Mi è stato chiesto di dare qualche ragguaglio sulle vendite all'estero.
Premetto che io mi occupo principalmente di immobili in Repubblica Dominicana e in Egitto.
Di certo l'agente immobiliare che si avventura in questo settore dovrebbe innanzitutto cercare di evitare anche involontariamente di creare danni ai propri clienti. Per esempio bisogna operare in paesi politicamente stabili e studiare a fondo il diritto immobiliare e le procedure di trasferimento della proprietà.
In quasi tutti i paesi del modno il diritto nasce da quello dei romani, quindi è simile al nostro in generale e nei principi. Quando chi acquista è un soggetto straniero però le cose cambiano.
Puntata n.1
In Egitto bisogna sempre tenere a mente che si tratta di un paese di religione/diritto islamico. I luoghi più interessanti dal punto di vista dell'investimento immobiliare, sono naturalmente quelli a forte vocazione turistica. A Sharm si può acquistare solo il diritto di superficie (simile al nostro, per 99 anni poi tutto quello che è costruito sopra il terreno diventa di proprietà dello Stato) ed erano diffuse le multiproprietà (un vero e proprio flop per gli acquirenti); chi volesse ora rivendere la propria multiproprietà (o time-sharing) incontrerà molte difficoltà e scoprirà sul proprio contratto qualche simpatico vincolo...
A Hurghada, sul lato occidentale del Mar Rosso, si può invece acquistare in piena proprietà senza vincoli o limitazioni di sorta; gli stranieri però non possono essere intestatari di più di 2 immobili, e non pagano tasse. Chi volesse fare maggiori investimenti dovrà costituire una apposita società (io consiglio una ltd, corrispondente alla nostra srl) di diritto egiziano.
L'atto di compravendita costa davvero poco: le tasse sono basse e non ci sono notai, ma avvocati autorizzati dallo Stato. La procedura è abbastanza semplice, ma bisogna conoscere l'arabo perchè i contratti sono nella lingua ufficiale. La soluzione è affidarsi a impresari conosciuti e referenziati. Una volta trascritto il contratto, io consiglio di fare una traduzione giurata in Italia (è più cara ma più veloce).
Io lavoro con imprese di italiani, quindi i contratti preliminari vengono stilati in italiano (o in inglese se di altra nazionalità) con la caparra che segue il diritto italiano. Le imprese italiane (ufficialmente società di diritto egiziano) lavorano decisamente meglio, sia in termini di puntualità che soprattutto di qualità delle costruzioni.
Premetto che io mi occupo principalmente di immobili in Repubblica Dominicana e in Egitto.
Di certo l'agente immobiliare che si avventura in questo settore dovrebbe innanzitutto cercare di evitare anche involontariamente di creare danni ai propri clienti. Per esempio bisogna operare in paesi politicamente stabili e studiare a fondo il diritto immobiliare e le procedure di trasferimento della proprietà.
In quasi tutti i paesi del modno il diritto nasce da quello dei romani, quindi è simile al nostro in generale e nei principi. Quando chi acquista è un soggetto straniero però le cose cambiano.
Puntata n.1
In Egitto bisogna sempre tenere a mente che si tratta di un paese di religione/diritto islamico. I luoghi più interessanti dal punto di vista dell'investimento immobiliare, sono naturalmente quelli a forte vocazione turistica. A Sharm si può acquistare solo il diritto di superficie (simile al nostro, per 99 anni poi tutto quello che è costruito sopra il terreno diventa di proprietà dello Stato) ed erano diffuse le multiproprietà (un vero e proprio flop per gli acquirenti); chi volesse ora rivendere la propria multiproprietà (o time-sharing) incontrerà molte difficoltà e scoprirà sul proprio contratto qualche simpatico vincolo...
A Hurghada, sul lato occidentale del Mar Rosso, si può invece acquistare in piena proprietà senza vincoli o limitazioni di sorta; gli stranieri però non possono essere intestatari di più di 2 immobili, e non pagano tasse. Chi volesse fare maggiori investimenti dovrà costituire una apposita società (io consiglio una ltd, corrispondente alla nostra srl) di diritto egiziano.
L'atto di compravendita costa davvero poco: le tasse sono basse e non ci sono notai, ma avvocati autorizzati dallo Stato. La procedura è abbastanza semplice, ma bisogna conoscere l'arabo perchè i contratti sono nella lingua ufficiale. La soluzione è affidarsi a impresari conosciuti e referenziati. Una volta trascritto il contratto, io consiglio di fare una traduzione giurata in Italia (è più cara ma più veloce).
Io lavoro con imprese di italiani, quindi i contratti preliminari vengono stilati in italiano (o in inglese se di altra nazionalità) con la caparra che segue il diritto italiano. Le imprese italiane (ufficialmente società di diritto egiziano) lavorano decisamente meglio, sia in termini di puntualità che soprattutto di qualità delle costruzioni.