Silvana, dopo il punto fatto con l'avvocato, in realtà la situazione è tutt'altro che semplice purtroppo. In sostanza, il problema è che alcuni bonifici da me effettuati a favore del locatore recanti la causale "affitto" precedenti all'effettivo periodo di locazione da me indicato, potrebbero dimostrare che vi fosse un effettivo contratto di locazione "di fatto" tra le parti. Questo a prescindere dalla registrazione del contratto, dall'intestazione delle utenze e dal fatto che i bonifici siano sporadici. Questo poiché in assenza di contratto, non si "seguono" più i principi di nullità indicati dalla 431/98, ma ci si rifà al codice civile in materia di contratti di fatto. In pratica, non posso asserire (a meno che non riesca a dimostrarlo), che gli ho corrisposto una cifra solo per i periodi in cui ho usufruito dell'immobile (come era invece l'originario accordo). Insomma a tutti coloro che vivono la diffusa pratica del "nero" in questo Paese, consiglio di pagare o SEMPRE con bonifici rintracciabili, o di non pagare per niente. Tutte le cifre consegnate brevi manu al locatario, potranno essere chieste nuovamente dallo stesso in giudizio. Questo anche se non ha rilasciato alcuna ricevuta, anche se non ha registrato alcun contratto ed anche se (in sostanza) voi in quell'immobile non esistete. Francamente non mi sembra un gran contrasto all'evasione ed al "nero" questo!