Buongiorno, sono nuova del forum e spero di essere nella sezione giusta, ma avrei proprio bisogno di un consiglio.
Da un anno stiamo tentando di acquistare un immobile su cui grava una causa tra il venditore dello stesso e i vicini, causa che in realtà relativa alle parti comuni, ossia il cortile che circonda l’immobile stesso.
Il venditore ha già provveduto alla divisione di tale cortile, accogliendo le richieste, ma i vicini cercano di trascinare le cose per le lunghe avanzando la pretesa di parcheggiare le loro 2 vetture, escludendo di fatto la possibilità di inserire anche la nostra o comunque “limitando”il nostro diritto all’uso delle parti comuni.
L’agente immobiliare sostiene che la vicenda non può che concludersi a nostro favore e che il giudice non può concedere tale “diritto di parcheggio” , privandone automaticamente noi.
Arrivo alla domanda : nell’attesa che la controversia si concluda , ci propongono un contratto di locazione con promessa d’acquisto o riscatto con cui prendiamo possesso dell’appartamento versando un canone mensile stabilito che poi sottrarremo dal prezzo iniziale al momento del rogito vero e proprio. Che rischi corriamo ? Se la causa si concludesse con una sentenza che ci penalizza circa l’uso delle parti comuni possiamo recedere dalla promessa di acquisto ? E il denaro versato fino a quel momento ci verrebbe restituito ?
Grazie
Da un anno stiamo tentando di acquistare un immobile su cui grava una causa tra il venditore dello stesso e i vicini, causa che in realtà relativa alle parti comuni, ossia il cortile che circonda l’immobile stesso.
Il venditore ha già provveduto alla divisione di tale cortile, accogliendo le richieste, ma i vicini cercano di trascinare le cose per le lunghe avanzando la pretesa di parcheggiare le loro 2 vetture, escludendo di fatto la possibilità di inserire anche la nostra o comunque “limitando”il nostro diritto all’uso delle parti comuni.
L’agente immobiliare sostiene che la vicenda non può che concludersi a nostro favore e che il giudice non può concedere tale “diritto di parcheggio” , privandone automaticamente noi.
Arrivo alla domanda : nell’attesa che la controversia si concluda , ci propongono un contratto di locazione con promessa d’acquisto o riscatto con cui prendiamo possesso dell’appartamento versando un canone mensile stabilito che poi sottrarremo dal prezzo iniziale al momento del rogito vero e proprio. Che rischi corriamo ? Se la causa si concludesse con una sentenza che ci penalizza circa l’uso delle parti comuni possiamo recedere dalla promessa di acquisto ? E il denaro versato fino a quel momento ci verrebbe restituito ?
Grazie