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La protesta dei costruttori: in 10mila a Piazza Affari per la Giornata della Collera

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13/02/2013


Diecimila elmetti gialli hanno tappezzato stamattina Piazza Affari a Milano, davanti alla sede della Borsa italiana, per la Giornata della Collera.

Tutte le principali associazioni dei costruttori si sono date appuntamento per denunciare la crisi del settore e dichiarare la volontà di fermare il declino e far partire il rilancio.

Dall'inizio della crisi ad oggi le costruzioni hanno perso 360 mila posti di lavoro, “equivalenti a 70 Ilva”, ha denunciato il presidente di Assimpredil-Ance, Claudio De Albertis.

Nel 2012, denunciano le associazioni, gli investimenti in costruzioni sono calati del 7,6% ed a fine 2013 il settore delle costruzioni avrà perso, in sei anni, circa il 30% degli investimenti, come confermano dati Cerved.

Alla manifestazione ha partecipato anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, con dichiarazioni severe sul tema della crisi nell'edilizia.

"Non siamo mai scesi in piazza.

Se lo facciamo oggi è perché non vediamo prospettive per il 2013 e nemmeno per il 2014", ha detto Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance.

“Quasi 2.300 imprese (il 28% del totale) hanno chiuso i battenti - fa il punto Stefano Fugazza, presidente dell'Unione artigiani di Milano - Significa che qui, nel nostro territorio, quasi 20 mila famiglie si sono trovate in difficoltà”.

Posted by Monitorimmobiliare
 
S

Sunrise

Ospite
certo la moria di agenzie vera e propria deve ancora iniziare.....qui si comincia a vedere qualche chiusura altisonante.........se il 2013 non avrà svolte sarà devastante.
Gli stessi discorsi vi assicuro li sento anche dove sono ora anche se un pò più blandi.
 

slucidi

Membro Ordinario
Se solo si volesse aiutare il settore immobiliare (leggi costruttori) allora lo stato e gli enti pubblici DOVREBBERO SALDARE I DEBITI CHE HANNO CON LE IMPRESE !!!
Nel complesso le aziende italiane hanno crediti verso lo stato per 70 miliardi (!!!) e mentre con un mano lo stato/Equitalia massacra le imprese (costruttori e fornitori in genere) e i privati inviando cartelle con scadenze precise con l'altra mano nasconde i propri debiti e i pagamenti che fino a qualche tempo fa erano di 90 gg ora i pagamenti sono sospesi oppure a data indefinita... con buona pace dei privati e degli imprenditori che falliscono o peggio .... basterebbe poco per rimettere in pista l'economia.
 

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