Mi inserisco in questa discussione sulla responsabilità dell'agenzie per raccontarvi la scarsissima professionalità di un mediatore immobiliare di Genova. Qualche giorno fa mi ha telefonato una mia cliente per dirmi che aveva deciso di cambiare casa e che ne aveva trovata una tramite agenzia vicino al mare. Si tratta di un vecchio edificio una volta destinato ad uso artigianale e relativamente recentemente diventato abitativo a seguito anche di una ristrutturazione interna. La mia cliente aveva firmato una sorta di pre compromesso ( 5.000 € di caparra ) in cui si diceva che l'immobile in oggetto aveva la conformità urbanistica ed edilizia . Giovedì scorso sono andato con lei per fare un rilievo dei locali per poter sviluppare un progetto con alcuni cambiamenti che intendeva effettuare. La planimetria catastale che mi era stata data evidenziava alcuni ambienti ricavati su un solo livello per una altezza media di m. 4,20 . Mi sono ritrovato invece in un appartamento per tre quarti interamente soppalcato ( ferro e perlinato di legno ) con il risultato che la parte inferiore e superiore del soppalco erano diventate di poco superiore a 2 metri. Ho subito detto alla mia cliente , all'attuale proprietaria e agli agenti immobiliari presenti che si trattava di un madornale abuso edilizio assolutamente non sanabile e che pertanto l'appartamento non era vendibile e non poteva avere la conformità edilizia. Si sono arrampicati sugli specchi cercando di raccontarmi che si trattava di soppalchi d'arredo e che avrebbero prodotto una certificazione in questo senso che avrebbe garantito la conformità.
Oggi ho saputo dal notaio che avevo perfettamente ragione e che l'avvocato della miacliente chiederà la restituzione dell'acconto e una consistente somma per i danni subiti ( impegni economici , perizie , ecc ) alla proprietaria ma sopratutto all'agenzia immobiliare per aver cercato di vendere un immobile palesemente invendibile e per aver dichiarato il falso. Cordialmente ArchiBaldi