Lo facevano anni fa. Poi dai, posso mica venirti a prendere con quello..." Cara, vengo a prenderti stasera col mio FORZA" Fossi una donna, piuttosto mi do malata.
Ho Robertino,
Non e' la prima volta che leggendo qualcuno dei tuoi post mi fai salire l'amarcord.
Verso la meta' degli anni novanta, da vitellone, avevo un giro di amicizie altolocate.
Quelli si che erano ricchi e borghesi per davvero.
Tutti figli o nipoti di dinastie industriali, dalla pasta, all'arredo, ai grandi magazzini italiani.
Mica come me figlio di operai come i Lo Pescio.
Durante la bella stagione , ogni due settimane, si andava per il week end in Costa Azzurra, nelle loro seconde case con piscina a sfioro vista mare.
Naturalmente, a quei tempi, non avevo il becco di un quattrino e quindi ci andavo con loro "sulla schiena", perche' nonostante tutti i loro mezzi e i loro equipaggiamenti di marca, i rampolli facevano gran fatica a reperire e a rapportarsi con il gentil sesso.
Un po' come capita ad alcuni mediatori nella dura arte di acquisizione degli immobili.
Piu' di una volta, al mitico the Village di Juan Les Pins, se non fossi stato presente, sarebbero rimasti fuori come dei cuccu', con tutti i loro portafogli pieni zeppi di carte gold.
Ricordo un'occasione, dopo una di quelle serate, che agganciai in un bistrot, due turiste italiane di Pisa.
Una piu' sventola dell'altra.
Dopo qualche intesa con sintonie davvero incoraggianti, il mio compagno, che fino a quel momento era stato per di piu' spettatore, si allontana dal tavolo, ritornando qualche minuto dopo, a bordo del suo Mercedes cabriolet, per parcheggiarlo in bella vista delle ragazze.
Sicche', una delle due, alzandosi per andarsene, mi disse amareggiata, che il mio amico poteva pure risparmiarsi una tale sceneggiata.
Nel mio tentativo di trattenerle, chiesi alla ragazza che cosa fosse mai cambiato per via di quella infelice piazzata e questa mi rispose semplicemente, che cio' che l'aveva piu' colpita, era stata la gentilezza.
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