"Da qui vediamo una Terra non divisa"
Milano, la scuola a lezione di multicultura "Così educheremo i cittadini del mondo" Antropologi, docenti, scienziati e filosofi al convegno 'Ricomporre Babele' organizzato da Intercultura. Il saluto di Nespoli dallo spazio: "Da qui vediamo una Terra non divisa" di LUCIA LANDONI
Multiculturalismo quotidiano: è un'altra sfida a cui è chiamata la scuola italiana. Tra il 2007 e il 2008 le nostre aule ospitavano già 600mila alunni stranieri di 191 nazionalità, il 15 per cento dei quali a Milano. Bambini e ragazzi che parlano 60 lingue diverse. Un’autentica Babele. Da qui la decisione di Fondazione Intercultura onlus, che dal 1947 ha realizzato circa 50mila scambi tra giovani di oltre 50 Paesi, di affrontare la delicata e quanto mai attuale questione dell’educazione al cosmopolitismo mettendo a confronto a Milano 350 docenti universitari, professionisti del settore interculturale, antropologi, scienziati e filosofi. «Educare al cosmopolitismo è un monito chiave per la nostra città – rimarca Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello Balsamo, sede dei primi due giorni del convegno “Ricomporre Babele” – Qui, nei prossimi cinque anni, la popolazione straniera sarà il 16 per cento».
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