brina82

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Buongiorno. Leggevo in rete questa cosa:

Più facile acquistare immobili all'asta: tagliata l'imposta di registro

Personalmente ritengo che sia un danno al settore immobiliare, già di per sé penalizzato: incentivando le compravendite pure, (compro oggi e rivendo entro i prossimi 2 anni), si immettono nel mercato sempre un numero notevole di beni, col risultato che i prezzi continueranno a calare (calerebbero comunque, ma così ancora più velocemente). D'altra parte, se fanno questo si presume che i tribunali siano pieni zeppi di immobili invenduti... Voi cosa ne pensate?
 
Sicuramente occorrera' osservare cosa succede all'atto pratico e dipende anche se lo prorogheranno nei prossimi anni (e' previsto che sia in vigore fino al 31.12.2016 ma potranno rinnovarlo).

Intanto penso che i mediatori ne beneficeranno senz'altro.
All'asta non c'e' possibilita' di mediazione, alla rivendita invece si. E l'investitore intelligente, che ha bisogno di rivendere in fretta, si rivolge quasi sempre a un mediatore di fiducia.

Riguardo il calo dei prezzi non saprei. In effetti c'e' una fetta di persone che non si rivolge alle aste e una fetta che ci si rivolge.

E quindi ho l'idea che potrebbero essere considerati due mercati differenti.
 
Scusate, ma a me sembra di aver capito che il taglio dell'imposta di registro è consentito solo ad alcuni soggetti (quali le banche, ad esempio) e non a tutti. Lo stratagemma servirebbe per invogliare il creditore ad acquisire il bene all'asta e a rivenderlo sul mercato libero entro 2 anni. Inoltre le sanzioni per chi non rivende entro i due anni sono piuttosto pesanti (oltre al pagamento dell'imposta totale). Cosa abbastanza poco sostenibile, anche in termini di rischio, per un privato.
 
Tieni conto che con i tempi medi di liberazione degli immobili, potresti avere meno di un anno di tempo per entrare in casa, controllarne lo stato, fare i necessari preparativi e tentare rivendere il bene acquistato. Non molto. Ribadisco che per me la cosa è eccessivamente rischiosa per un privato.
 
Tieni conto che con i tempi medi di liberazione degli immobili, potresti avere meno di un anno di tempo per entrare in casa, controllarne lo stato, fare i necessari preparativi e tentare rivendere il bene acquistato. Non molto. Ribadisco che per me la cosa è eccessivamente rischiosa per un privato.

Sì, ma in caso di mancata rivendita, le imposte e le sanzioni sarebbero "normali": si pagherebbe il famigerato 9% col 30% in più e interessi (che equivalrebbe alla normale sanzione che si applica nel momento in cui si dichiara prima casa e non si riuscisse ad ottenere la residenza)... A me non pare che il rischio sia eccessivo...
 
Sicuramente occorrera' osservare cosa succede all'atto pratico e dipende anche se lo prorogheranno nei prossimi anni (e' previsto che sia in vigore fino al 31.12.2016 ma potranno rinnovarlo).

Intanto penso che i mediatori ne beneficeranno senz'altro.
All'asta non c'e' possibilita' di mediazione, alla rivendita invece si. E l'investitore intelligente, che ha bisogno di rivendere in fretta, si rivolge quasi sempre a un mediatore di fiducia.

Riguardo il calo dei prezzi non saprei. In effetti c'e' una fetta di persone che non si rivolge alle aste e una fetta che ci si rivolge.

E quindi ho l'idea che potrebbero essere considerati due mercati differenti.
la mediazione sulle aste è il doppio della consuetudine
 

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