Due gruppi di bambini che frequentavano la scuola materna alla Standford, all’età di quattro anni, vennero portati in una stanza uno per uno. Lo sperimentatore metteva una caramella di fronte a loro sul tavolo e diceva: «Se vuoi, puoi prendere subito questa caramella, ma se non la mangerai finché io non sarò tornato da una commissione, potrai averne due».
Siete bambini da caramella subito o siete risparmiatori?
Circa quattordici anni dopo, quando si stavano diplomando alla scuola superiore, i giovani che da bambini avevano mangiato subito la caramella furono confrontati con quelli che avevano aspettato e se ne erano guadagnate due. Gli impulsivi, confrontati con quelli che avevano saputo aspettare, avevano maggiori probabilità di soccombere allo stress, di irritarsi e di rimanere coinvolti nelle risse; erano inoltre meno abili nel resistere alle tentazioni che li distraevano dal perseguimento dei loro obiettivi.
Per i ricercatori, però, la cosa più sorprendente fu un effetto del tutto inaspettato: rispetto agli altri, i giovani che da bambini avevano saputo aspettare avevano in media punteggi SAT (il SAT è il test di ammissione al college) di ben 210 unità più alti (su un valore massimo di 1600).
Quando i bambini che avevano partecipato al test diventarono adulti ed entrarono nel mondo del lavoro, le differenze si fecero ancora più accentuate. Ormai vicini alla trentina, quelli che da piccoli avevano resistito alla tentazione della caramella erano ancora intellettualmente i più capaci, i più attenti, quelli che erano in grado di concentrarsi meglio su ciò che stavano facendo. Erano più abili nello sviluppare relazioni intime e autentiche, più fidati e responsabili, e dimostravano un maggiore autocontrollo nell’affrontare la frustrazione.
Per converso, gli individui che a quattro anni avevano afferrato subito la caramella, ora, alla soglia dei trenta, erano meno abili dal punto di vista cognitivo e straordinariamente meno competenti sul piano emotivo. Molto spesso si trattava di tipi solitari; meno fidati, si distraevano più facilmente e nel perseguire i propri obiettivi erano incapaci di rimandare la gratificazione. Quando si trovavano sotto stress, erano poco tolleranti e mancavano di autocontrollo. Rispondevano alle pressioni mostrando scarsa flessibilità, e continuando a ripetere la stessa reazione inutile.
Fonte: http://intelligenzaemotivainazienda.blogspot.it/2013/01/il-test-delle-caramelle.html
-------------- PS: io per evitare di fare il test ho mangiato tutte le caramelle in casa... in questo modo... non ho mai fatto il test... Il mio dentista ha apprezzato il gesto eroico...