Salve a Voi tutti. Ho ereditato dai miei genitori ( sono figlio unico) 2 immobili:
Nel 1996 alla morte di mio padre: per il primo immobile a lui interamente intestato divisi al 50% con mia madre, per il secondo che era intestato a mio padre e mia madre ando' il 75% a lei e il 25% a me. Feci richiesta di voltura quasi subito.
Nel 2002 alla morte di mia madre ebbi il 100% di entrambi e feci voltura a distanza di pochi giorni. Adesso nelle visure catastali risulto io in entrambi gli immobili. Lo scorso anno decido di venderli e stipulo il contratto preliminare ma il notaio mi anticipa che dovro', al momento della stipula dell'atto definitivo, compiere l'accettazione di eredita' contestualmente all'atto di vendita, per il costo di euro 300+300= 600 euro, che onestamente vorrei evitare o quantomeno ridurre.
Vi chiedo c'e' , nel mio caso questa possibilita', ed inoltre e' la voltura eseguita al tempo della successione e/o la stipula del preliminare di vendita,da considerarsi come comportamento concludente tale da poter accedere alla accettazione tacita?
Inoltre quali sono i costi dell'accettazione espressa, ove inevitabile, e di quella tacita. Come mi conviene procedere? Posso, ad esempio, effettuare autonomamente, prima della stipula del definitivo, procedere ad una trascrizione alla conservatoria, di una mia dichiarazione di accettazione resa al cancelliere del tribunale, mi costerebbe meno che renderla dal notaio?
Un eventuale mio rifiuto di accettare l'eredita' potrebbe pregiudicare una mia inadempienza visto che in definitiva mi pare di capire che l'accettazione la rendo nell' interesse degli acquirenti. E' essa condizione indispensabile per la stipula dell'atto di vendita. Confido negli utili pareri di qualcuno di Voi professionisti. Grazie.
Nel 1996 alla morte di mio padre: per il primo immobile a lui interamente intestato divisi al 50% con mia madre, per il secondo che era intestato a mio padre e mia madre ando' il 75% a lei e il 25% a me. Feci richiesta di voltura quasi subito.
Nel 2002 alla morte di mia madre ebbi il 100% di entrambi e feci voltura a distanza di pochi giorni. Adesso nelle visure catastali risulto io in entrambi gli immobili. Lo scorso anno decido di venderli e stipulo il contratto preliminare ma il notaio mi anticipa che dovro', al momento della stipula dell'atto definitivo, compiere l'accettazione di eredita' contestualmente all'atto di vendita, per il costo di euro 300+300= 600 euro, che onestamente vorrei evitare o quantomeno ridurre.
Vi chiedo c'e' , nel mio caso questa possibilita', ed inoltre e' la voltura eseguita al tempo della successione e/o la stipula del preliminare di vendita,da considerarsi come comportamento concludente tale da poter accedere alla accettazione tacita?
Inoltre quali sono i costi dell'accettazione espressa, ove inevitabile, e di quella tacita. Come mi conviene procedere? Posso, ad esempio, effettuare autonomamente, prima della stipula del definitivo, procedere ad una trascrizione alla conservatoria, di una mia dichiarazione di accettazione resa al cancelliere del tribunale, mi costerebbe meno che renderla dal notaio?
Un eventuale mio rifiuto di accettare l'eredita' potrebbe pregiudicare una mia inadempienza visto che in definitiva mi pare di capire che l'accettazione la rendo nell' interesse degli acquirenti. E' essa condizione indispensabile per la stipula dell'atto di vendita. Confido negli utili pareri di qualcuno di Voi professionisti. Grazie.