se scoprivo un solo errore di ortografia che non fosse chiaramente un refuso, facevo subito cestinare indipendentemente dal contenuto
Allora vai su un gruppo FB qualunque e leggi i commenti: potresti svenire leggendo
Quello di cestinare i curricula che contengono errori di ortografia mi pare un metodo un po' troppo talebano, anche se ha un suo perché. Fare errori di ortografia o di sintassi può denotare scarsa profondità degli studi fatti, scarso senso estetico, scarsa attenzione per i dettagli e per l'immagine che si dà, sia di sé che dell'azienda.
In realtà, limitando l'ambito alle professioni con contenuto tecnico, esistono persone che non conoscono bene l'ortografia né la sintassi, eppure sono in grado di gestire al meglio i propri affari e quelli dell'azienda per cui lavorano, o della propria. Certo, dipende dal tipo di attività. Se uno fa l'ambulante o il piastrellista, le conoscenze linguistiche sono meno importanti che se uno fa il mediatore immobiliare.
La correlazione tra conoscenze linguistiche e professionalità tecnica esiste, ma è spesso labile. Coloro che non dànno importanza alla lingua sostengono che la lingua è uno strumento per comunicare, e una volta che il messaggio arriva, poca importanza hanno gli errori di ortografia o di sintassi fatti.
Io non sono così indulgente. La lingua ha sicuramente un valore strumentale, esattamente come una casa che ci ripara, un'abito che ci copre o un'automobile che ci trasporta. Tuttavia, dalla casa, dall'abito e dall'auto ci aspettiamo non solo che svolgano la loro funzione, ma anche che siano per quanto possibile di qualità e quindi belli, ben fatti, eleganti e gradevoli, addirittura (perché no?) accattivanti. E' giusto quindi aspettarsi lo stesso da un discorso o da una semplice frase.
Quindi, senza essere bacchettoni, senza colpevolizzare, insultare o ghettizzare nessuno, è giusto insistere perché la lingua venga usata bene.