Piano, piano....
non è molto chiara la situazione...
il contratto
deve essere un 4+4 registrato!
Non è chiaro se il proprietario mantiene la residenza nell'immobile o no.
Il problema dello stato di famiglia è superabile nel momento in cui tu farai la residenza (nel caso lui mantenga residenza nello stesso immobile), basta dichiararlo in fase di richiesta.
Il problema sorge nel momento in cui lui non sia residente e mantenesse l'intestazione delle utenze: in questo caso le tariffe sono più alte perchè verrebbe conaiderato utilizzo per seconde case (vedi mare/montagna) e non come uso residenza principale, quindi con consumi molto più costosi per te.
Non solo, lui opterebbe per lasciare l'intestazione a lui a garanzia del pagamento dell'affitto....
sarà meglio che lo avvisi che l'immobile non può non avere i servizi, e che lui sarebbe passabile di denuncia per sospensione dei servizi primari, con addebito di ulteriori danni materiali e morali! Non credo proprio gli convenga!
Per assurdo, si potrebbe verificare che tu non paghi l'affitto, lui ti chiude le utenze, tu ti fai nuovi contatori (o in forza del contratto registrato riapri le utenze), con spese a suo carico per l'installazione/riapertura e a tuo carico solo il consumo!
Risultato? Lui non prende l'affitto, le spese sostenute le scalerai dal dovuto, chiederai i danni, ecc....
Meglio che chiarisci prima con lui, non credo che si renda conto della situazione che si andrebbe a creare.
Proponigli piuttosto una garanzia fidejussoria per il pagamento pigioni per un importo adeguato, di solito equivalente a 8/12 mensilità, ovvero il tempo necessario per uno sfratto per morosità. Attenzione:da non confondersi con il deposito cauzionale!
Questa spesa di solito dovrebbe essere sostenuta dal proprietario, in quanto è lui che vuole una tutela maggiore e che sarebbe garantito dalla banca/assicurazione!
Nulla vieta però di accordarsi diversamente......