carlamura85

Membro Ordinario
Privato Cittadino
soprattutto per chi fa da sè
si va verso una sempre maggiore complessità che deve essere gestita professionalmente
non esiste più un professionista che sa tutto lui, è indispensabile una sempre maggiore collaborazione interprofessionale ... figuriamoci cosa si può aspettare chi pensa di far da sè ... difficilmente ammetterrà gli errori ma tutto viene a galla prima o poi

probabilmente hai ragione, io i professionisti li ho contattati e li ho pagati ma oggi sia chi offre sia chi cerca il servizio si trova un socio molto pressante alle spalle, lo Stato, che con tasse e leggi complessissime non ti consente di far nulla, se non di pagare.
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
socio molto pressante alle spalle, lo Stato, che con tasse e leggi complessissime non ti consente di far nulla, se non di pagare
ci sono però delle eccezioni molto rilevanti che bisogna essere in grado di comprendere e gestire
un esempio concreto? l'IMU sulle aree fabbricabili
la base imponibile è rappresentata dal valore di mercato quindi l'imposta (giustamente) più odiata dagli italiani ha aspetti molto interessanti di equità contributiva
certo, bisogna essere in grado di valutare correttamente, ma se questo non avviene non è certo per "colpa" dello stato ma di professionisti (anche all'interno della pubblica amministrazione) che non sanno valutare e che espongono la rispettiva amministrazione a notevoli rischi
di contro ci sono professionisti in ambito provato che non sono in grado, pure loro, di valutare correttamente
in tutto questo chi ci rimette è il cittadino ed il mercato ma non per colpa dello stato ma per l'incompetenza di molti professionisti
 

carlamura85

Membro Ordinario
Privato Cittadino
ci sono però delle eccezioni molto rilevanti che bisogna essere in grado di comprendere e gestire
un esempio concreto? l'IMU sulle aree fabbricabili
la base imponibile è rappresentata dal valore di mercato quindi l'imposta (giustamente) più odiata dagli italiani ha aspetti molto interessanti di equità contributiva
certo, bisogna essere in grado di valutare correttamente, ma se questo non avviene non è certo per "colpa" dello stato ma di professionisti (anche all'interno della pubblica amministrazione) che non sanno valutare e che espongono la rispettiva amministrazione a notevoli rischi
di contro ci sono professionisti in ambito provato che non sono in grado, pure loro, di valutare correttamente
in tutto questo chi ci rimette è il cittadino ed il mercato ma non per colpa dello stato ma per l'incompetenza di molti professionisti

Tu sicuramente sei molto preparato e sai bene di cosa parli, io porto solo la mia esperienza personale da comune cittadina ma ho imparato e ho visto, lavorando in tanti contesti professionali, che il sistema non va avanti e la legislazione è un punto fondamentale su cui si arenano tutti...anche i bravi professionisti.
Il bello è sempre parlarne e scambiare i propri punti di vista perché così potremmo tutti uscire da questa fossilizzazione generale :)
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
la legislazione è un punto fondamentale su cui si arenano tutti...anche i bravi professionisti.
l'esempio che ho riportato sopra dimostra l'esatto contrario ;)
quindi lavorare meglio è possibilissimo, ora ... norme, leggi, privacy & c spesso ,purtroppo, vengono usati come facili alibi ... e questo è molto poco professionali ;)
comprendo la tua situazione ma, come vedi, c'è la possibilità di migliorare, basta scegliere bene i professionisti :fico: essere chiari nell'esporre le proprie esigenze :ok: pretendere molto dal professionista :ok: ... e riconoscergli un giusto compenso :soldi: molto spesso il professionista viene usato per i propri scopi e non lo si consulta essendo disposti a qualsiasi soluzione, idea, consiglio ... anche diverso da quello che ci si aspetta
ecco, il professionista migliorerà di più e più velocemente se la committenza (il cliente) sarà più esigente, chiaro e riconoscente :ok:
come vedi non risparmio nessuno, siamo tutti coinvolti ed il miglioramento "generale" passa inevitabilmente dal miglioramento di ognuno di noi, di ogni individuo :fiore:
 

carlamura85

Membro Ordinario
Privato Cittadino
l'esempio che ho riportato sopra dimostra l'esatto contrario ;)
quindi lavorare meglio è possibilissimo, ora ... norme, leggi, privacy & c spesso ,purtroppo, vengono usati come facili alibi ... e questo è molto poco professionali ;)
comprendo la tua situazione ma, come vedi, c'è la possibilità di migliorare, basta scegliere bene i professionisti :fico: essere chiari nell'esporre le proprie esigenze :ok: pretendere molto dal professionista :ok: ... e riconoscergli un giusto compenso :soldi: molto spesso il professionista viene usato per i propri scopi e non lo si consulta essendo disposti a qualsiasi soluzione, idea, consiglio ... anche diverso da quello che ci si aspetta
ecco, il professionista migliorerà di più e più velocemente se la committenza (il cliente) sarà più esigente, chiaro e riconoscente :ok:
come vedi non risparmio nessuno, siamo tutti coinvolti ed il miglioramento "generale" passa inevitabilmente dal miglioramento di ognuno di noi, di ogni individuo :fiore:

combatto anche io per questo nel mio campo professionale dove trovo colleghi che non si capisce bene in che mondo vivano, sicuramente sono esperti nell'approssimazione e nello spillare soldi alle persone. Ci sono per fortuna anche persone che sanno lavorare in equipe, senza tentare di fare le scarpe a chi agisce per gli stessi obiettivi. Purtroppo oggi l'utenza ha una grande sfiducia nelle diverse figure professionali e spesso tende ad arrangiarsi come può, perché magari mancano anche i soldi. Elevare un po' i livelli di competenza e riservare i posti di lavoro a chi è seriamente preparato e motivato sarebbe chiedere troppo?! :) magari in questo modo riusciremmo a ritrovare anche un po' di fiducia persa
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
non c'è nessuna sacralità, si tratta solo di fare poche regole chiare e farle rispettare sempre e ovunque

I tempi cambiano, cambiano le risorse e le esigenze e piaccia o no bisogna adeguarsi, nulla è eterno.

comportamenti del tipo dell'articolo in esame fanno solo male, e tanto al mercato, perchè generano insicurezza.
non è in discussione il quanto ma il modo

Si tratta di adeguamenti necessari (o almeno questo ci vogliono far credere); se ne trae l'insegnamento che non esistono investimenti sicuri al 100% e la storia economia contemporanea è (purtroppo) sempre più costellata di esempi di cattive sorprese.

Perchè mai il mattone dovrebbe fare differenza?

un investitore, italiano ma soprattutto estero, quando investe si fa un piano di rientri, di investimento, di conti fatti come cavolo gli pare ... in base a questi conti decide se e quanto investire
se, come accade in Italia, le regole cambiano in corsa ... l'investitore sta presto a decidere: investe altrove
questo è il modo peggiore di operare ed è quello che fa passar la voglia di investire sul mattone

Si fanno i conti tanto quanto negli altri settori. Se io sottoscrivo una polizza trentennale, sono sicuro al 100% che arrivandoci in fondo mi vedrò liquidare le somme pattuite?

E se fosse una pensione?

E se fosse un libretto a risparmio delle poste?

Cosa facciamo, imponiamo per legge che gli investimenti sul mattone siano sempre sicuri? E con che risorse, di grazia?

se oggi compri un immobile, in base a come stanno andando le cose, è ragionevole aspettarsi una nuova tassa che vada a colpire gli immobili ... di questo passo l'investimento sull'immobile non ripartirà MAI non perchè non convenga ma per tutta l'incertezza che si crea e la disinformazione di massa

L'investimento sul mattone ripartità quando il mattone avrà ritrovato il suo punto di equilibrio tra spesa e resa. Punto.

Tu hai smesso di comprare l'Audi Q7 perchè costa troppo o è troppo tassato? Hai smesso di comprarlo perchè hai capito che tra un anno varrà di meno?

Non credo proprio, ogni target c'ha la sua platea di compratori.

Non sono d'accordo sulla disinformazione, non del tutto. MAI COME ADESSO SI STA FINALMENTE PARLANDO DEI LIMITI DEL MERCATO IMMOBILIARE, che non vuol dire distruggerlo puntando i faretti sugli aspetti negativi ma sublimarlo nella sua interezza come un bene di lunga durata con onori ed oneri, non come si è sempre fatto trattandolo come un salvacondotto inossidabile e contro tutti gli eventi nefasti, sempre pronto a ripararsi sotto il tetto di mamma stato, vuoi per agevolazioni, vuoi per sgravi, finanziamenti a pioggia ed a perdere, ecc ...[DOUBLEPOST=1385233146,1385232940][/DOUBLEPOST]
Stavolta Carlo sottoscrivo al 100% !!!

Anch'io
redface.gif
Per un 80% mi è piaciuto , per l'altro 80% la penso un pò diversamente ... :sorrisone:[DOUBLEPOST=1385233238][/DOUBLEPOST]
soprattutto per chi fa da sè
si va verso una sempre maggiore complessità che deve essere gestita professionalmente
non esiste più un professionista che sa tutto lui, è indispensabile una sempre maggiore collaborazione interprofessionale ... figuriamoci cosa si può aspettare chi pensa di far da sè ... difficilmente ammetterrà gli errori ma tutto viene a galla prima o poi

Giusto.

E nella attesa che si raggiunga questa tanto agognata professionalità, nel quotidiano è meglio fare i conti con la realtà per quella che è.
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
E' la Spending Review, baby ;)

Ci lamentiamo tutti che la pubblica amministrazione fa sprechi e questa è una occasione per diminuirne qualcuno (ci crederò quando lo vedrò).

Parecchi affitti erano stipulati ad ... muzzum, d'ora in poi saranno potenzialmente revisionati.


Quando un contratto è sottoscritto e firmato dalle parti dovrebbe rientrare nell'ottica dell'assoluto e non in quella del possibile...
Se iniziamo a discutere anche sui contratti dello stato non siamo diversi da alcuni paesi africani dove un re si sveglia alla mattina e dopo aver stuprato un certo numero di bambine decide di non voler pagare i suoi debiti e fa uccidere i creditori...
Ti assicuro che succede...
Ora succede anche da noi...
Ho un caro amico che per lo stato ha lavorato per anni, costruiva le stazioni e gli uffici postali.
Oggi la sua casa è all'asta e la sua società ha un debito verso i creditori di oltre 2 milioni di € (gli altri li ha pagati di tasca sua) , ha anche un credito verso gli enti che gli hanno commissionato i lavori di 12 milioni circa ma lo stato non paga ed equitalia non da tregue.
la legge è fatta ma i decreti attuativi no.
Nelle sedi dell'ex P.C. gioiscono...hanno finalmente spezzato le reni al padrone (vecchio slogan anni '60) quello che non comprendono è che i suoi operai ora non hanno più un lavoro...e votavano per loro, forse qualcuno adesso non lo farebbe più...
Resta il fatto che forse hai ragione, molti contratti erano stati sottoscritti a condizioni e termini inusuali ma quando uno stato, un paese, accetta tali condizioni, può cambiarle solo alla naturale scadenza altrimenti è il caos.
Anche il rapporto tra cittadino e stato è il risultato di un contratto impilicito e non sottoscritto ma che rientra nella voce "usi e costumi" che ognuno di noi accetta (evasori a parte) se vuol vivere in una determinata nazione.
Cosa succederebbe se domani ognuno di noi (a questo punto leggittimamente visto che l'esempio deve arrivare dall'alto) decidessimo di rescindere i nostri di contratti o di applicere condizioni unilaterali come il nostro stato fa?
 

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