tanzaro

Nuovo Iscritto
Secondo il comma 2 del DPR 380/01 :
Quando la demolizione non può avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, il dirigente o il responsabile dell’ufficio applica una sanzione pari al doppio del costo di produzione, stabilito in base alla legge 27 luglio 1978, n. 392, della parte dell’opera realizzata in difformità dal permesso di costruire, se ad uso residenziale, e pari al doppio del valore venale, determinato a cura della agenzia del territorio, per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale.

Posso dedurre che questi benedetti 16cm possono essere considerati eseguiti " in parziale difformità con il permesso di costruire" e quindi al massimo incorrere in una sanzione amministrativa/pecunaria? Se si e se pagata la situazione è sanata?
(secondo voi è plausibile chiedere uno sconto al venditore pari alla sanzione?)

Leggendo sempre il DPR art.36 non posso eventualmente ottenere un permesso in sanatoria( da RE del comune si evince che l'H massima per sottotetto non abitabile è H220)?

grazie per le vostre risposte.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
E' una delle soluzioni prcorribili ma fai verificare ad u tecnico le reali possibilità di soluzione, così come ha suggerito Spalti.

Ciao salves
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Eliminare i 16 cm in più per avere la piena conformità, nel tuo caso, è abbastanza semplice e lo si può fare montando un controsoffitto (che costa molto meno di una sanatoria). Non capisco se ti preme la conformità o se ti fanno comodo quei 16 cm.
 

Cucci49

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Professionista
Carisimo Tanzaro, il comma 2 cui fai riferimento dovrebbe essere quello dell'art. 34 del T.U il vecchio art. 12
Però, ascolta, la materia è molto complicata e molti sono gli elementi che mancano per un giudizio. Ad esempio le altezze dell'altezza massima dei sottotetti in alcuni comuni si fa all'intradosso del perlinato, in altri sotto trave e anche solo da lì potrebbe derivare la differenza di 16 cm.

Mi sembra un po' strano che il perito abbia con tanta sicurezza stabilito la difformità, senza recarsi in Comune a confrontare tutta la documentazione con le norme di Piano e il Regolamento edilizio.

Purtroppo per Basilea 2 e 3 ora le Banche devono appoggiarsi per le perizie non più a Professionisti locali ma a grandi Società (tipo la Crif o l'Abaco) che in modo Random destinano tecnici ( senza nemmeno fornire i nomi oppure i n° di telefono e le iscrizioni, per via delle norme appunto di Basilea che tendono a spersonalizzare le perizie per evitare le pastette) a mio avviso il più delle volte solo preoccupati della forma.

Pochi anni fa se un Perito riscontrava una difformità che fosse sanabile anche con rimessa in pristino, e ripeto doveva comunque esserne certo, valutava il minor valore cauzionale deducendo dalla perizia i costi per le sanzioni o per la regolarizzazione.

Non sappiamo poi se l'immobile è ante '67 e occorre vedere comunque i permessi originari e non solo le planimetrie ma anche le sezioni ed i prospetti come ben dicono alcune risposte date sull'altezza del piano gronde.

Mi sembra che tutti ti consiglino di rivolgerti ad un professionista (Arch. o Geom.) che operi nel Comune. Informati e vedrai che una verifica con redazione di un certificato di conformità, oppure di non conformità ma con l'indicazione precisa dei costi per la regolarizzazione, che potrà essere utile anche per l'atto, ti costerà non molto più di mille €. Se poi il sottotetto è conforme potrai fare un esposto tramite la Banca contro la perizia.
 

Cucci49

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Professionista
Carisimo Tanzaro,

Aggiungo alcune considerazioni poichè mi sono accorto leggendo meglio la domanda iniziale che l'immobile è nuovo.


Stai comprando da un Costruttore e pertanto il contratto è sottoposto al 1492 CC in quanto questi deve dare la garanzia e al Dl 122/2005 e succ mod. e int. e dovrebbe aver dato la fidejussione e già averne grantito la liceità.

I contratti sono annullabili senza fidejussione ma sono addirittura nulli se non contengono tutte le clausole di salvaguardia de Consumatore come previste nei testi base.

Perchè non poni il problema al Costruttore ed al Direttore Lavori ?
Tenendo presente che sono la Controparte fatti assistere da un Tecnico.

E' molto probabile tuttavia che sia stato il Perito a vedere "lucciole per lanterne" e te lo auguro.

In caso contrario la regolarizzazione compete al Costruttore, non stare a crearti problemi con i vari art. del T.U. 380/01
 

tanzaro

Nuovo Iscritto
Premetto che ho fatto un compromesso, e quindi mi sono esposto finanziariamente, è vero ho solo controllato che le planimetrie coincidessero con la situazione reale e ho visionato il permesso a costruire, la richiesta di agibilità, la comunicazione del fine lavori e il documento di collaudo. Il costruttore è noto in zona e costruisce da tanti anni , quindi affidabile ( su 14 villette ne ha vendute 11).Non ho mai pensato di controllare le altezze altrimenti mi sarei preso il tempo necessario per verificare.......ma ormai è tardi.
Comunque oggi sono stato a colloquio con il costruttore che mi ha confermato che effettivamente ha alzato l'altezza di colmo ( forse se me lo avesse detto prima avrei avuto quantomeno la possibilità di scelta), ma devo stare tranquillo perchè è prassi è perchè si tratta di una variazione non essenziale perchè riguarda un sottotetto che per la legge regionale del Lazio è una cubatoria accessoria. Mi ha fatto vedere il testo ( art. 17 comma 3 LR n.15 08/2008), e sinceramente mi sono tranquillizzato. Per Roberto Spalti : sono più per rislvere la difformità , ma intraprendere un evuntuale azione legale per recuperare la caparra adesso per me è complicato , devo lasciare la mia perchè venduta e andare avanti con questa storia chissà per quanti anni.
Grazie a tutti per le vostre considerazioni.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto