Parlerei con un Notaio: tutto dipende da cosa sta bene a lui quando un domani si andasse a vendere.Vorrei aggiornare la situazione, nel caso possa ancora interessare qualcuno. E' vero che nelle mie risultanze catastali non risulta l'ex portineria, pur essendo stata inserita nella dichiarazione di successione di mio padre nel 2012. Tuttavia, facendo un'ispezione ipotecaria, la trascrizione è invece presente, con anche l'indicazione della mia quota di proprietà (1/72).
In realtà la commercialista a mio avviso compì allora un grossolano errore nell'attribuzione delle quote di proprietà: infatti, pur avendo prodotto la tabella millesimale chiedendole di fare riferimento ai millesimi, lei, piuttosto alla carlona, vedendo che gli i righi degli intestatari catastali erano 36, attribuì a mio padre la quota di 1/36. Innanzitutto un rigo era occupato dalla scritta "CON DIRITTO DEI SINGOLI PARTECIPANTI AI SENSI DELL'ARTICOLO 1118 C. C."., quindi semmai avrebbe dovuto essere un 1/35. Ma neanche così sarebbe stata corretta, visto che non rifletteva l'effettiva quota di proprietà della portineria. Adoperando il metodo della commercialista e facendo riferimento a due casi reali, l'unico proprietario di un appartamento di 9 vani avrebbe avuto la quota di 1/36, mentre i coniugi proprietari di un 3 vani avrebbero avuto ciascuno una quota di 1/36, quindi il doppio!
Adesso, non desiderando impelagarmi in complesse procedure di correzione del pregresso, penso di indicare il 75% della quota di mia madre calcolando il valore in base al 75% dei millesimi risultanti dalla tabella condominiale. Se invece volessi mantenere l'uniformità con la precedente successione, ma persistendo nell'errore, dovrei indicare come quota di mia madre 3/72, ovvero 1/24.
Ops, andrebbe 😅
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