Si, ho letto che ci sono perplessità, ma non ho mai capito realmente dove stia il problema, dato che vengono pagate le imposte sulle plusvalenze ( se realizzate).ma in teoria qualche crepa la mostra.
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Si, ho letto che ci sono perplessità, ma non ho mai capito realmente dove stia il problema, dato che vengono pagate le imposte sulle plusvalenze ( se realizzate).ma in teoria qualche crepa la mostra.
Si, ho letto che ci sono perplessità, ma non ho mai capito realmente dove stia il problema, dato che vengono pagate le imposte sulle plusvalenze ( se realizzate).
Nella domanda iniziale si alludeva a cliente che è già pronto a vendere, consapevole del prezzo di realizzo.In sostanza la teoria sarebbe che l'agente non "ritiri" l'immobile della vecchietta sottoprezzo per poi guadagnarci in rivendita.
Se la "vecchietta" per il notaio può vendere e accetta il prezzo, allora vuol dire che è capace di intendere e volere, quindi l'agente immobiliare non c'entra nulla.L'attività di compravendita crea un conflitto di interessi con quella di mediatore.
In sostanza la teoria sarebbe che l'agente non "ritiri" l'immobile della vecchietta sottoprezzo per poi guadagnarci in rivendita.
L'agente, nella sua funzione teorica per cui la legge gli garantisce la provvigione, dovrebbe dire alla vecchietta il prezzo reale.
Anziché una valutazione reale potrebbe averti offerto una cifra sotto al valore di mercato per comprare bene, quando la sua figura dovrebbe essere terza rispetto all'affare.ma quale poteva essere il problema?
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