In effetti la cosa è molto articolata e merita dei chiarimenti oltre approfondimenti.
Sempre per dare una risposta che non sia "sballata" dovresti chiarirci meglio questi a spetti:
In questo momento stiamo facendo le pratiche di frazionamento, l'accatastamento definitivo sará fatto dopo il mutuo e dopo il lavori di accorpamento.
Per tale motivo non credo che al momento del mutuo avremo un valore catastale della parte che acquistiamo,
Vien da chiedersi se avete interpellato la Banca prima di mettere in piedi questa operazione.
La Banca eroga un mutuo per acquisto o per liquidità finalizzata alla ristrutturazione?
(quale immobile andrà ad ipotecare la banca se al momento dell'erogazione, come tu dici, la porzione di casa non ha ancora una sua identità autonoma?
(esiste un aspetto tecnico da non sottovalutare,
- la fusione è consentita solo se le due proprietà sono in ditta allo stesso soggetto,
- un atto senza le giuste risultanze catastali non si può fare,
- la banca non può ipotecare una porzione di casa non definita con una sua identita (sub) autonoma bensì una percentuale dell'insieme .... etc etc,
- ai fini fiscali come fai a prendere la rendita catastale come imponibile di qualcosa non definito? )
Devo comunque complimentarmi con te in quanto quello che sembrava difficile era l'interpretazione della tua scrittura e non tanto le risposte
(scherzo), in realtà hai sollevato dei quesiti molto complessi che abbracciano in un unico contesto un aspetto fiscale, tecnico catastale, finanziario (mutuo) ed urbanistico.
Immagino che ci sia qualcuno che vi stà seguendo (essendo tre i soggetti coinvolti in questa operazione) ?
Aspetto che approfondisci meglio la spiegazione per darti una risposta (con la speranza che qualcuno arrivi in mio soccorso
).
Credo comunque che ha tutto c'è soluzione basta individuare bene il problema.