Mi piace chi si attacca ai cavilli per recedere da un contratto. E' vero manca la forma, c'è stato un errore nel compilare i moduli. Ma quando vi siete messi d'accordo, avete parlato, la volontà c'era.
Così come basta la volontà reciproca anche per chiudere anticipatamente un contratto.
Odio chi si attacca alle parole, sfruttando escamotage di legge, per liberarsi da vincoli liberamente presi. Un tempo bastava stringere la mano.
Adesso c'è chi trova la scusa "non mi è arrivata la comunicazione di accettazione della determinata proposta entro i termini" quando si era reso irreperibile apposta... per tirarsi indietro.
Siate signori.
Se ho un esclusiva, e il proprietario, per motivate ragioni, viene e mi chiede di sospendere la vendita, non avrò problemi a rinunciare all'incarico, e alla vendita.
Mi fa parecchio adirare la gente che si attacca alle virgole ai punti e alle parentesi per tirarsi indietro da situazioni limpidissime, e per piccole pecche di forma cerca di evitare gli effetti di scelte precedenti.
Un po' di coerenza e di rispetto. Se fossimo tutti più coerenti rispettosi, se si mantenesse la parola data, non ci sarebbe più bisogno di avvocati che cercano di posticipare/retrocedere date, pur di trovare scuse PALESEMENTE infondate, ma formalmente ineccepibili, per evitare le conseguenze di determinate azioni.
Scusate la confusione nello scrivere, ma ci so cose che mi fanno davvero adirare!!!
E' vero che per legge... promettere di fare una promessa (Prometto di fare un preliminare, ad esempio!) rende la proposta "nulla". Ma cappero, chi si attacca a tali situazioni, è semplicemente qualcuno che dopo essersi preso un impegno cambia idea e non vuole pagarne i costi. E purtroppo per evitare determinati ignavi, bisogna ogni volta triplicare l'attenzione. Perchè il buonsenso non sempre basta.