Un saluto a tutti e un ringraziamento sin d'ora a chi vorrà darmi qualche suggerimento per districarmi nella
situazione che vi descrivo qui sotto:
Io e mio fratello siamo coproprietari di due piccoli appartamenti che si trovano sullo stesso pianerottolo.
A maggio 2011 uno dei due è stato dato in comodato d'uso gratuito (con scadenza maggio 2012) ad un peruviano con moglie e due figlie di circa 7 anni. Motivo del comodato era che nell'altro appartamento (sempre nostro) dinanzi abitava nostra madre, con difficoltà ad uscire di casa, cui la moglie di questo peruviano faceva la spesa, commissioni varie e teneva compagnia. Preciso che il comodato era stato stipulato solo verbalmente, anche se, su richiesta dell'inquilino, era stato successivamente messo per iscritto e firmato un contratto che però non si è provveduto a registrare. Sia verbalmente sia nel comodato scritto era pattuito che il comodatario pagasse le spese condominiali e le utenze (che sono rimaste intestate a me).
A luglio di quest'anno nostra madre è improvvisamente morta. Il comodatario ha continuato a pagare spese e utenze sino a tutto settembre, quando ha smesso. Chiedendogli spiegazioni è inizialmente stato evasivo, poi a fine ottobre ricevo una raccomandata dal Sunia in cui l'inquilino mi chiede un contratto. Mi è stato inoltre detto che si è anche recato all'Agenzia delle Entrate affermando che la nuova legge sulla cedolare secca gli permette di denunciare la situazione per ottenere un contratto registrato d'ufficio a canone estremamente ribassato. A quel punto, pensando di cautelarmi, ho provveduto a registrare, pagando la sanzione per il ritardo, il contratto scritto che avevamo stipulato qualche mese prima.
A tutt'oggi non ho ancora ricevuto comunicazioni dall'Agenzia delle Entrate, mentre l'inquilino continua a non pagare nulla. Per convincerlo ad andare via gli ho offerto proprio recentemente una somma pari a 3.500 €, consapevole del fatto che sfrattare una famiglia con due minori in un comune ad alta tensione abitativa mi comporterebbe spese notevoli e credo almeno 6 anni di attesa. Alla mia offerta l'inquilino ha opposto un rifiuto, affermando che è assistito da un legale, che forse se ne andrebbe per 10.000 €, e che non ha intenzione di lasciare l'appartamento né anticipatamente né alla scadenza del comodato nel maggio 2012 in quanto l'Agenzia delle Entrate gli farà il contratto 4+4 a canone ridicolo.
Io non so più che fare... chiedo a voi...
Grazie per i consigli che vorrete darmi...
situazione che vi descrivo qui sotto:
Io e mio fratello siamo coproprietari di due piccoli appartamenti che si trovano sullo stesso pianerottolo.
A maggio 2011 uno dei due è stato dato in comodato d'uso gratuito (con scadenza maggio 2012) ad un peruviano con moglie e due figlie di circa 7 anni. Motivo del comodato era che nell'altro appartamento (sempre nostro) dinanzi abitava nostra madre, con difficoltà ad uscire di casa, cui la moglie di questo peruviano faceva la spesa, commissioni varie e teneva compagnia. Preciso che il comodato era stato stipulato solo verbalmente, anche se, su richiesta dell'inquilino, era stato successivamente messo per iscritto e firmato un contratto che però non si è provveduto a registrare. Sia verbalmente sia nel comodato scritto era pattuito che il comodatario pagasse le spese condominiali e le utenze (che sono rimaste intestate a me).
A luglio di quest'anno nostra madre è improvvisamente morta. Il comodatario ha continuato a pagare spese e utenze sino a tutto settembre, quando ha smesso. Chiedendogli spiegazioni è inizialmente stato evasivo, poi a fine ottobre ricevo una raccomandata dal Sunia in cui l'inquilino mi chiede un contratto. Mi è stato inoltre detto che si è anche recato all'Agenzia delle Entrate affermando che la nuova legge sulla cedolare secca gli permette di denunciare la situazione per ottenere un contratto registrato d'ufficio a canone estremamente ribassato. A quel punto, pensando di cautelarmi, ho provveduto a registrare, pagando la sanzione per il ritardo, il contratto scritto che avevamo stipulato qualche mese prima.
A tutt'oggi non ho ancora ricevuto comunicazioni dall'Agenzia delle Entrate, mentre l'inquilino continua a non pagare nulla. Per convincerlo ad andare via gli ho offerto proprio recentemente una somma pari a 3.500 €, consapevole del fatto che sfrattare una famiglia con due minori in un comune ad alta tensione abitativa mi comporterebbe spese notevoli e credo almeno 6 anni di attesa. Alla mia offerta l'inquilino ha opposto un rifiuto, affermando che è assistito da un legale, che forse se ne andrebbe per 10.000 €, e che non ha intenzione di lasciare l'appartamento né anticipatamente né alla scadenza del comodato nel maggio 2012 in quanto l'Agenzia delle Entrate gli farà il contratto 4+4 a canone ridicolo.
Io non so più che fare... chiedo a voi...
Grazie per i consigli che vorrete darmi...