S

smoker

Ospite
Ma a settembre 2010 non sarebbe scaduto il termine di prescrizione?

Da una risposta di questo forum (22/06/2010):
"Il termine di prescrizione è 12 mesi a partire dal momento in cui vieni a sapere dell'acquisto dell'immobile da parte d'un tuo cliente.

Il diritto a percepire la provvigione si prescrive nel termine di un anno dalla conclusione dell'affare.
Se entro tale termine non vengono messi in essere atti suscettibili di determinare l' interruzione della prescrizione, il diritto alla provvigione non potrà più essere fatto valere, in quanto estintosi definitivamente.
detto questo bisogna capire quando il termine inizia a decorrere.
In base all'art. 2935 c.c. il termine di prescrizione decorre dal momento in cui il diritto può essere esercitato; è evidente che in caso di mediazione tipica la decorrenza del termine è ricondotto alla conclusione dell'affare tra le parti intermediate (art. 1755 c.c.) .
Il termine, però, inizia a decorrere anche nel momento in cui è nota al mediatore la conclusione dell'affare.
Per tale motivo, se la conclusione del contratto gli fosse stata negata per qualsiasi motivo dalle parti, il termine inizierà a decorrere da quando effettivamente il mediatore ne è venuto a conoscenza ( Cass. Civ. 13 febbraio 2002, n°2071). "

Ragionamento che può essere condiviso, però rimane il problema, per la collega di Alessandrite di dimostare, in un eventuale giudizio, quando e come la comunicazione è avvenuta.
In ogni caso però si tratterebbe di prescrizione del diritto, mentre Alessandite vuole sapere se il diritto è sorto oppure no ad esigere la mediazione, per un supposto comportamento negligente dell' Agenti Immobiliari verso la sua colllega, omissione, che secondo Alessandite, ha comportato la vendita ad un prezzo inferiore a quello richiesto.

Smoker

Aggiunto dopo 2 minuti :

Il preliminare è stato trascritto?

Smoker
 

gtgt

Membro Attivo
Privato Cittadino
In ogni caso però si tratterebbe di prescrizione del diritto, mentre Alessandite vuole sapere se il diritto è sorto oppure no ad esigere la mediazione, per un supposto comportamento negligente dell' Agenti Immobiliari verso la sua colllega, omissione, che secondo Alessandite, ha comportato la vendita ad un prezzo inferiore a quello richiesto.

Sì, certo. In questo caso, se non interviene prima la prescrizione, il venditore potrebbe negoziare la commissione con l'agente sulla base di tale danno.
In alternativa, se le due parti non si accordano, il venditore potrebbe pagare la mediazione, se l'agente è in grado di dimostrare l'opera di mediazione, e poi rivalersi in tribunale per i danni (introito inferiore) causati dal comportamento negligente.
 

enrikon

Membro Senior
Anch'io quando ho venduto, qualche anno fa il mio appartamento, avevo un prezzo per la vendita tramite agenzia ed un prezzo più basso per la vendita senza agenzia.

Comunque Alessandrite, te lo dico per la prossima volta, se ti dovesse ricapitare: non è un comportamento granchè rispettoso del lavoro altrui.
Se si incarica un'agenzia per promuovere la vendita del proprio appartamento e ci riserva di poterlo vendere privatamente, è buona regola proporlo tutti alla stessa cifra. E' logico che vendendolo privatamente sarai più disposto a trattare il prezzo, ma la cifra di partenza dev'essere uguale per tutti. ;) :ok:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Assolutamente d'accordo con EnriKon.

Che senso ha far lavorare un'agenzia, minando alle basi la sua possibilità di portare a termina l'affare ?

E' anche una forma di rispetto per il lavoro altrui... se pretendiamo rispetto, quantomeno dovremmo darne.

Silvana
 
S

smoker

Ospite
L'Agenti Immobiliari è stato avvisato della vendita a Dicembre 2009 dopo aver fatto il rogito.

Anche la tua collega ha dimostrato poco correttezza verso il suo Agenti Immobiliari Se il definitivo è stato sottoscritto a dicembre 2009, sicuramente il preliminare è stato redatto almeno un mese prima, quindi l' Agenti Immobiliari ha continuato a tenere in portafoglio un immobile, effettuando visite, lavorando a vuoto, perchè di fatto l' immobile era già venduto.
Per quanto riguarda il prezzo e la sua trattabilità il discorso della presenza del mediatore è ininfluente per la determinazione dello stesso prezzo essendo due contratti separati e ben distinti seppur collegati: uno di compravendita e uno di mediazione.
Certamente il venditore può, nelle sue riserve mentali, tenere in considerazione la presenza del costo della provvigione, però imputare, in questo caso, delle responsabilità all' Agenti Immobiliari lo ritengo illogico e infondato.

smoker
 

alessandrite

Nuovo Iscritto
Comunque Alessandrite, te lo dico per la prossima volta, se ti dovesse ricapitare: non è un comportamento granchè rispettoso del lavoro altrui.
Se si incarica un'agenzia per promuovere la vendita del proprio appartamento e ci riserva di poterlo vendere privatamente, è buona regola proporlo tutti alla stessa cifra. E' logico che vendendolo privatamente sarai più disposto a trattare il prezzo, ma la cifra di partenza dev'essere uguale per tutti. ;) :ok:

Io mi sono comportata correttamente...... infatti il prezzo dell'appartamento era lo stesso sia vendendolo tramite agenzia che senza.
Probabilmente mi sono spiegata male.
Ho chiaramente cambiato il margine di trattabilità.
Con agenzia il prezzo di vendita era trattabile solo di 1.500 euro (tenendo conto che 3.600 euro avrei dovuto darle al'agenzia); vendendolo privatamente il margine di trattabilità era di 5000 euro.

P.S. Per maggior chiarezza e per calmare i vostri animi così accalorati, vi comunico che l'appartamento in questione l'ho venduto tramite agenzia.
 

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