Salve io ho un problema.
Vi riassumo in breve la vicenda:
a Giugno del 2012 ho preso in affitto un monolocale ad uso abitativo ho pagato regolare caparra e un mese in anticipo.
Ho pagato un mese all agenzia come onorario per la transizione.
Avendo un lavoro che mi portava all estero per brevi periodi e ricevendo lo stipendo il 17 del mese ho chiesto al locatario la possibilita di spostare il pagamento della pigione il 20 del mese,domanda effettuava via telefono e concessa.
Ho sempre pagato tutte le utenze correttamente.
A novembre 2014 ho dato disdetta del contratto via raccomandata con ricevuta di ritorno chiedendo di dare solo tre mesi di preavviso causa mio trasferimento in germania.
A gennaio ho lasciato l appartamento senza ne risposta positiva ne negativa alla mia richiesta.
Aggiungo che il mio locatore l ho incontrato di persona solo due volte nell arco della mia vita(la prima due mesi dopo essere entrato dentro casa,un altra ad una riunione di condominio)
FIducioso ho atteso che mi arrivasse la restituzione della mia caparra.
Vista l impossibilita di parlare direttamente con il locatore(e un avvocato e si fa negare al telefono).
Ho insitito sull agenzia per la restituzione,la quale subito mi ha detto che c'era da saldare il condominio (cosa effettuata ).
In data 19/05/2015 il locatore comunicava all agenzia l intenzione di rendermi la caparra al piu presto motivando come scusa il troppo lavoro del medesimo.
In data 17/07/2015 inviavo una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui solleccitavo la restituzione della medesima.
Dopo un mese circa il locatore mi rispondeva adducendo che aveva trovato l appartamento in ''condizioni pietose'' sue testuali parole.mi addebbitava le spese di pulizia dell apparatmento (due giorni per pulire un monolocale di due camere ed un bagno mi sembrano eccessive).
Che aveva trovato svariati danni ad infissi e mobili.
Premetto che i mobili nn erano nuovi ma vecchi ed usati che ho fatto ridipingere l appartamento a mie spese,che ho effettuato le pulizie tre volte (due io ed un amia madre).
Nessuno ne il locatore ne l agenzia e venuta a controllare l appartamento quando ho restituito le chiavi.
Mi sono allora rivolto al sindacato che ha inviato una raccomandata con ricevuta di ritorno specificando che la legge non le permette di trattenere la caparra in quanto i presunti danni non sono reali.
Non ricevendo alcuna risposta.
Su consiglio del sindacato mi sono recato all agenzia che finalmente e riuscita a contattare il locatario,il quale mi ha invitato a intentare una causa legale(lui e avvocato).
Sottolineo la totale mancanza di presenza del locatore,che i presunti danni non mio sono stati contestati visimamente alla consegna delle chiavi.
Che i suddetti presunti danni e la mancata a suo dire pulizia dell appartamento mi sono stati contestati due mesi dopo la scadenza del contratto e dopo l ingresso del nuovo affituario.
Adesso chiedo cosa devo fare per avere i miei soldi visto che aprire un contenzioso ha i suoi costi e di sicuro spendero piu di quanto dovutomi?
Vi riassumo in breve la vicenda:
a Giugno del 2012 ho preso in affitto un monolocale ad uso abitativo ho pagato regolare caparra e un mese in anticipo.
Ho pagato un mese all agenzia come onorario per la transizione.
Avendo un lavoro che mi portava all estero per brevi periodi e ricevendo lo stipendo il 17 del mese ho chiesto al locatario la possibilita di spostare il pagamento della pigione il 20 del mese,domanda effettuava via telefono e concessa.
Ho sempre pagato tutte le utenze correttamente.
A novembre 2014 ho dato disdetta del contratto via raccomandata con ricevuta di ritorno chiedendo di dare solo tre mesi di preavviso causa mio trasferimento in germania.
A gennaio ho lasciato l appartamento senza ne risposta positiva ne negativa alla mia richiesta.
Aggiungo che il mio locatore l ho incontrato di persona solo due volte nell arco della mia vita(la prima due mesi dopo essere entrato dentro casa,un altra ad una riunione di condominio)
FIducioso ho atteso che mi arrivasse la restituzione della mia caparra.
Vista l impossibilita di parlare direttamente con il locatore(e un avvocato e si fa negare al telefono).
Ho insitito sull agenzia per la restituzione,la quale subito mi ha detto che c'era da saldare il condominio (cosa effettuata ).
In data 19/05/2015 il locatore comunicava all agenzia l intenzione di rendermi la caparra al piu presto motivando come scusa il troppo lavoro del medesimo.
In data 17/07/2015 inviavo una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui solleccitavo la restituzione della medesima.
Dopo un mese circa il locatore mi rispondeva adducendo che aveva trovato l appartamento in ''condizioni pietose'' sue testuali parole.mi addebbitava le spese di pulizia dell apparatmento (due giorni per pulire un monolocale di due camere ed un bagno mi sembrano eccessive).
Che aveva trovato svariati danni ad infissi e mobili.
Premetto che i mobili nn erano nuovi ma vecchi ed usati che ho fatto ridipingere l appartamento a mie spese,che ho effettuato le pulizie tre volte (due io ed un amia madre).
Nessuno ne il locatore ne l agenzia e venuta a controllare l appartamento quando ho restituito le chiavi.
Mi sono allora rivolto al sindacato che ha inviato una raccomandata con ricevuta di ritorno specificando che la legge non le permette di trattenere la caparra in quanto i presunti danni non sono reali.
Non ricevendo alcuna risposta.
Su consiglio del sindacato mi sono recato all agenzia che finalmente e riuscita a contattare il locatario,il quale mi ha invitato a intentare una causa legale(lui e avvocato).
Sottolineo la totale mancanza di presenza del locatore,che i presunti danni non mio sono stati contestati visimamente alla consegna delle chiavi.
Che i suddetti presunti danni e la mancata a suo dire pulizia dell appartamento mi sono stati contestati due mesi dopo la scadenza del contratto e dopo l ingresso del nuovo affituario.
Adesso chiedo cosa devo fare per avere i miei soldi visto che aprire un contenzioso ha i suoi costi e di sicuro spendero piu di quanto dovutomi?