Buonasera.Scrivo qui perchè ho grande bisogno di un aiuto a risolvere una questione che,ormai,è diventata quasi un caso giuridico
Brevemente:io e il mio compagno stiamo cercando di aprire un franchising in provincia di Napoli e siamo da 4 mesi alla ricerca di un locale "a norma".
Ci siamo recati al Comune per avere tutta la documentazione necessaria e con questa ci siamo rivolti a varie agenzie immobiliari.
Premetto che abbiamo bisogno di un C1 o un A10,invece ci hanno portato a vedere garage,scantinati,tavernette e abitazioni.....anche popolari,e negozi con abusi all'interno mai dichiarati.Quindi potrete comprendere la diffidenza che si prova ORA dinnanzi a un tanto desiderato C1,in pieno centro e che saremmo disposti a prendere subito,ma solo con specifiche garanzie.
1)QUESTIONE:il locale ha ingresso su strada indipendente.Appena aperta la porta,ci sono subito delle scale (senza nessun piano terra) che portano a un piano rialzato.Alla dx e alla sx delle scale si sviluppano due locali.N.B.l'ingresso dei 2 locali non ha porte robuste (come quelle di una casa o un ufficio),ma 2 porticine vetrate che di solito si usano nell'arredamento di interni.Questo perchè,IN ORIGINE,era un unico ambiente......Nasce come abitazione,convertito in C1 nel 2007 e usato come ufficio.Invece ora il proprietario lo vuole dividere a metà e fittare i locali separatamente.E vi dico di più!E' tt un C1,ma una parte la vuole fittare uso ufficio (quella che interessa a noi),l'altra come abitazione!! (un C1 può essere fittato per abitarci?!).
I DOMANDAuò il proprietario dividere a suo gradimento un immobile?Deve rilasciarci qualche certificazione affinchè possiamo stare tranquilli che la nostra parte di locale nessuno ce la tocca?
Il cambio d'uso,oltre dalla visura catastale attuale,deve essere provato da qualche altra documentazione che dovremmo richiedere?
2)QUESTIONE:tra le varie voci della documentazione richiesta dal Comune c'è la relazione asseverata che certifichi l'agibilità del locale.
Da non esperta della materia,ho capito che la relazione asseverata è cosa diversa dal certificato di agibilità:la relazione deve essere fatta da un tecnico di nostra conoscenza,e a nostre spese,la certificazione è invece rilasciata dal Comune quando il proprietario dell'immobile ne abbia fatto richiesta.Il locale che ci interessa ha (a detta dell'agente immobiliare,perchè noi ancora non abbiamo visto nessuna carta che lo attesti) tutte le certificazioni di cui abbiamo bisogno,ma non l'agibilità.N.B.noi abbiamo bisogno della relazione asseverata,ma un conoscente di fiducia mi ha detto che nessun tecnico/geometra/architetto la rilascerebbe se il locale non ha il certificato di agibilità.
II DOMANDA:cosa si rischia a fittare un locale senza il certificato di agibilità?Con la sola richiesta,si può già iniziare a svolgere l'attività?
Sono molto avvilita,anche perchè nè l'agente immobiliare,nè il Comune ci danno informazioni utili a riguardo....
Brevemente:io e il mio compagno stiamo cercando di aprire un franchising in provincia di Napoli e siamo da 4 mesi alla ricerca di un locale "a norma".
Ci siamo recati al Comune per avere tutta la documentazione necessaria e con questa ci siamo rivolti a varie agenzie immobiliari.
Premetto che abbiamo bisogno di un C1 o un A10,invece ci hanno portato a vedere garage,scantinati,tavernette e abitazioni.....anche popolari,e negozi con abusi all'interno mai dichiarati.Quindi potrete comprendere la diffidenza che si prova ORA dinnanzi a un tanto desiderato C1,in pieno centro e che saremmo disposti a prendere subito,ma solo con specifiche garanzie.
1)QUESTIONE:il locale ha ingresso su strada indipendente.Appena aperta la porta,ci sono subito delle scale (senza nessun piano terra) che portano a un piano rialzato.Alla dx e alla sx delle scale si sviluppano due locali.N.B.l'ingresso dei 2 locali non ha porte robuste (come quelle di una casa o un ufficio),ma 2 porticine vetrate che di solito si usano nell'arredamento di interni.Questo perchè,IN ORIGINE,era un unico ambiente......Nasce come abitazione,convertito in C1 nel 2007 e usato come ufficio.Invece ora il proprietario lo vuole dividere a metà e fittare i locali separatamente.E vi dico di più!E' tt un C1,ma una parte la vuole fittare uso ufficio (quella che interessa a noi),l'altra come abitazione!! (un C1 può essere fittato per abitarci?!).
I DOMANDAuò il proprietario dividere a suo gradimento un immobile?Deve rilasciarci qualche certificazione affinchè possiamo stare tranquilli che la nostra parte di locale nessuno ce la tocca?
Il cambio d'uso,oltre dalla visura catastale attuale,deve essere provato da qualche altra documentazione che dovremmo richiedere?
2)QUESTIONE:tra le varie voci della documentazione richiesta dal Comune c'è la relazione asseverata che certifichi l'agibilità del locale.
Da non esperta della materia,ho capito che la relazione asseverata è cosa diversa dal certificato di agibilità:la relazione deve essere fatta da un tecnico di nostra conoscenza,e a nostre spese,la certificazione è invece rilasciata dal Comune quando il proprietario dell'immobile ne abbia fatto richiesta.Il locale che ci interessa ha (a detta dell'agente immobiliare,perchè noi ancora non abbiamo visto nessuna carta che lo attesti) tutte le certificazioni di cui abbiamo bisogno,ma non l'agibilità.N.B.noi abbiamo bisogno della relazione asseverata,ma un conoscente di fiducia mi ha detto che nessun tecnico/geometra/architetto la rilascerebbe se il locale non ha il certificato di agibilità.
II DOMANDA:cosa si rischia a fittare un locale senza il certificato di agibilità?Con la sola richiesta,si può già iniziare a svolgere l'attività?
Sono molto avvilita,anche perchè nè l'agente immobiliare,nè il Comune ci danno informazioni utili a riguardo....