Secondo la formazione per gli Agenti Immobiliari deve essere facoltativa o obbligatoria?

  • Facoltativa

    Voti: 18 21,4%
  • Obbligatoria

    Voti: 63 75,0%
  • E' indifferente...

    Voti: 3 3,6%

  • Votanti
    84
  • Sondaggio terminato .

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Prima tesi:

L’Agenti Immobiliari è tuttora, formalmente, un ausiliario del commercio;
ha appena perso il “ruolo” anche se ha conservato un “registro”; insomma è stato giuridicamente “declassato”.
Perché obbligare un “commerciante” a dei corsi di formazione professionalizzanti a carattere coercitivo? Il salumiere, il barista, l’esercente del cinema, l’edicolante, il mediatore marittimo non hanno questa incombenza, perché lo deve avere solo il mediatore di case? Perché questa discriminazione?
Non bastano il diploma superiore, il corso di formazione regionale e il relativo e selettivo esame di idoneità presso la Camera di Commercio?
Non sono sufficienti l’esperienza sul campo, le suole consumate sulle strade d’Italia?
Non bastano, l’impegno e la dedizione quotidiana al servizio dei clienti? La passione e l’abnegazione verso questo lavoro?
La preparazione di tipo tecnico, giuridico, fiscale, economico-stimativo, e persino di tipo psicologico, che permettono all’agente immobiliare di rimanere sul mercato, combattendo la quotidiano battaglia “del mercato”?
Non basta, infine, l‘adamantina onestà fiscale verso lo Stato che si concretizza nel “confessare” i propri guadagni davanti al Notaio? Confessione di piena “fede pubblica?
Perché tormentare ancora questi poveri “ausiliari del commercio”.
Quasi perseguitarli?
E lasciamoli per una volta in pace, perdindirindina!
Il mediatore è “medio” in tutto, non gli si può pretendere una conoscenza e una padronanza delle materie, che tratta quotidianamente, allo stesso livello di un Geometra, Architetto, Avvocato, Commercialista o Notaio. E un “ausiliario del commercio” nei diritti ma anche nei doveri. Sarebbe paradossale se non fosse così, oltre che iniquo. Lasciamoli liberi gli A. I., sono maggiorenni dopotutto.
Chi vuol frequentare i corsi formativi li frequenti e poi lo faccia sapere al cliente, sotto forma di un qualche attestato da incorniciare ed appendere su una parete della propria agenzia,
si chiama operazione di marketing mi pare; chi non vuole frequentarli non li frequenti. E punto. E non se ne faccia un dramma o uno sciocco puntiglio.


Seconda tesi:

Il mercato immobiliare ormai ha raggiunto un tale carattere di complessità e di difficoltà, la problematicità nelle compravendite, l’astrusità delle leggi, la causidica complicazione della giurisprudenza, l’incomprensibilità della norma amministrativa e urbanistica in materia immobiliare, che spesso giunge fino all’astruseria, da buona tradizione burocratica italica; la delicatezza oggettiva della mediazione di case, che non è la stessa cosa che vendere un paio di scarpe, e che richiede prudenza e diligenza bel oltre quella media del buon padre di famiglia, la ridondanze dell’attività legislativa con la relativa profusione di norme, comma e postille, note aggiunte, circolari ed interpretazioni autentiche, le quali che si accumulano e si stratificano senza un minimo di sistematicità;
la problematicità e le incertezze dei clienti che bombardano l’agente di mille domande che esigono a loro volta, dallo stesso, mille risposte, le questioni dell’antiriciclaggio, della responsabilità in solido di tipo contrattuale, le altre mille abilità richieste all’agente, tipo psicologia della vendita, marketing, computer, internet, tour virtuali, fotografie, riprese con telecamera digitale…
beh tutto questo, onestamente, presuppone il lavoro di un vero professionista con i controfiocchi. Inutile negarlo o contraddire.
L’agente immobiliare è un vero professionista, un esperto, un conoscitore dell’ Immobile a trecentosessanta gradi e su questo non ci piove.
Gli hanno tolto un “ruolo” ma non il “ruolo” che riveste dentro la collettività, nel consorzio sociale, dove può camminare a testa alta.
Con orgoglio e dignità.
Fare onore al suo ruolo professionale, alla funzione di imprescindibile intermediario economico significa, d'altronde, mostrare un curriculum con i fiocchi e con le nappe, una preparazione sempre fresca ed aggiornata fino agli ultimi problemi, significa saper tagliere la testa a quesiti, dubbi e dilemmi, significa presentarsi, in modo sicuro, come l’alleato del venditore e del compratore, significa saper incastrare i “pezzi” dell’uno con le “parti”dell’altro….
Quindi aggiornarsi si deve. Assolutamente. L’Agente Immobiliare è sempre creditore verso la conoscenza: ad apprendere, ad acquisire nozioni non si termina mai; gli ESAMI non finiscono mai!
Ergo, i crediti formativi sono necessari, devono essere obbligatori per ogni A.I, tutti i mediatori devono ogni anno dedicare una parte del proprio tempo all’elevazione della propria professionalità e, di conseguenza, dare il contributo all’elevazione di quella di tutti.
Insieme si vince, uno per tutti, tutti per uno.
La coscienza collettiva della propria professione deve prevalere sull’individualismo e sul personalismo.
Gli italiani sono un po’ anarchici, fanno ciccia per se e per la propria famiglia, i mediatori non sono da meno.
Obbligarli a fare qualcosa di comune, potrebbe tornare utile per dare loro una consapevolezza collegiale, un sentimento unitario, un forma di rispetto per i colleghi. Così da porre un freno alla possibilità di coltivazione del proprio orticello “particulare”.

E voi, operatori dell’immobile, quale di queste due tesi sposate?
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
entrambi, l'una non esclude l'altra, secondo me va tutto bene, tranne questa parte:

"Ergo, i crediti formativi sono necessari, devono essere obbligatori per ogni A.I, tutti i mediatori devono ogni anno dedicare una parte del proprio tempo all’elevazione della propria professionalità e, di conseguenza, dare il contributo all’elevazione di quella di tutti.
Insieme si vince, uno per tutti, tutti per uno.
La coscienza collettiva della propria professione deve prevalere sull’individualismo e sul personalismo.
Gli italiani sono un po’ anarchici, fanno ciccia per se e per la propria famiglia, i mediatori non sono da meno.
Obbligarli a fare qualcosa di comune, potrebbe tornare utile per dare loro una consapevolezza collegiale, un sentimento unitario, un forma di rispetto per i colleghi. Così da porre un freno alla possibilità di coltivazione del proprio orticello “particulare”."
Io sono per il mio "orticello", però ho un gran rispetto per i colleghi (quelli che ritengo seri) e non capisco questa "buonismo". Tutti si preoccupano dei colleghi, tutti cercano la collaborazione, uno per tutti tutti per uno.
Personalmente cerco di essere aggiornato, preparato, e se il collega è di meno, non riesce a chiudere il bilancio in pari, perchè invece di investire in aggiornamenti, in corsi di marketing, ha speso soldi per "farsi bello", tanti soldi per una sola questione d'immagine, e adesso ha problemi, personalmente non mi tocca.

Aggiunto dopo 14 minuti :

per me questa storia intitolata:
http://www.immobilio.it/f29/ettari-diamanti-4646/
è stata di grande aiuto.
 

Stefia

Nuovo Iscritto
io sono favorevole al corso e addirittura imporrei corsi di aggiornamento e apprendistati formativi prima di poter aprire un agenzia in proprio. Questo perchè a mio avviso non si vendono caramelle e oggi giorno ci sono troppe persone che si improvvisano agenti, ed è sopratutto questo che scredita la professionalità del nostro lavoro.
 

MaxMatteo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
...personalmente, in un mercato composto da AI e AI abusivi (questi molti di più dei primi) tanto vale regolarizzare tutti ma rendendo obbligatori corsi di formazione/aggiornamento...
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
In un paese democratico non dovrebbero esserci imposizioni di alcun genere.
Se uno vuole elevare la propria professionalità deve essere libero di farlo.
Concordo con Troise e mi complimento con lui per la storia "Ettari di Diamanti".
Veramente di grande aiuto.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
...e quindi trovi ingiuste anche le attuali incombenze necessarie per diventare ai?
Le attuali incombenze necessarie per diventare Ai non le trovo nè ingiuste è nè perfette.
Le reputo, comunque, necessarie.
La mia risposta alle ingiuste incombenze era riferita a questo passo di Graf che riporto:
Ergo, i crediti formativi sono necessari, devono essere obbligatori per ogni A.I, tutti i mediatori devono ogni anno dedicare una parte del proprio tempo all’elevazione della propria professionalità
 

Seroli

Membro Senior
Agente Immobiliare
L'attacco PARTE dai Corsi di Aggiornamento, ma PUNTA come obiettivo finale all'abolizione dell'incompatibilità...ne sono certo.
 

MaxMatteo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
sono convinto che nel giro di un annetto verranno eliminata la legge 39/89 sia per quanto riguarda corso ed esame che per quanto riguarda l'incompatibilità e requisiti sanciti con la 57/2001

...quindi sono d'accordo con Serioli!
 

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