Se passassero in toto , sarebbe una rivoluzione della professione... per alcuni punti sono completamente in linea per altri meno...che ne pensate??
L’Antitrust, al termine di un procedimento, ha obbligato alcuni big del settore immobiliare a modificare la modulistica contrattuale e a pubblicare in evidenza sui siti aziendali il provvedimento. A finire nel mirino dell’Autorità, dopo numerose segnalazioni di movimenti di consumatori, le più importanti realtà di real estate del nostro Paese: Gabetti, Prelios Frimm, Re/Max e Building Case.
Il procedimento dell’Autorità riguarda in particolare alcuni articoli dei contratti di incarico alle agenzie: quelli sulla esclusività del mandato, la durata dell’incarico, il tacito rinnovo, i termini e le modalità di irrevocabilità delle proposte e le penali ritenute sbilanciate a favore delle aziende di intermediazione. Per tutti i casi al termine dell’istruttoria, l’autorità ha ritenuto di individuare gli estremi delle clausole vessatorie, quelle condizioni in cui «il consumatore si trova in una situazione di inferiorità rispetto al professionista per quanto riguarda, sia il potere nelle trattative che il livello di informazione, situazione questa che lo induce ad aderire alle condizioni predisposte senza poter incidere sul contenuto delle stesse».
Fonte Corriere.it
L’Antitrust, al termine di un procedimento, ha obbligato alcuni big del settore immobiliare a modificare la modulistica contrattuale e a pubblicare in evidenza sui siti aziendali il provvedimento. A finire nel mirino dell’Autorità, dopo numerose segnalazioni di movimenti di consumatori, le più importanti realtà di real estate del nostro Paese: Gabetti, Prelios Frimm, Re/Max e Building Case.
Il procedimento dell’Autorità riguarda in particolare alcuni articoli dei contratti di incarico alle agenzie: quelli sulla esclusività del mandato, la durata dell’incarico, il tacito rinnovo, i termini e le modalità di irrevocabilità delle proposte e le penali ritenute sbilanciate a favore delle aziende di intermediazione. Per tutti i casi al termine dell’istruttoria, l’autorità ha ritenuto di individuare gli estremi delle clausole vessatorie, quelle condizioni in cui «il consumatore si trova in una situazione di inferiorità rispetto al professionista per quanto riguarda, sia il potere nelle trattative che il livello di informazione, situazione questa che lo induce ad aderire alle condizioni predisposte senza poter incidere sul contenuto delle stesse».
Fonte Corriere.it