- Creatore Discussione Roby
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Posso dirti la mia esperienza, sono arrivata qui... ho conosciuto veramente ottime persone... Ci si scrive da anni... ci si scrive sul cel... ci si manda messaggi vocali di qualsiasi genere. Ho avuto modo di conoscere personalmente anche una di queste. Non posso che dire bene.
Quando per motivi di salute son stata lontano, non mi è mancato l'affetto di queste persone (eppure, non sono parenti). Anche se sono lontane è come se fossero per me vicine: so che quando chiedo un parere, mi rispondono sinceramente senza "giri di parole".
Naturalmente le amicizie si mantengono anche con la presenza... non puoi pretendere che se non ci sei, tutti si ricordino di te. Da entrambi le parti bisogna coltivare l'interesse di un'amicizia. E non sono certo gli auguri per le feste che fanno la differenza.
Bisogna essere sulla stessa lunghezza d'onda... e questo comporta ad una obbligata selezione. "meglio pochi ma buoni"... si, perché quando si scrive si deve poter essere sereni. Non importa quanti Like si riceve e di quante persone sei diventato amico, quando non sai nulla di quella persona.
Il primo impatto e l'istinto è quello che ti da il "sentore" di quella persona. Poi io sono "cocciuta di mio", quindi prima di "gettare la spugna"... continuo a cercare di capire...
Dicono che ho una personalità complessa... è vero... il tempo mi piace dedicarlo a chi mi fa stare bene (stessa cosa riguarda l'ambiente in cui posso scrivere). E se dedico tanto tempo ad una persona non mi piace quando lo si tratta con superficialità. Che sia poco o tanto... ha un suo significato... sta anche alle persone capirlo ed apprezzarlo.
Se una persona non l'apprezzi ci perdi tempo? Io dico di no... quindi alla base anche di un litigio c'è sempre la voglia di conoscenza di se stessi e della complessità dell'individuo che ti si pone dall'altra parte.
Guarda ho lavorato in una società di informatica con piattaforme di e-learning... chat, forum, e tutti gli strumenti di comunicazione dalle sperimentazioni universitarie a quelli alla portata di tutti. + di 60 canali... Ho perso il conto delle persone che ho conosciuto negli anni. So bene la differenza e la trasformazione delle persone dall'online > all'aula > al convegno > al lavorarci assieme.
Resta il fatto che per tutta l'esperienza che puoi avere... in presenza o a distanza... capire appieno e totalmente una persona è difficilissimo. E soprattutto allora dovevo "da manuale" mantenere il controllo di tutto e mai lasciar spazio.
E' brutto da dirsi, ma già dalla metrica capisci molto della persona che hai davanti... tra una persona e un "costrutto"...E aggiungo....negli anni di frequentazioni virtuali ho anche imparato a SELEZIONARE le persone con le quali interagire, xe di fuori di testa ne ho incontrati a iosa....uuuuuu
Per Kant quella che noi vediamo è una "la realtà per-noi", ma mai la "realtà in-sé". Dipende sempre dalla percezione di follia rispetto alla realtà vissuta...
es: i funerali e i crisantemi non mi danno allegria... Ad altri si...
Per me è folle... per qualcun altro sarà particolare...
Finché la cosa non sconfina... non vedo quale sia il problema...
A mia volta io risulterò folle per una persona che vive una realtà differente dalla mia
Solo con la dialettica e la persuasione (da non confondere con l'illusione > che invece porta alla separazione) si può cercare di avvicinarsi all'essere... tenendo presente che non esiste la perfezione.
Non amo le mezze frasi, le mezze parole che fanno parte spesso di questi contesti.... se una persona deve sconfinare nella conoscenza lo faccia sapendo quello che sta facendo... e quello che vuole.
Invece visto che stai dietro ad un pc, un tab o un cell... tutto è dovuto, è la norma.... è tutto un gioco.
Preferisco chi da poco ma lo fa con una motivazione che poi trovarsi con tante parole al vento. Ma questo succede anche fuori di qui... quindi non è solo un problema di mezzo ma ormai culturale.
Se conosci bene questo mondo... ti sarai reso conto come che se hai un diverbio con una persona conosciuta online... quanti spariscono e quanti invece cercano cmq un confronto... soprattutto fuori dal contesto chat... Li ti fa capire molto. Nella realtà se tu hai un diverbio con una persona a cui tieni veramente... cerchi di chiarire...
Se lasci perdere.... significa che non ti importa nulla... e allora cosa son serviti 7000 messaggi? Al posto della lingua si son usate le dita e basta... è solo aria...
E per me è folle o molto solo... chi poi ti dice che non gli interessa la persona.
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Detto questo poema... comunico che mi è saltata anche l'ADSL
(dopo aver avuto problemi a: piano cottura, lavastoviglie, 2 frigoriferi nell'arco temporale di 10 giorni)Mi serve un esorcista...
Ultima modifica:
Ludo scusa ma non ho capito il senso delle ultime 15854 parole che hai postatoPosso dirti la mia esperienza, sono arrivata qui... ho conosciuto veramente ottime persone... Ci si scrive da anni... ci si scrive sul cel... ci si manda messaggi vocali di qualsiasi genere. Ho avuto modo di conoscere personalmente anche una di queste. Non posso che dire bene.
Quando per motivi di salute son stata lontano, non mi è mancato l'affetto di queste persone (eppure, non sono parenti). Anche se sono lontane è come se fossero per me vicine: so che quando chiedo un parere, mi rispondono sinceramente senza "giri di parole".
Naturalmente le amicizie si mantengono anche con la presenza... non puoi pretendere che se non ci sei, tutti si ricordino di te. Da entrambi le parti bisogna coltivare l'interesse di un'amicizia. E non sono certo gli auguri per le feste che fanno la differenza.
Bisogna essere sulla stessa lunghezza d'onda... e questo comporta ad una obbligata selezione. "meglio pochi ma buoni"... si, perché quando si scrive si deve poter essere sereni. Non importa quanti Like si riceve e di quante persone sei diventato amico, quando non sai nulla di quella persona.
Il primo impatto e l'istinto è quello che ti da il "sentore" di quella persona. Poi io sono "cocciuta di mio", quindi prima di "gettare la spugna"... continuo a cercare di capire...
Dicono che ho una personalità complessa... è vero... il tempo mi piace dedicarlo a chi mi fa stare bene (stessa cosa riguarda l'ambiente in cui posso scrivere). E se dedico tanto tempo ad una persona non mi piace quando lo si tratta con superficialità. Che sia poco o tanto... ha un suo significato... sta anche alle persone capirlo ed apprezzarlo.
Se una persona non l'apprezzi ci perdi tempo? Io dico di no... quindi alla base anche di un litigio c'è sempre la voglia di conoscenza di se stessi e della complessità dell'individuo che ti si pone dall'altra parte.
Guarda ho lavorato in una società di informatica con piattaforme di e-learning... chat, forum, e tutti gli strumenti di comunicazione dalle sperimentazioni universitarie a quelli alla portata di tutti. + di 60 canali... Ho perso il conto delle persone che ho conosciuto negli anni. So bene la differenza e la trasformazione delle persone dall'online > all'aula > al convegno > al lavorarci assieme.
Resta il fatto che per tutta l'esperienza che puoi avere... in presenza o a distanza... capire appieno e totalmente una persona è difficilissimo. E soprattutto allora dovevo "da manuale" mantenere il controllo di tutto e mai lasciar spazio.
E' brutto da dirsi, ma già dalla metrica capisci molto della persona che hai davanti... tra una persona e un "costrutto"...
Per Kant quella che noi vediamo è una "la realtà per-noi", ma mai la "realtà in-sé". Dipende sempre dalla percezione di follia rispetto alla realtà vissuta...
es: i funerali e i crisantemi non mi danno allegria... Ad altri si...
Per me è folle... per qualcun altro sarà particolare...
Finché la cosa non sconfina... non vedo quale sia il problema...
A mia volta io risulterò folle per una persona che vive una realtà differente dalla mia
Solo con la dialettica e la persuasione (da non confondere con l'illusione > che invece porta alla separazione) si può cercare di avvicinarsi all'essere... tenendo presente che non esiste la perfezione.
Non amo le mezze frasi, le mezze parole che fanno parte spesso di questi contesti.... se una persona deve sconfinare nella conoscenza lo faccia sapendo quello che sta facendo... e quello che vuole.
Invece visto che stai dietro ad un pc, un tab o un cell... tutto è dovuto, è la norma.... è tutto un gioco.
Preferisco chi da poco ma lo fa con una motivazione che poi trovarsi con tante parole al vento. Ma questo succede anche fuori di qui... quindi non è solo un problema di mezzo ma ormai culturale.
Se conosci bene questo mondo... ti sarai reso conto come che se hai un diverbio con una persona conosciuta online... quanti spariscono e quanti invece cercano cmq un confronto... soprattutto fuori dal contesto chat... Li ti fa capire molto. Nella realtà se tu hai un diverbio con una persona a cui tieni veramente... cerchi di chiarire...
Se lasci perdere.... significa che non ti importa nulla... e allora cosa son serviti 7000 messaggi? Al posto della lingua si son usate le dita e basta... è solo aria...
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Detto questo poema... comunico che mi è saltata anche l'ADSL
Mi serve un esorcista...
potresti spiegarle meglio, magari con più dettagli o esempi?
sei stata troppo sintetica
Ludo scusa ma non ho capito il senso delle ultime 15854 parole che hai postato
potresti spiegarle meglio, magari con più dettagli o esempi?
sei stata troppo sintetica
Personalita' border line.
Poi...
Questa storia dei crisantemi e dei funerali, che a qualcuno possano dare allegria, ha da finire.
Le pubblicazioni dell'esito della morte di un soggetto, e' una consuetudine, che si tramanda da secoli.
Chi piu chi meno, chi la pubblica o chi ne apprende la notizia, utilizza quella pubblicita', per i piu' svariati scopi.
Non per questo e' intrinseco essere contenti per quel fatto che e' avvenuto.
Questa storia dei crisantemi e dei funerali, che a qualcuno possano dare allegria, ha da finire.
Le pubblicazioni dell'esito della morte di un soggetto, e' una consuetudine, che si tramanda da secoli.
Chi piu chi meno, chi la pubblica o chi ne apprende la notizia, utilizza quella pubblicita', per i piu' svariati scopi.
Non per questo e' intrinseco essere contenti per quel fatto che e' avvenuto.
Humm no, questa è un'altra problematica...
Io Pyer... un lutto non riesco a vederlo come una pubblicità.
Capisco che alla fine sono affissioni...
ma c'è un individuo dentro quella cassa.
Magari è una mia limitazione.
Per quello dico, non apprezzo io... ma per qualcun altro sono concetti normali.
Sono consuetudini normali da secoli.
Sono gli stessi congiunti, a publicizzare il fattto e a pubblicizzarsi, dandone l'annuncio assieme all'ultimo saluto.
Che pure si ripete negli anni a seguire.
Con il suffragio.
Che detiene, intrinseco nel suo significato, il "fragore", da dare alla notizia.
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