Buongiorno, scrivo qui in riferimento ad una vicenda che mi è capitata relativamente alla compravendita di un immobile che ho visionato con un agente immobiliare e sarei intenzionato ad acquistarlo ma:
1) L' Agente non ha alcun mandato di vendita dalla parte venditrice perchè la medesima non è stata ancora autorizzata alla vendita dal tribunale ( eredità con beneficio di inventario)
2) Durante la visita l'agente ha citato l'autorizzazione del tribunale attribuendola a "figli di altri matrimoni" ( circostanza falsa) poi " figli minorenni " ( anche questa falsa), ha inoltre citato una perizia di stima ( di cui ne ho chiesto copia ma che non ho mai ricevuto da lui) poichè l'immobile aveva alcune parti da sistemare e nel caso si facesse una offerta al tribunale volevo verificare se queste circostanze erano riportate o meno per giustificare una offerta ad un prezzo piu' basso
3) sempre durante la visita era stata citata la provenienza del bene da donazione da parenti... alla mia domanda in che parte l'immobile è stato donato, non mi è stato risposto, ma questo punto lo si poteva facilmente superare tramite una assicurazione ( al che faccio presente che le assicurazioni adesso non pagano danni di 1.000 euro appellandosi a varie clausole figuriamoci importi dell'ordine delle centinaia di migliai di euro...) io ho fatto presente che se vi era una donazione vi era un rischio e la casa valeva di meno...l'agente rispondeva di no perchè tanto c'era l'assicurazione...
4) l'agente faceva presente che " si possono fare le offerte al commercialista che segue la vicenda" circostanza smentita dal notaio il quale indica correttamente che le offerte vanno fatte secondo procedura al tribunale altrimenti si inficerebbe la procedura di beneficio di inventario danneggiando la parte venditrice
In base alle informazioni fornite facevo presente che non intendevo acquistare l'immobile per la situazione poco chiara che mi veniva prospettata.
Dopo un po' di tempo riuscivo a reperire in altro modo le informazioni mancanti ( perizia che l'agente non aveva e atto di provenienza dell'immobile) capendo che formulando un atto contestuale alla compravendita la parte a "rischio riduzione della donazione" era notevolmente limitata , e che con la copertura assicurativa si riusciva a superare il problema. Vista le informazioni forvianti , incomplete ed errate che mi ha dato l'agente, ( e al fatto che non aveva mandato di vendere perchè non si poteva ancora vendere) e all'atteggiamento tenuto pensate che questo abbia diritto ad una provvigione?
1) L' Agente non ha alcun mandato di vendita dalla parte venditrice perchè la medesima non è stata ancora autorizzata alla vendita dal tribunale ( eredità con beneficio di inventario)
2) Durante la visita l'agente ha citato l'autorizzazione del tribunale attribuendola a "figli di altri matrimoni" ( circostanza falsa) poi " figli minorenni " ( anche questa falsa), ha inoltre citato una perizia di stima ( di cui ne ho chiesto copia ma che non ho mai ricevuto da lui) poichè l'immobile aveva alcune parti da sistemare e nel caso si facesse una offerta al tribunale volevo verificare se queste circostanze erano riportate o meno per giustificare una offerta ad un prezzo piu' basso
3) sempre durante la visita era stata citata la provenienza del bene da donazione da parenti... alla mia domanda in che parte l'immobile è stato donato, non mi è stato risposto, ma questo punto lo si poteva facilmente superare tramite una assicurazione ( al che faccio presente che le assicurazioni adesso non pagano danni di 1.000 euro appellandosi a varie clausole figuriamoci importi dell'ordine delle centinaia di migliai di euro...) io ho fatto presente che se vi era una donazione vi era un rischio e la casa valeva di meno...l'agente rispondeva di no perchè tanto c'era l'assicurazione...
4) l'agente faceva presente che " si possono fare le offerte al commercialista che segue la vicenda" circostanza smentita dal notaio il quale indica correttamente che le offerte vanno fatte secondo procedura al tribunale altrimenti si inficerebbe la procedura di beneficio di inventario danneggiando la parte venditrice
In base alle informazioni fornite facevo presente che non intendevo acquistare l'immobile per la situazione poco chiara che mi veniva prospettata.
Dopo un po' di tempo riuscivo a reperire in altro modo le informazioni mancanti ( perizia che l'agente non aveva e atto di provenienza dell'immobile) capendo che formulando un atto contestuale alla compravendita la parte a "rischio riduzione della donazione" era notevolmente limitata , e che con la copertura assicurativa si riusciva a superare il problema. Vista le informazioni forvianti , incomplete ed errate che mi ha dato l'agente, ( e al fatto che non aveva mandato di vendere perchè non si poteva ancora vendere) e all'atteggiamento tenuto pensate che questo abbia diritto ad una provvigione?