noelferra ha scritto:
Ti consiglio visto che i colleghi credono nella giustizia italiana, poveri noi, di farle direttamente una donazione cosi' eviterai pure di pagare in futuro le tasse.
A volte mi chiedo se siamo uomini o caporali che stiamo sempre a chi ha ragione e chiede giustizia di seguire la via del ben fare e del non compromettersi perche' c'e' la LEGGE?
Ma mi spiegate in quale nazione vivete e che uomini credete di essere? Grazie a chi rispondera' al mio semplicissimo quesito.
Cordialmente
Noel
(non ho letto i nomi dei colleghi che hanno risposto, non e' indirizzato ad alcuno in particolare , ma vale solo come concetto generale).
Carissimo Noel,
Il mio intervento era scevro di considerazioni sulla valenza morale del rispettare la legge. Se questo sia buono e giusto è un problema che non ho affrontato, e che concerne concezioni morali/fisolsofiche che io non ho inteso toccare nei miei messaggi. E, se proprio la vuoi conoscere, la mia opinione è che in questo paese la legge è quasi sempre dalla parte dei malfattori e dei criminali, degli smaliziati e dei prepotenti, e questo caso lo dimostra appieno.
Quando consigliavo al nostro amico proprietario di attenersi alla legge, infatti, lo facevo per considerazioni meramente economiche e di tranquillità. Non mi sono chiesto cosa è giusto o cosa è sbagliato, ma cosa è conveniente e cosa no; cosa determina conseguenze e cosa non le determina. Consigliavo quello che cioè, per la mia preparazione e per la mia esperienza mi sembrava, in definitiva, il comportamento da tenere nel maggiore interesse della proprietà.
Tieni conto che il proprietario ha sempre tutto da perdere: ha la casa, cioè una garanzia patrimoniale che il criminale non ha. Il criminale è nel 99% dei casi nullatenente.
E tieni anche conto che siamo in un paese in cui, prima di una certa riforma, non erano infrequenti le sentenze che condannavano a risarcire danni per milioni poveri tizi che avevano sparato per legittima difesa a balordi che gli erano entrati in casa per rubare. Questo tanto per esemplificare.
Poi, certo, si può invitare la gente alla disobbedienza civile e anche a compiere atti illegali per ripristinare principi morali (cosa che l'Aquinate riteneva anzi doverosa per i credenti), ma di certo questo non è l'ambito adatto, né mi sento di incitare nessuno a compiere qualsivoglia crimine o a immolarsi come martire per una qualche causa.