elios1982

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti. Ieri dovevamo finalmente fare la donazione dell'immobile di mia nonna a favore di due dei 6 figli, dove i fratelli donavano la loro quota alle due sorelle. Proprio quando stava per arrivare il notaio per formalizzare il tutto, ci telefona per dirci che uno dei figli ha una grossa ipoteca legale su quell'immobile, rimandando di fatto la donazione.

Tra l'altro non si capisce il perchè il notaio non se ne sia accorto subito.... ma vabbè

Sentendo l'avvocato di questo figlio (mio zio), pare sia possibile rateizzare l'importo e pagarlo piano piano, ma già dal pagamento della prima rata, pare sia possibile cancellare l'ipoteca su quell'immobile e concederne la donazione.

Vi risulta sia possibile una cosa del genere e c'è quindi da sperare oppure il debito (che ammonta a oltre 300.000 euro) va pagata per intero?

Vi ringrazio
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Riflessione/provocazione: che succede all’immobile se il debito non viene pagato? A prescindere dall’intenzione della donazione, l’accordo bisogna trovarlo per forza… suppongo che il fratello debitore sia nullatenente ad eccezione di questa quota.
 

elios1982

Membro Junior
Privato Cittadino
Riflessione/provocazione: che succede all’immobile se il debito non viene pagato? A prescindere dall’intenzione della donazione, l’accordo bisogna trovarlo per forza… suppongo che il fratello debitore sia nullatenente ad eccezione di questa quota.
lo si lascia per aria e resta tutto così com’è. È un immobile prima casa, ci vive mia nonna e non possono toccarlo. Alla sua morte si vedrà
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Mi sorge una domanda. Dinnanzi ad un debito di quasi 400.000 euro per il quale è partita l'ipoteca, l'agenzia delle entrate accetterebbe mai di incassare solo la quota indebitata per un immobile che in toto vale 60.000 euro, da dividere con gli altri 5 comproprietari? La quota incriminata è alquanto esigua. Da premettere poi che la quota più grossa è di mia nonna, quindi facendo un calcolo un po' per aria penso che non si arriverebbe nemmeno a 10.000 da dare loro per la quota indebitata. Secondo me sarebbe una follia fare una proposta simile.. ma magari mi sbaglio. Ha senso secondo voi? C'è da considerare che in caso rifiutino andrebbero a perdere pure quelli, logicamente.. (mio zio nn ha un soldo), quindi che ne pensate?
Si, l'agenzia delle entrate deve rispettare delle normative anche in questo caso, esattamente come nel caso di un immobile all'asta il creditore si deve accontentare di quanto ricava e il restante debito resta in piedi, in caso di pignoramento di una quota che all'asta varrebbe zero, si deve accordare su una cifra proporzionata al valore di ciò che ha pignorato, cifra che può essere proposta dall'agenzia delle entrate (meglio, così non viene contestata). Ci vuole un avvocato per farlo, o meglio è consigliabile, ciao!
 

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