Ulteriori novità dai piani alti
Cedolare secca e la nuova imposta municipale
Cedolare secca
Dal 2011 le imposte sugli affitti si potranno pagare con una cedolare secca: dal prossimo anno il canone di locazione, relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all'abitazione, può essere assoggettato, in base alla decisione del locatore, ad un'imposta, operata nella forma della cedolare secca, sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali, nonché dell'imposta di registro e dell'imposta di bollo sul contratto di locazione.La cedolare potrà essere applicata anche ai contratti di locazione per i quali non sussiste l'obbligo di registrazione. Sarà un provvedimento dell'Agenzia delle entrate, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, a stabilire le modalità di versamento in acconto della cedolare secca dovuta, nella misura dell'85% per l'anno 2011 e del 90% dal 2012, e del versamentoa saldo.
Imposta municipale propria
Il decreto prevede un'imposta , municipale in caso di trasferimento «dovuta per gli atti traslativi tra vivi, a titolo oneroso o gratuito, della proprietà di beni immobili in genere e per gli atti traslativi o costitutivi di diritti reali immobiliari di godimento, compresi la rinuncia pura e semplice agli stessi, nonché per i provvedimenti di espropriazione per pubblica utilità e per i trasferimenti coattivi». L'Imposta che si applica in via ordinaria «è abbattuta dal 10 per cento complessivo, previsto dalla vigente normativa in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale, al 7 per cento». L'aliquota è ulteriormente abbattuta dal 3 per cento complessivo, in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale.
Imposta municipale facoltativa.
Potrà essere istituita un’imposta municipale a decorrere dall'anno 2014, e riguarderà i proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale e il trasferimento di immobili. L'imposta municipale propria, spiega il decreto legislativo, può essere istituita con deliberazione del consiglio comunale e «adottata entro il 30 novembre dell'anno precedente sul presupposto di consultazioni popolari svolte secondo lo statuto comunale e sostituisce, per la componente immobiliare, l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, l'imposta di registro, l'imposta ipotecaria, l'imposta catastale, l'imposta di bollo, l'imposta sulle successioni e donazioni, le tasse ipotecarie, i tributi speciali catastali e l'imposta comunale sugli immobili». Saranno quattro le rate da versare: 31 marzo, 16 giugno, 30 settembre e 16 dicembre. In alternativa potrà essere versata un'unica rata annuale il 16 giugno.