Dicono le statistiche che solo il 50% delle compravendite di immobili siano intermediate da agenti immobiliari con le carte in regola; che il 10% siano stipulate privatamente tra venditore e compratore e che ben il 40%, invece, siano concluse con un qualche intervento di mediatori “abusivi”.
La zona grigia dei trasferimenti sembra sia densamente popolata da una pittoresca “fauna” di macellai, edicolanti, portieri, amministratori condominiali, barbieri, baristi, ma anche di geometri, avvocati, commercialisti, architetti…tutti all’affannosa ricerca di una lucrosa integrazione del loro guadagno principale.
Così sembrerebbe….
Ma io ho la netta impressione che, tra i tanti mediatori irregolari, ci siano anche tanti ex agenti immobiliari, una volta regolarmente iscritti alla Camera di Commercio, che, stanchi degli eccessivi vincoli imposti alla loro professione, nauseati da adempimenti burocratici da stato di polizia, infiacchiti da una notevole riduzione del loro fatturato, ormai pericolosamente vicino allo zero, causa crisi economica e finanziaria, schifati da uno Stato che tutto pretende ( tasse imposte, trattenute, contributi ) e niente dà e che anzi molto toglie - es. il ruolo - abbiano deciso, una buona volta, di “inabissarsi”, di entrare “in clandestinità”, di continuare il loro lavoro, con la stessa professionalità, ma in modo irregolare, magari spinti, a questa risoluzione estrema, dalla comprovata impossibilità di garantire ancora il pranzo e la cena a sè stessi e alla propria famiglia.
Se, per poter assicurare il vitto e l’alloggio al proprio nucleo familiare, un professionista stimato ed onesto si deve ridurre a non dover rispettare la legge, ad indurre, se stesso, a diventare un “fuorilegge” obbligato….tutto questo non deve destare l’ interesse delle associazione di categoria, dell’opinione pubblica, della politica, dello Stato?
Sto esagerando?
Esistono o no, in Italia, questi professionisti abusivi sì, ma estremamente competenti?
La zona grigia dei trasferimenti sembra sia densamente popolata da una pittoresca “fauna” di macellai, edicolanti, portieri, amministratori condominiali, barbieri, baristi, ma anche di geometri, avvocati, commercialisti, architetti…tutti all’affannosa ricerca di una lucrosa integrazione del loro guadagno principale.
Così sembrerebbe….
Ma io ho la netta impressione che, tra i tanti mediatori irregolari, ci siano anche tanti ex agenti immobiliari, una volta regolarmente iscritti alla Camera di Commercio, che, stanchi degli eccessivi vincoli imposti alla loro professione, nauseati da adempimenti burocratici da stato di polizia, infiacchiti da una notevole riduzione del loro fatturato, ormai pericolosamente vicino allo zero, causa crisi economica e finanziaria, schifati da uno Stato che tutto pretende ( tasse imposte, trattenute, contributi ) e niente dà e che anzi molto toglie - es. il ruolo - abbiano deciso, una buona volta, di “inabissarsi”, di entrare “in clandestinità”, di continuare il loro lavoro, con la stessa professionalità, ma in modo irregolare, magari spinti, a questa risoluzione estrema, dalla comprovata impossibilità di garantire ancora il pranzo e la cena a sè stessi e alla propria famiglia.
Se, per poter assicurare il vitto e l’alloggio al proprio nucleo familiare, un professionista stimato ed onesto si deve ridurre a non dover rispettare la legge, ad indurre, se stesso, a diventare un “fuorilegge” obbligato….tutto questo non deve destare l’ interesse delle associazione di categoria, dell’opinione pubblica, della politica, dello Stato?
Sto esagerando?
Esistono o no, in Italia, questi professionisti abusivi sì, ma estremamente competenti?