G

ginestra

Ospite
Una coppia di coniugi possiede dei risparmi postali cointestati.
Prima della morte della moglie e a sua insaputa(senza testamento) il marito ritira il denaro e lo divide tra due figli, escludendo il terzo.
Un'altra parte di denaro la converte in una forma di risparmio di cui lui è l'intestatario e i tre figli sono i beneficiari.
Prima della morte dela padre, uno dei figli, che già aveva ricevuto, ritira tutto e il padre gli lascia pure la disponibile.
La successione viene fatta e solo dopo il terzo figlio viene a scoprire i vari giochetti.

Secondo voi, il terzo figlio, può ancora rivendicare quanto gli spetta partendo dal fatto che originariamente i soldi erano cointestati ad entrambi i genitori, oppure deve calcolare la somma che gli è dovuta partendo dalla morte del padre? Faccio due esempi
Nel primo caso Esempio : denaro cointestato ad entrambi i genitori euro 120
Muore la madre senza testamento:120:3= 40 euro il marito ai figli 27 euro ciascuno
Muore il padre con testamento, 40:3X2=27 27:3= 9 disponibile
40:3= 14 disponibile
al terzo figlio spettano 27 di sua madre +9 di suo padre = 35

Nel secondo caso, non conta nulla che il denaro fosse cointestato e si tiene conto che il padre aveva cambiato le carte Esempio:denaro di suo padre:120:3X2=80
80:3=27 legittima
120:3= 40 disponibile
al terzo figlio spettano 27 euro

Faccio questa domanda perchè vedete bene che nel primo caso il terzo figlio guadagna di più, nel secondo meno.
Mille grazie in anticipo.
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
la tua domanda è semplicemente una questione di conoscere quanto il terzo figlio deve prendere oppure come fare per prendere la sua parte di eredità?
se trattasi della prima, in qualità di figlio diretto ha diritto alla quota parte ripartita tra i diversi figli; se per il secondo caso, allora la questione è più legale che dovrà richiedere la quota parte agli altri figli come avente diritto naturale...
spero di non aver creato altra confusione e di averti aiutato, lo spero...
 
G

ginestra

Ospite
Volevo sapere se devo calcolare la mia quota a partire dalla morte di mia madre o a partire dalla morte di mio padre. I conti da fare sono diversi, come ho conteggiato nel precedente messaggio.
Grazie
Ginestra
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Secondo me a partire dalla data di decesso del primo genitore...ma forse sarebbe più legittima una risposta legale perchè bisognerà vedere se via sono altre informazioni da accertare...
 
S

smoker

Ospite
Quando si sono aperte le successioni dei tuoi genitori? Altri beni sono caduti in successione? (es. casa...)
Riguardo alla domanda iniziale: ogni successione segue il suo corso ed è indipendente e certamente non cumulativa con quella del coniuge, quindi i conteggi prima li svolgi sulla prima successione, poi sulla seconda.


Smoker
 
G

ginestra

Ospite
Quella di mia madre si è aperta nel 2007 ed è stata frazionata la casa secondo le quote. I soldi erano spariti prima ed io, non ho insistito nel rivendicare quanto mi era dovuto, perchè essendo vivo mio padre le poste mi hanno fatto sempre difficoltà nel darmi informazioni per via della privacy. Le cose si sono chiarite dopo la morte di mio padre, nel 2009. Da quel momento ho avuto accesso alla documentazione, anche se alcuni conti risultavano chiusi da tempo e non era possibile più vedere il movimento del denaro, però altre somme sono venute fuori.E' tardi adesso per rivendicare tutto quello che mi era dovuto a partire dalla morte di mia madre? Qui ritorna il fatto del conteggio delle cifre. Se parto da mia madre la somma spettantemi è maggiore rispetto a quello che mi sarebbe dovuto dopo la morte di mio padre, perchè mio padre ha lasciato la disponibile ad un figlio e in questo modo, capite bene, quanto mi spetta diminuisce. Che fare? Non esiste un istituto che si chiama collazione'?Certo io voglio fare cause, perchè altrimenti non mi tocca proprio nulla con quel che prendono gli avvocati.....
Grazie per l'interesse Ginestra:fiore:
 

robertobosco

Membro Ordinario
Dopo la morte di tua madre, esistendo un rapporto di deposito postale, avevi il diritto di ottenere dalle Poste ogni informazione in ordine all'eventuale esistenza di rapporti intestati o cointestati a tua madre, ovviamente richiedendolo nelle forme opportune consentite, in qualità di erede ed ai fini della successiva denuncia di successione.In merito alla quota disponibile (1/3 dopo la morte di tua madre) non puoi fare nulla in quanto è un diritto previsto dalla legge. A partire dai depositi postali cointestati, mi pare di capire che non dovrebbe essere difficile ripercorrere la traccia dei successivi movimenti da te citati al fine di dimostrare donazioni che se superiori alle quote di legittima possono essere impugnate.
Sarebbe pertanto necessario conoscere le somme per definire se potrebbe esserci convenienza all'avvìo delle opportune azioni di rivalsa.
 
G

ginestra

Ospite
Eppure le Poste non mi hanno voluto dare nessuna informazione dopo la morte di mia madre, perchè ormai, dicevano, già prima della sua morte l'intestazione era cambiata ed erano intestati a mio padre una parte e un'altra parte è transitata e sparita come per magia su un c/c cointestato a mio padre e al figlio privilegiato dalla disponibile, prelevata con carta intestata al figlio, essendo il conto a firme disgiunte.
io, chiedo scusa, ma ritorno a chiedere la stessa cosa.
Anche se le cose sono andate così posso ora chiedere quanto a me dovuto partendo dalla morte di mia madre,morta senza testamento e quindi la somma sarebbe apprezzabile o a partire da quella di mio padre, ma in questo caso la somma spettantemi si impoverirebbe, dal momento che c'è la disponibile di mio fratello.
io ho acquistato la quota dell'immobile dell'altro fratello, quello senza disponibile, a caro prezzo, perchè non mi ha mica detto, il furbo che aveva avuto già una bella fetta di eredità, quindi mi vorrei riprendere qualcosa dall'altro, ma è importante sapere da dove partire, in fondo quando è morta mia madre di denaro io non ho avuto niente, anzi, il caro fratello beneficiato, non mi ha fatto altro che chiedere soldi per le spese di successione che intestava a suo nome, ma erano tutti soldi di mio padre, in più usufruiva, tra le altre cose , e lo dico, anche se in confronto al resto sono spiccioli, delle detrazioni per le spese funerarie(ad esempio), che invece ho dovuto pagare per intero.
Visti i calcoli a titolo di esempio nel primo messaggio, a cui si devono aggiungere alcuni zeri, mi interesserebbe saper da dove devo cominciare per rivendicare, in quanto l'avvocato di mio fratello mi ha chiamato per discuterne e io vorrei essere sicura di quello che dico.
Grazie infinite per l'attenzione e l'interesse dimostrato.
Ginestra
 

robertobosco

Membro Ordinario
Ginestra, la risposta alle tue esigenze dovrebbe emergere dalla somma iniziale che tuo padre aveva in cointestazione con tua madre, per poter determinare la valenza o no di una eventuale azione.
Posso assicurarti che, ove ne valga la pena di avviarla, attraverso un legale, le Poste ed ogni altro Istituto dovranno fornire le necessarie informazioni.
 

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