andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Mutui: domanda in calo del 44% rispetto al 2011..dati 6 -9-2012

e loro chiaccherano e chiaccherano e chiaccherano e chiaccherano e chiaccherano e chiaccherano e chiaccherano e chiaccherano e chiaccherano e chiaccherano e.........
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Fiaip: "Senza la ripresa del settore immobiliare il Paese non riparte"
Il Governo vari un Piano Straordinario per il rilancio del settore.

Sono molteplici i fattori che stanno determinando il calo del numero delle compravendite, ma sicuramente quello che più pesa è l’attacco alla proprietà immobiliare che da ormai un anno viene portato da molti esponenti politici e da alcuni mezzi di informazione.
"Il vezzo di molti Centri studi è quello di analizzare l’investimento immobiliare nel breve periodo, parametrandolo ad un investimento azionario, mentre un’attenta analisi del medio lungo periodo, dimostra come l’unico investimento che tutela i risparmi delle famiglie Italiane, è proprio quello fatto nell’immobiliare.”
“Oggi - sottolinea Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip - il mercato immobiliare offre molte opportunità che andrebbero colte, sia dagli investitori che dalle famiglie, continuare a diffondere dati parziali, non aiuta di certo il mercato a ritrovare quella fiducia nel futuro di cui tutti abbiamo bisogno.”
Fiaip chiede al Governo di non dimenticare che il settore immobiliare rappresenta il 20% del P.I.L. e che disincentivare il settore vuole dire gettare sulla strada centinaia di migliaia di lavoratori autonomi e dipendenti.
“Le forze politiche che attualmente sostengono il Governo, hanno abbandonato il comparto dell’immobiliare, che purtroppo oggi viene visto esclusivamente come il bancomat con cui ripianare il buco di una spesa pubblica ancora fuori controllo - dichiara Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip - mentre è proprio dall’immobiliare che deve ripartire la crescita del nostro Paese, mediante azioni volte a favorire l’investimento immobiliare e la locazione.”
“ La Spagna ha recentemente liberalizzato il mercato delle locazioni - dichiara ancora il Presidente Fiaip Righi - auspichiamo che anche il nostro Governo possa finalmente agire in questo senso, liberandosi da tutti i condizionamenti ideologici che da sempre hanno ingessato il mercato della locazione.”

Roma, 5 settembre 2012
Fonte: Ufficio Stampa Fiaip
Finalmente leggo un articolo Fiaip condivisibile.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Vi posto un articolo del Quotidiano Immobiliare di oggi in cui si parla di questo argomento.

Agenti contro la crisi

L'editoriale di Guglielmo Pelliccioli

Italia • Il Forum di MetropolisQI che ha visto protagonisti, l’altro giorno, quattro apprezzati agenti immobiliari come Alessandro Berlincioni, Mauro Danielli, Giuliano Olivati e Cesare Maggi ha messo a fuoco alcune opzioni per rimodulare l’attività di intermediazione in questa fase di crisi prolungata di mercato.
Il tema della trasmissione televisiva registrata presso i nostri studi di Milano ha messo al centro il futuro del mercato e come gli agenti hanno modificato il loro approccio al prodotto e alla clientela.
Secondo gli ospiti della trasmissione, le compravendite sono diminuite rispetto ai massimi del 2007 di almeno il 50% mentre le quotazioni hanno perso anche loro significativamente di valore (ovviamente qui il discorso è più difficile da quantificare perché i valori sono molto legati alla localizzazione e alla qualità del prodotto).
Secondo Berlincioni Torino fa un po’ eccezione perché nella città i prezzi non sono mai stati eccessivi, per cui il riposizionamento non è stato particolarmente incisivo.

Tornando alle azioni intraprese esse possono essere riassunte in cinque mosse: una preselezione della clientela, il ricorso ai network, l’estensione delle proposte più di pregio su un circuito internazionale, un più stretto rapporto con la clientela. La quinta mossa è… non adoperare nessun accorgimento!

Per Giuliano Olivati si assiste ad un fenomeno abbastanza inconsueto: quello di venditori e compratori che non dimostrano eccessivo bisogno di perfezionare le operazioni.
In altre parole c’è una schiera abbastanza numerosa di soggetti che si pongono sul mercato con un atteggiamento non determinato ma solo di curiosità. Così, non essendoci una precisa e forte volontà di concludere la compravendita, le posizioni rimangono rigide e il ruolo dell’intermediario finisce in sostanza per essere svuotato del suo significato.
E’ tipico di chi non vuole vendere se non al suo prezzo e non ha il bisogno di monetizzare in fretta l’immobile; oppure di chi, in veste di acquirente, è sempre alla ricerca della quotazione più bassa, senza accettare di fatto di impostare una trattativa con la controparte.

In questo senso, sostiene Olivati, l’agente deve fare molta più attenzione a selezionare la clientela per non incorrere in soggetti dispersivi e non motivati alla conclusione della trattativa.

Per Mauro Danielli, invece, le azioni da intraprendere sono due: un radicale contenimento dei costi di gestione dell’agenzia e un più attento lavoro di assistenza al cliente. In quest’ultima funzione, secondo Danielli, spesso nel passato non si è stati del tutto efficienti e sensibili.

Per Cesare Maggi invece una possibile strada alternativa è allargare i propri orizzonti andando a cercare clienti fuori dall’Italia per proporre asset di particolare pregio. Nel caso specifico il nuovo mercato ricercato da Maggi è la Cina a cui si è rivolto con delle proposte via internet su investitori mirati.

L’isola felice per il mercato sembra invece essere Torino, così almeno afferma Alessandro Berlincioni che sostiene di non aver avuto particolari cali di attività: merito della clientela fidelizzata e della particolare difficoltà del mercato del capoluogo piemontese che solo chi lo conosce bene può gestirlo. Evidentemente, ammette lo stesso Berlincioni, vi sono anche a Torino agenti che hanno avuto significativi crolli di trattative e di affari ma, ribadisce, si tratta di operatori con una scarsa esperienza del mercato locale.
 

O.r.d.i.n.a.r.y. Man

Membro Attivo
Professionista
In altre parole c’è una schiera abbastanza numerosa di soggetti che si pongono sul mercato con un atteggiamento non determinato ma solo di curiosità. Così, non essendoci una precisa e forte volontà di concludere la compravendita, le posizioni rimangono rigide e il ruolo dell’intermediario finisce in sostanza per essere svuotato del suo significato.
E’ tipico di chi non vuole vendere se non al suo prezzo e non ha il bisogno di monetizzare in fretta l’immobile; oppure di chi, in veste di acquirente, è sempre alla ricerca della quotazione più bassa, senza accettare di fatto di impostare una trattativa con la controparte.

fenomeni classici di un mercato saturo, dove la casa non è più, o lo è solo in parte, una esigenza primaria.
Da collegare questo articolo a quello postato sulla discussione specifica di Eugenio Benettazzo
 

goldsilver2

Membro Ordinario
Privato Cittadino
questi sono i futuri clienti...............:occhi_al_cielo:
http://www.fanpage.it/disoccupati-e-precari-l-italia-dei-giovani-fa-paura-infografica/

Disoccupati e precari: l'Italia dei giovani fa paura

Cgia-Mestre-con-i-licenziamenti-facili-ora-ci-sarebbero-738mila-disoccupati-in-pi%C3%B9-300x225.jpg

Sono questi i numeri della disperazione: l'Istat fotografa una situazione drammatica – sintetizzata dalla nostra infografica – con disoccupazione in crecita a livelli record e quasi 3 milioni di precari
Il tasso di disoccupazione si è attestato al 10,7%, lo stesso livello di giugno, ed è il più alto dal 2004. Le persone in cerca di occupazione aumentano del 33,6%, pari a 695 mila unità.
Quel che preoccupa è il costante aumento della disoccupazione dei 15-24enni: nella seconda metà del 2012 sale al 33,9%, dal 27,4% del secondo trimestre 2011, il tasso più alto, in base a confronti tendenziali, dal secondo trimestre del 1993. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 618 mila.


 
D

Damiameda

Ospite
Nell'immobiliare nessuna bolla ma il mercato è sempre negativo: -9,6% nelle compravendite nel primo trimestre

Cronologia articolo
7 settembre 2012​
In questo articolo

Media

mutui-258.jpg
Nell'attuale fase del ciclo immobiliare si è registrato un deciso calo delle compravendite residenziali in Italia (-31,2% nel quinquennio 2007-2011 e -9,6% nel primo trimestre 2012 su base annua), a fronte di una flessione dei prezzi delle abitazioni sensibilmente più contenuta. Questi i dati della nota sul mercato residenziale italiano elaborata dall'Ance da cui emerge che «non vi sono i segnali per una bolla immobiliare nel settore residenziale, contrariamente a quanto è avvenuto, e sta avvenendo, in altri paesi, europei e non». Secondo l'Ance «la crescita della popolazione, e soprattutto delle famiglie italiane, osservata nell'ultimo decennio, sostiene una domanda potenziale che ha impedito che i prezzi delle abitazioni scendessero in misura significativa. Infatti, a fronte del forte aumento del numero dei nuclei familiari, si è invece assistito a una progressiva riduzione della produzione di nuove abitazioni. Dal confronto tra abitazioni messe in cantiere e nuove famiglie, risulta pertanto un indicatore di fabbisogno potenziale complessivo di circa 596.000 abitazioni».
Per il presidente dell'associazione, Paolo Buzzetti, nel nostro Paese esiste dunque una domanda insoddisfatta di casa ma la crisi del credito impedisce a questa domanda di trovare uno sbocco. E' necessario quindi riattivare i mutui soprattutto a favore delle giovani coppie e mettere in moto politiche che favoriscano l'accesso al bene casa
 

goldsilver2

Membro Ordinario
Privato Cittadino
mamma mia peggio di quello che pensavo -9.6% in 3 mesi.
si', crisi del credito sicuramente e la disoccupazione giovanile...la futura generazione senza lavoro e soldi.:pollice_verso:
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto