E' ad oggi confermato, che nel decreto-legge, recante misure finalizzate alla stabilizzazione finanziaria e alla competitività economica, approvato il 25 Maggio 2010 dal Consiglio dei Ministri, cosìddetta "Manovra salvaeuro" è stata introdotta la ritenuta del 10% sui bonifici relativi ad oneri deducibili o per beneficiare di detrazioni d'imposta. Ad esempio la ritenuta sarà applicata sui bonifici relativi a spese mediche, funebri, assicurative etc. od al pagamento di affitti od a quelli per opere e lavori con detrazione d'imposta del 36% e 55%.
Qui di seguito il testo dell'articolo del decreto legge (fonte Corriere della Sera):
"Art.25
(Contrasto di interessi)
1. A decorrere dal 1° luglio 2010 le banche e le Poste Italiane SPA operano una ritenuta del 10 per cento a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dai beneficiari, con obbligo di rivalsa, all'atto dell'accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d'imposta. Le ritenute sono versate con le modalità di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 2007, n. 241. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate sono individuate le tipologie di pagamenti nonchè' le modalità di esecuzione degli adempimenti relativi alla certificazione e alla dichiarazione delle ritenute operate."
Il decreto legge è alla firma del Presidente della Repubblica. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entrerà subito in vigore ed il Parlamento entro 60 giorni potrà effettuarne la conversione in legge ed apportare le eventuali modifiche.
Per il condominio, in relazione alle agevolazioni del 36% e 55%, l'introduzione dell'ulteriore ritenuta fiscale del 10% crea alcune incognite:
*sul piano pratico attuativo (rinviato al provvedimento dell'Agenzia delle Entrate);
*sui costi finanziari imprevisti per le imprese e le aziende coinvolte;
*su quanto costa al proprietario di casa che si potrebbe trovare a pagare possibili aumenti dei costi, compensativi dei maggiori oneri finanziari delle imprese.
Se risulta comprensibile l'emergenza che detta la norma, ci si chiede tuttavia se il beneficio derivante dall'anticipazione del pagamento delle imposte, non possa però produrre un effetto contrario rispetto a quello voluto con l'introduzione delle agevolazioni fiscali del 36% e 55% .
Il rischio potrebbe essere di costituire freno al mercato e alla propensione alla spesa con il risultato di una mancata crescita economica. Si potrebbero avere così minori entrate fiscali con effetti opposti rispetto a quelli a cui la Manovra é finalizzata.
Sabrina Procicchiani
Qui di seguito il testo dell'articolo del decreto legge (fonte Corriere della Sera):
"Art.25
(Contrasto di interessi)
1. A decorrere dal 1° luglio 2010 le banche e le Poste Italiane SPA operano una ritenuta del 10 per cento a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dai beneficiari, con obbligo di rivalsa, all'atto dell'accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d'imposta. Le ritenute sono versate con le modalità di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 2007, n. 241. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate sono individuate le tipologie di pagamenti nonchè' le modalità di esecuzione degli adempimenti relativi alla certificazione e alla dichiarazione delle ritenute operate."
Il decreto legge è alla firma del Presidente della Repubblica. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entrerà subito in vigore ed il Parlamento entro 60 giorni potrà effettuarne la conversione in legge ed apportare le eventuali modifiche.
Per il condominio, in relazione alle agevolazioni del 36% e 55%, l'introduzione dell'ulteriore ritenuta fiscale del 10% crea alcune incognite:
*sul piano pratico attuativo (rinviato al provvedimento dell'Agenzia delle Entrate);
*sui costi finanziari imprevisti per le imprese e le aziende coinvolte;
*su quanto costa al proprietario di casa che si potrebbe trovare a pagare possibili aumenti dei costi, compensativi dei maggiori oneri finanziari delle imprese.
Se risulta comprensibile l'emergenza che detta la norma, ci si chiede tuttavia se il beneficio derivante dall'anticipazione del pagamento delle imposte, non possa però produrre un effetto contrario rispetto a quello voluto con l'introduzione delle agevolazioni fiscali del 36% e 55% .
Il rischio potrebbe essere di costituire freno al mercato e alla propensione alla spesa con il risultato di una mancata crescita economica. Si potrebbero avere così minori entrate fiscali con effetti opposti rispetto a quelli a cui la Manovra é finalizzata.
Sabrina Procicchiani