Il mediatore d'immobili vive con le provvigioni che, ambedue le parti, da lui messe in contatto, dovrebbero versagli. Ma questa duplice dazione è prevista nel codice civile ma, spesso, non si riscontra nella realtà quotidiana.
A Roma è (quasi) la norma non chiedere alcuna provvigione al venditore di un immobile.
Si chiede e si ottiene qualcosa ( 1- 1.5% ) se è il proprietario che viene a offrire personalmente e spontaneamente la casa da vendere, in agenzia…
Ma questo…miracolo succede raramente.
Forse, riescono ad ottenere la provvigione solo i “grandi” gruppi immobiliari in franchising, in forza del “prestigio” pubblicitario del marchio….o in forza dell’insistenza, che sfiora la prepotenza, dei loro agenti “incravattati”
Ma ci sono, in Italia, “isole felici” dove chiedere ed ottenere provvigione dal venditore è ordinaria amministrazione?
Naturalmente, i problemi giuridici e deontologici sono i soliti, praticamente irrisolvibili:
il mediatore, muta o meno, radicalmente, la sua natura e funzione di soggetto imparziale se si fa pagare da una sola parte diventandone, di fatto, il “rappresentante”, il mandatario?
Non esigere di farsi pagare il giusto compenso, peraltro previsto dal codice civile, non deprezza notevolmente ed ulteriormente la reputazione del professionista immobiliare ( già non molto alta…) nei confronti della clientela?
Non altera l'equilibrio sinallagmatico del contratto di mediazione?
E ancora: l’abdicazione, da parte del mediatore, del diritto di esigere la propria parcella da una della due parti, con dimezzamento secco del proprio guadagno, potrebbe o no mettere in seria difficoltà la gestione contabile della ditta e colorare di rosso il bilancio finale?
Specialmente con questi chiari di luna….
La rinuncia alla provvigione, non può drizzare le orecchie della Finanza che può sospettare una forma di pagamento in nero ( oltre al danno, la beffa…)?
Tutti desidererebbero farsi pagare dal proprietario ( alzi la mano chi non vorrebbe…) ma la difficoltà è come fare.
“Signor Capodicasa, il costo del mio servizio di mediazione è il 2% del prezzo di vendita del suo immobile".
“Caro rag. Provvigionato, ho avuto già 5 richieste di acquisizioni da suoi colleghi a zero provvigione…ma li ho rifiutate e ho scelto lei perché mi ispirava più fiducia; o forse mi sono sbagliato? Se vuole che le firmi l’incarico di vendita mi deve garantire le “stesse condizioni” dei suoi colleghi”.
Forse, nessuno ha la formula magica in tasca per affrontare e superare con successo dialettico tale affermazione del cliente…
Oppure sì?
Ma, se ci sono già pronti altri 5 colleghi a lavorare praticamente gratis per il proprietario, come fare? Cosa dire, di calzante e di “attillato” al venditore recalcitrante, per fargli intenerire il cuore e fargli cambiare idea?
Se il proprietario di casa non si sposta di un millimetro dalla sua posizione - "ci sono 5, diconsi ben 5 mediatori che stanno attendendo, impazienti, di avere l’incarico di vendita gratis, basta una mia parola…." - come comportarsi, come replicare, come procedere oltre?
Rifiutare la proposta senza provvigione e dare uno schiaffo morale al cliente infingardo?
Rifiutare tutte le proposte e dare tanti ceffoni “morali” quanti solo i clienti infingardi?
Ma l’agente immobiliare, alla fin fine, è specialista più di manrovesci o più di vendite immobiliari?
Forse in città ci si campa con la sola provvigione a carico del venditore
-sono sempre 12.000 euro, in media, ad intermediazione - ma nelle cittadine, nei paesi, nel sud, dove i prezzi delle case sono notevolmente inferiori, come si fa?Come si fa a far quadrare il bilancio, se la vendita è franco provvigioni da una delle parti?
Purtroppo, alla fine della storia, per essere coerenti con la propria professionalità ed per essere aderenti alla realtà dei fatti che impone di chiudere il bilancio della ditta in attivo, è il mediatore stesso ad essere preso continuamente a schiaffi dai proprietari cialtroni che non vogliono scucire una lira...Non il contrario.
Però, che strano, a pensarci bene...I proprietari di immobili, più hanno il "braccino corto" più "allungano" certi sganassoni...
Morali, ma che fanno lo stesso male.
A Roma è (quasi) la norma non chiedere alcuna provvigione al venditore di un immobile.
Si chiede e si ottiene qualcosa ( 1- 1.5% ) se è il proprietario che viene a offrire personalmente e spontaneamente la casa da vendere, in agenzia…
Ma questo…miracolo succede raramente.
Forse, riescono ad ottenere la provvigione solo i “grandi” gruppi immobiliari in franchising, in forza del “prestigio” pubblicitario del marchio….o in forza dell’insistenza, che sfiora la prepotenza, dei loro agenti “incravattati”
Ma ci sono, in Italia, “isole felici” dove chiedere ed ottenere provvigione dal venditore è ordinaria amministrazione?
Naturalmente, i problemi giuridici e deontologici sono i soliti, praticamente irrisolvibili:
il mediatore, muta o meno, radicalmente, la sua natura e funzione di soggetto imparziale se si fa pagare da una sola parte diventandone, di fatto, il “rappresentante”, il mandatario?
Non esigere di farsi pagare il giusto compenso, peraltro previsto dal codice civile, non deprezza notevolmente ed ulteriormente la reputazione del professionista immobiliare ( già non molto alta…) nei confronti della clientela?
Non altera l'equilibrio sinallagmatico del contratto di mediazione?
E ancora: l’abdicazione, da parte del mediatore, del diritto di esigere la propria parcella da una della due parti, con dimezzamento secco del proprio guadagno, potrebbe o no mettere in seria difficoltà la gestione contabile della ditta e colorare di rosso il bilancio finale?
Specialmente con questi chiari di luna….
La rinuncia alla provvigione, non può drizzare le orecchie della Finanza che può sospettare una forma di pagamento in nero ( oltre al danno, la beffa…)?
Tutti desidererebbero farsi pagare dal proprietario ( alzi la mano chi non vorrebbe…) ma la difficoltà è come fare.
“Signor Capodicasa, il costo del mio servizio di mediazione è il 2% del prezzo di vendita del suo immobile".
“Caro rag. Provvigionato, ho avuto già 5 richieste di acquisizioni da suoi colleghi a zero provvigione…ma li ho rifiutate e ho scelto lei perché mi ispirava più fiducia; o forse mi sono sbagliato? Se vuole che le firmi l’incarico di vendita mi deve garantire le “stesse condizioni” dei suoi colleghi”.
Forse, nessuno ha la formula magica in tasca per affrontare e superare con successo dialettico tale affermazione del cliente…
Oppure sì?
Ma, se ci sono già pronti altri 5 colleghi a lavorare praticamente gratis per il proprietario, come fare? Cosa dire, di calzante e di “attillato” al venditore recalcitrante, per fargli intenerire il cuore e fargli cambiare idea?
Se il proprietario di casa non si sposta di un millimetro dalla sua posizione - "ci sono 5, diconsi ben 5 mediatori che stanno attendendo, impazienti, di avere l’incarico di vendita gratis, basta una mia parola…." - come comportarsi, come replicare, come procedere oltre?
Rifiutare la proposta senza provvigione e dare uno schiaffo morale al cliente infingardo?
Rifiutare tutte le proposte e dare tanti ceffoni “morali” quanti solo i clienti infingardi?
Ma l’agente immobiliare, alla fin fine, è specialista più di manrovesci o più di vendite immobiliari?
Forse in città ci si campa con la sola provvigione a carico del venditore
-sono sempre 12.000 euro, in media, ad intermediazione - ma nelle cittadine, nei paesi, nel sud, dove i prezzi delle case sono notevolmente inferiori, come si fa?Come si fa a far quadrare il bilancio, se la vendita è franco provvigioni da una delle parti?
Purtroppo, alla fine della storia, per essere coerenti con la propria professionalità ed per essere aderenti alla realtà dei fatti che impone di chiudere il bilancio della ditta in attivo, è il mediatore stesso ad essere preso continuamente a schiaffi dai proprietari cialtroni che non vogliono scucire una lira...Non il contrario.
Però, che strano, a pensarci bene...I proprietari di immobili, più hanno il "braccino corto" più "allungano" certi sganassoni...
Morali, ma che fanno lo stesso male.