un enorme bidone a miei danni (che avrebbe dovuto essere il mio campanello di allarme sui criteri con cui questi agenti scelgono i propri clienti), decidiamo di metterla in vendita, nell'Ottobre 2014, ma non firmo alcun incarico. Si sono succedute visite su visite, ho abbassato il prezzo di vendita CONSIGLIATO dalle agenti secondo una ricerca sul sito dell'agenzia delle entrate (avevo manifestato i miei dubbi sulla fattibilità di tale prezzo), ma nulla di fatto fino al mese di Luglio 2015, quando arriva questa proposta, ancora più bassa della richiesta, ma che io ho considerato accettabile soprattutto per i tempi brevi di risoluzione scritti in proposta e perchè gli agenti, avendo, a detta loro, ANALIZZATO i documenti reddituali dei facenti proposta, avevano assicurato che non ci sarebbero stati intoppi per la buona riuscita della pratica di mutuo.
Dal mese di Settembre ad Ottobre 2015, ho tampinato l'agenzia di telefonate, ma le risposte erano sempre vaghe. Così, il 19 Ottobre 2015 prendo un aereo dall'Olanda diretto a Roma per parlare con l'agenzia e per avere un confronto con il consulente finanziario che ha presentato la pratica di mutuo in banca. Bene, mi viene detto che la banca si è preso altro tempo per analizzare i documenti , ma che non ci sarebbero stati problemi in quanto era stata inserita la figura del garante all'interno della pratica di mutuo. Avremmo solo dovuto fare una proroga della proposta, che ho fatto ma cambiando i termini, visto il prolungarsi dei tempi (e le bugie), ovvero chiedendo alla controparte di accettare che l'immobile ritornasse sul mercato nell'attesa di avere una risposta dalla Banca, ed io sarei stata libera di accettare un'altra proposta, qualora fosse arrivata prima dell'esito della Banca. Inoltre chiedevo che l'assegno a deposito (1000 euro) potesse essere da me incassato indipendentemente dall'esito della Banca. Queste erano le condizioni di proroga della proposta. Qualora non fossero state accettate la proposta decadeva. La controparte avrebbe dovuto firmare dopo due giorni, ma solo dopo 15 gg vengo a sapere dall'agenzia che ciò non è avvenuto. E nonostante le miei mail e telefonate con richieste di info, questo mi era stato deliberatamente omesso.
Avrei dovuto inviare la AR per evitare che l'incarico si rinnovasse tacitamente per altri 116 giorni (prima durata incarico), ma non l'ho fatto in quanto era presente una proposta ed ho dato per scontato l'incarico si sarebbe risolto automaticamente con la risoluzione (positiva o negativa) della pratica di proposta di acquisto. Secondo errore.
Il 2 Novembre l'agenzia mi invia una mail in cui comunica che la banca ha dato esito negativo, vengo a scoprire dopo un'ora di telefonata in agenzia che, non solo le condizioni di proroga non erano mai state presentate alla controparte, ma che la figura del garante non è mai stata inserita nella pratica di mutuo, e loro ne erano a conoscenza ma ancora una volta mi è stata omessa una importante informazione.
Ovviamente la mia pazienza era ormai esaurita. Si comprende bene che da 1700 km , da un'altra nazione , la gestione diventa davvero complicata. L'agenzia aveva le chiavi del mio appartamento, io non sarei potuta scendere prima del 19 Dicembre 2015, quindi concedo all'agenzia di cercare un altro acquirente "anche fuori incarico a vendere" (questo l'ho specificato ma loro non mi hanno per nulla accennato al tacito rinnovo nonostante la proposta di acquisto) ed io avrei preso questo tempo per decidere come muovermi e cosa fare di questo appartamento. Decido così di affidare la procura legale a vendere a mio suocero (che è a 60km di distanza, motivo per cui non gli è stata affidata prima) ed avviso l'agenzia che il 14 Dicembre sarebbe passato in agenzia per il ritiro delle chiavi. Bene, davanti a mio suocero le agenti dicono che sarebbe opportuno non ritirarle perchè c'è una persona interessata la quale ritornerà sabato con i parenti (il solito ritornello). Davanti la fermezza di mio suocero di ritirare le chiavi, si giocano l'altra carta. Ovvero il tacito rinnovo. Ovviamente mio suocero non ha ritenuto il caso di prendere le chiavi per evitare di incorrere il altri danni, ma mi ha vivamente consigliato di inviare immediatamente una raccomandata con la rinuncia al rinnovo dell'incarico oltre la SECONDA naturale scadenza, ovvero il 26 Febbraio 2016.
Mi scuso se sono stata eccessivamente prolissa, ma ho ritenuto necessario scendere nei dettagli di questa incresciosa situazione, che probabilmente sarà comune a molti in Italia.
Ma la mia domanda è: è possibile che l'incarico si possa essere rinnovato comunque anche se di mezzo c'era una proposta di acquisto in attesa di risoluzione (positiva o negativa)? Alla luce dei fatti, mi conviene attendere, come sto già facendo, la risoluzione naturale del contratto cautelandomi con la raccomandata, oppure ci sono i presupposti perchè io possa ritirare le chiavi per giusta causa senza incorrere in una causa legale?
Probabilmente sono già a conoscenza della risposta, ma è la prima volta che mi trovo in una simile situazione, per cui preferisco avere più pareri di esperti in materia.
Grazie anticipatamente.
Laura