Alcune precisazioni.
Quando si chiamano i clienti per verificare se stiano vendendo casa non bisognerebbe affatto caracollare sulla scrivania ma:
1) mantenere una postura dritta e composta, in grado di favorire inspirazione e, soprattutto, espirazione.
2) parlare con tono neutro ma deciso, quel tono che nei manuali di PNL chiamano "assertivo". anche se non ho ancora capito cosa voglia dire
3) (e più importante di tutti) sorridere alla cornetta perché - anche questo te lo dovrebbe riportare qualche manualetto sulla comunicazione - il sorriso si trasmette via cavo e ben dispone chi è dall'altra parte della linea.
Bene... arriviamo alla telefonata.
Come dice @
paola_faravelli bisogna andare a colpo sicuro
“Signora Abbiati? Buonasera, sono XXXX di Tecnocasa, ho saputo che nel suo palazzo vendono un appartamento… “
Sappiate che, con ogni probabilità, la Signora Abbiati, nei primi 30 secondi di conversazione, negherà anche l'evidenza.
"No, no. Si sbaglia. Qui non c'è nulla in vendita. Se qualcuno volesse vendere sarei la prima a saperlo"
Naturalmente nel condominio della Signora Abbiati è di pubblico dominio che gli altri quattro proprietari siano interessati alla vendita dell' appartamento (quanto meno per allontanarsi dalla loro sgradevole vicina) e sembra che lo stesso marito della Abbiati mediti la cessione dell'alloggio, all'insaputa della moglie e su istigazione di una non meglio identificata segretaria venticinquenne di origine venezuelana...
Un agente preparato cercherà di oltrepassare il fatidico traguardo dei 30 secondi, cominciando a vaneggiare come segue:
"Ma, Sig.ra Abbiati, mi avevano detto che, al terzo piano, un non meglio identificato signore di mezza età, per una non meglio identificata esigenza di trasferimento, vorrebbe vendere il suo appartamento!"
E benché alla Sig.ra Abbiati appaia "
non meglio identificato" il terzo piano della sua palazzina, da sempre composta di soli due, l'idea anche remota di essere esclusa dalle confidenze dei propri vicini è probabile che inneschi, superati i 30 secondi, e forse grazie anche all'arrivo in differita del sorriso
trasmesso dall'agente immobiliare tramite la cornetta del telefono, l'irrefrenabile bisogno di scovare un papabile venditore...