Non ho capito nemmeno io il discorso di Federica.
Ne faccio due: uno a breve termine che é: le case oggi non calano e non caleranno neppure a breve perché non c' é mobilitá, non cé' crescita, é l' effetto della stagnazione. Questo non produce un "oddio non ho soldi quindi svendo"ma produce SOLO una contrazione delle esigenze tanto lato venditore che lato acquirente. Alla stagnazione si somma la depressione. Il mercato sparisce.
Ma la casa tiene il costo alto perché é legato al costo della materia prima NON al mercato. E' lí che si sbaglia: seguire il mercato che non esiste, accusare il venditore di non abbassare i prezzi. Lo ridico: finché le case non produrranno un passivo consistente stanno li, al massimo le si affitta o forse le si permuta. (che anche questo é un mercato che si continua ad ignorare e cresce esponenzialmente)
L'altro é discorso a lungo termine
Forse auspica il crollo di tutto il sistema economico e politico occidentale ....come precondizione per il ribasso del prezzo delle case.
Non auspico, dico che economisti non legati alle lobby sostengono la caduta progressiva per 10-20 anni. E ne segue una catastrofe che non é dato di sapere che volto avrá. Bello sicuro no.
In questo degrado le case semplicemente non avranno mercato.
Congelare la situazione é quello che conviene, specie se non ci sono debiti, tirare avanti con un filo di gas. la deflazione non produce acquisto perché tutto l'entroterra é stato brasato: posti di lavoro, pensioni, capitali.. Il poco denaro che circola servirá per pagarsi la salute e la sopravvivenza. Ma non é solo uno scenario apocalittico é che non se ne vogliono cogliere i segni, si tagliano dall'udito cose che ormai sono arrivate fino al telegiornale. Giusto stasera si parlava della caduta dell'economia paragonandola alla caduta dei regimi comunisti. E quando queste parole arrivano fino a basso livello, alla stampa in prima serata, vuol dire che il confine vero é giá passato e da mó.