Ho ascoltato il discorso che Berlusconi ha tenuto oggi alla Camera. Diciamo che il Cavaliere ha avuto il coraggio di metterci la faccia in questo momento così difficile e delicato per la nostra economia. Per il resto, il Presidente del Consiglio ha parlato bene, ma ha detto poco. Forse di più non poteva dire con i pescecani di speculatori in agguato.
Un Berlusconi che mi è parso troppo sulla difensiva, sembrava che avesse pronunciato il discorso dentro una trincea, nella ridotta della Valtellina.
Un discorso troppo autologiativo e falsamente rassicurante, poi.
Dire, come un disco rotto, che l’ Italia è un paese solido non basta più. I mercati ormai non ci danno più fiducia.
Domani ( stamattina) vedremo la reazione delle Borse. Speriamo di non avere un altro bagno.
Il Governo Berlusconi ormai naviga a vista e non sa bene che strada prendere. Ha vistosamente perso la spinta propulsiva. Sono mesi che non governa, non prende decisioni importanti e non realizza riforme. Già, dimenticavo, c’è stata la Manovra lacrime e sangue targata Tremonti ma, a spanne, non credo che basterà, se la situazione finanziaria italiana dovesse peggiorare nei prossimi mesi. Una manovra alla quale è stato costretto il Governo per via delle pressioni dei mercati internazionali.
Ci sono differenti sostanziali tra Riforme e Manovre.
Qui si riesce da decenni, a fare solo le seconde, e il governo Berlusconi non ha fatto eccezione, ma necessiterebbero urgentemente, invece, le prime, per tirare l’ Italia fuori dal pantano della stagnazione economica. E un Paese che non cresce è destinato, in breve, al declino .
Aspettiamoci di peggio, noi poveri cittadini di questo Stato che pare voglia andare ramengo. Senza che nessuno abbia la forza di impedirlo.
Ma ciò che mi ha colpito maggiormente sono stati gli interventi dei partiti di opposizione, che sono stati, al di là delle facili metafore ed espressioni figurate antiberlusconiane, totalmente vuoti di contenuti politici e di programma. Un pianto. Un deserto di idee.
Un’ esibizione deprimente, tale da far venire lo yogurt alle ginocchia.
Bersani ha fatto un incredibile discorso sbilenco e scheggiato, frammentato e senza senso, sghembo e senza prospettive. Come spesso gli capita. Ha inventato la sintassi politica di stile picassiano.
Di Pietro? Una macchietta. Crede sul serio che urlando e strepitando , rumoreggiando e schiamazzando, spernacchiando ed insultando, ingiuriando e schernendo, deridendo e canzonando il Cavaliere, si possano recuperare i milioni di voti dell’astensionismo e i delusi della politica politicante? E coagulare un programma politico? Gli mancava la paglietta in testa e la pernacchia in bocca e poteva passare per una caricatura di Potito .
E Casini? Con sussiego e magniloquenza, il genero più famoso d’ Italia, ha dichiarato di voler creare una Commissione per la Crescita ( !?) della durata di due mesi.
Una Commissione per la Crescita, capite? Tutti ricchi per volontà burocratica. Ma che bello! Sembra l’uovo di Colombo!
La notizia è questa: in Italia non esiste un Governo ma non esiste nemmeno un’opposizione e, quindi, non esiste nemmeno un’alternativa politica.
Chi deplora la longevità politica del Cavaliere ha motivi seri per riflettere.
Ma, se questo è il personale politico italiano che è veramente poca cosa, se questi sono i nostri rappresentati, le nostre guide, cioè un autentico spettacolo di indecorose ma boriose nullità,tranne rare eccezioni, io mi faccio una domanda seria e preoccupata: come faremo noi, cittadini, noi contribuenti, noi lavoratori, a salvarci le chiappe?
Ad uscire dalla palude limacciosa di un'economia debole, a vincere il malessere che ci opprime?
Secondo me, QUESTI, ci metteranno, a sorpresa, una bella Patrimoniale.
E così non ci pensiamo più.
O tempora, o mores….
Un Berlusconi che mi è parso troppo sulla difensiva, sembrava che avesse pronunciato il discorso dentro una trincea, nella ridotta della Valtellina.
Un discorso troppo autologiativo e falsamente rassicurante, poi.
Dire, come un disco rotto, che l’ Italia è un paese solido non basta più. I mercati ormai non ci danno più fiducia.
Domani ( stamattina) vedremo la reazione delle Borse. Speriamo di non avere un altro bagno.
Il Governo Berlusconi ormai naviga a vista e non sa bene che strada prendere. Ha vistosamente perso la spinta propulsiva. Sono mesi che non governa, non prende decisioni importanti e non realizza riforme. Già, dimenticavo, c’è stata la Manovra lacrime e sangue targata Tremonti ma, a spanne, non credo che basterà, se la situazione finanziaria italiana dovesse peggiorare nei prossimi mesi. Una manovra alla quale è stato costretto il Governo per via delle pressioni dei mercati internazionali.
Ci sono differenti sostanziali tra Riforme e Manovre.
Qui si riesce da decenni, a fare solo le seconde, e il governo Berlusconi non ha fatto eccezione, ma necessiterebbero urgentemente, invece, le prime, per tirare l’ Italia fuori dal pantano della stagnazione economica. E un Paese che non cresce è destinato, in breve, al declino .
Aspettiamoci di peggio, noi poveri cittadini di questo Stato che pare voglia andare ramengo. Senza che nessuno abbia la forza di impedirlo.
Ma ciò che mi ha colpito maggiormente sono stati gli interventi dei partiti di opposizione, che sono stati, al di là delle facili metafore ed espressioni figurate antiberlusconiane, totalmente vuoti di contenuti politici e di programma. Un pianto. Un deserto di idee.
Un’ esibizione deprimente, tale da far venire lo yogurt alle ginocchia.
Bersani ha fatto un incredibile discorso sbilenco e scheggiato, frammentato e senza senso, sghembo e senza prospettive. Come spesso gli capita. Ha inventato la sintassi politica di stile picassiano.
Di Pietro? Una macchietta. Crede sul serio che urlando e strepitando , rumoreggiando e schiamazzando, spernacchiando ed insultando, ingiuriando e schernendo, deridendo e canzonando il Cavaliere, si possano recuperare i milioni di voti dell’astensionismo e i delusi della politica politicante? E coagulare un programma politico? Gli mancava la paglietta in testa e la pernacchia in bocca e poteva passare per una caricatura di Potito .
E Casini? Con sussiego e magniloquenza, il genero più famoso d’ Italia, ha dichiarato di voler creare una Commissione per la Crescita ( !?) della durata di due mesi.
Una Commissione per la Crescita, capite? Tutti ricchi per volontà burocratica. Ma che bello! Sembra l’uovo di Colombo!
La notizia è questa: in Italia non esiste un Governo ma non esiste nemmeno un’opposizione e, quindi, non esiste nemmeno un’alternativa politica.
Chi deplora la longevità politica del Cavaliere ha motivi seri per riflettere.
Ma, se questo è il personale politico italiano che è veramente poca cosa, se questi sono i nostri rappresentati, le nostre guide, cioè un autentico spettacolo di indecorose ma boriose nullità,tranne rare eccezioni, io mi faccio una domanda seria e preoccupata: come faremo noi, cittadini, noi contribuenti, noi lavoratori, a salvarci le chiappe?
Ad uscire dalla palude limacciosa di un'economia debole, a vincere il malessere che ci opprime?
Secondo me, QUESTI, ci metteranno, a sorpresa, una bella Patrimoniale.
E così non ci pensiamo più.
O tempora, o mores….