C'è ancora speranza (Aragorn - cit.)
avevi dubbi?
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C'è ancora speranza (Aragorn - cit.)
Gli agenti immobiliari iscritti alla CCIAA dichiarano esattamente le provvigioni che percepiscono davanti al notaio? Tutti? Non capita che dichiarino meno del dovuto? I clienti non evadono l'IVA e le agenzie immobiliari non evadono le imposte? Ah, quindi in Italia evadono solo gli abusivi.... I dentisti abusivi, gli elettricisti abusivi, gli idraulici abusivi e i mediatori abusivi? Ho capito.La torchiatura del reddito continua, così, a riguardare i soliti noti, cioè gli onesti cittadini contribuenti, tra i quali si annoverano, a pieno titolo, gli agenti immobiliari regolarmente iscritti alla Camera di Commercio, costretti a confessare il loro guadagno, con imbarazzo se non con un vivo senso di repulsione ( vero Seroli?) davanti all’ Ufficiale Pubblico per antomasia, cioè il NOTARO.
il primo è risolvibile, ciascuno dovrebbe dichiarare il percepito, indipendentemente dall'iscrizione al ruolo, di fatto non può farlo per la mancanza di abilitazione.
utto questo avviene senza che la proprietà ne fosse messa al corrente e che nemmeno il preliminare è stato redatto ma solo una formale accettazione di vendita
(senza aver riscosso alcuna somma di denaro).
oh, come sono d'accordo con te, Umberto!!!io di statistiche non ne ho, ma farei un'altra domanda: siamo sicuri che gli abusivi siano il vero problema (o comunque il maggiore)?
riecco il BUIO. Signori, pensate di dovervi aspettare le cose sempre dallo stato? DA CODESTO STATO? Auguri! Siete voi a dovervi organizzare, attraverso le associazioni di categoria, in modo che vi auto-regolamentiate e abbiate una credibilità politica. Io fossi un politico non crederei alle associazioni perché queste non rappresentano la realtà delle cose, non solo per coppa loro, ma sopratutto perché NON avete modus operandi condivisi, non siete la stessa cosa, siete tante cose differenti, anche molto, con etica e metro diverso a seconda delle zone: assurdo. Quindi la priorità è: definire degli standard operativi ai quali il consumatore e il politico possano fare riferimento senza timor di sbagliare. Secondo è: qualificarvi in modo serio, istituire percorsi formativi obbligatori. Terzo è: organizzarvi in network, locali e nazionali, tutti facendo capo a associazioni, sul modello che nel mondo h pareo piede ed è apprezzato dai consumatori, con penetrazioni sul mercato di oltre il 90%. Qualsiasi altra cosa, a mio parere, è tentativo di resistenza allo tsunami del cambiamento aggrappati a un filo di paglia che esce dallo sterco.si, ma questo riporta al problema di fondo.... io non posso andare da solo sotto Montecitorio a legarmi con una catena fino a che qualcuno si decida ad ascoltarmi...... Sono convinto che solo facendo polverone si possa avere attenzione... ma bisognerebbe esserci tutti o , quantomeno, tanti.Massimo
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