Robin Hood 69

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Vorrei proporre un sondaggio indicativo della realtà immobiliare, del nostro Paese, scevro dai condizionamenti della carta stampata, di qualsivoglia lobby o di sondaggi farsa.
Con estrema sincerità quanti appartamenti avete venduto nel 2012 e quanti nei primi mesi del 2013?
Ebbene nessuno di Noi avrà il coraggio di dire la verità, la cruda realtà!
Pertanto vi propongo questo pensiero ha senso mantenere in vita questo mercato o è il caso di dirci la verità.
Ci troviamo in una situazione economica che va al di sopra del nostro settore, al di sopra dei nostri confini.
Non è una bolla immobiliare scoppiata, ma l'economia nella sua totalità che non va.
E quindi? Nel nostro piccolo possiamo iniziare a cambiare le cose dando precisi segnali di cambiamento ai nostri clienti, i prezzi drogati dall'Euro devono scendere, non sono più sostenibili, giù i prezzi!
Cosa ne pensate? Cosa possiamo fare? Ha senso continuare a fare impresa? Dobbiamo staccare la spina o il malato esce dal coma?
 
E

enzo6

Ospite
Vorrei proporre un sondaggio indicativo della realtà immobiliare, del nostro Paese, scevro dai condizionamenti della carta stampata, di qualsivoglia lobby o di sondaggi farsa.
Con estrema sincerità quanti appartamenti avete venduto nel 2012 e quanti nei primi mesi del 2013?
Ebbene nessuno di Noi avrà il coraggio di dire la verità, la cruda realtà!
Pertanto vi propongo questo pensiero ha senso mantenere in vita questo mercato o è il caso di dirci la verità.
Ci troviamo in una situazione economica che va al di sopra del nostro settore, al di sopra dei nostri confini.
Non è una bolla immobiliare scoppiata, ma l'economia nella sua totalità che non va.
E quindi? Nel nostro piccolo possiamo iniziare a cambiare le cose dando precisi segnali di cambiamento ai nostri clienti, i prezzi drogati dall'Euro devono scendere, non sono più sostenibili, giù i prezzi!
Cosa ne pensate? Cosa possiamo fare? Ha senso continuare a fare impresa? Dobbiamo staccare la spina o il malato esce dal coma?

Di solito quando una persona chiede ai colleghi cosa faranno prima esprime le sue intenzioni future.
 

topcasa

Membro Storico
Vorrei proporre un sondaggio indicativo della realtà immobiliare, del nostro Paese, scevro dai condizionamenti della carta stampata, di qualsivoglia lobby o di sondaggi farsa.
Con estrema sincerità quanti appartamenti avete venduto nel 2012 e quanti nei primi mesi del 2013?
Ebbene nessuno di Noi avrà il coraggio di dire la verità, la cruda realtà!
Pertanto vi propongo questo pensiero ha senso mantenere in vita questo mercato o è il caso di dirci la verità.
Ci troviamo in una situazione economica che va al di sopra del nostro settore, al di sopra dei nostri confini.
Non è una bolla immobiliare scoppiata, ma l'economia nella sua totalità che non va.
E quindi? Nel nostro piccolo possiamo iniziare a cambiare le cose dando precisi segnali di cambiamento ai nostri clienti, i prezzi drogati dall'Euro devono scendere, non sono più sostenibili, giù i prezzi!
Cosa ne pensate? Cosa possiamo fare? Ha senso continuare a fare impresa? Dobbiamo staccare la spina o il malato esce dal coma?
Bella proposta, la crisi è totale, anche se siamo stati contagiati, e quindi potevamo premunirci (nel senso che lo stato/governo poteva prendere delle precauzioni) ma non è stato fatto, oggi giunge notizia del decreto che prevede lo sblocco di 40miliardi di crediti verso le imprese in due trances di 20+20miliardi di euro con diverse modalità (una goccia nel mare) ma sempre un segnale speriamo, sia l'inizio, leggevo non mi ricordo di chi un post che citava Machiavelli, nel senso che l'Italia dovrebbe trovare un modo per uscirne indenne alla maniera del citato. Io penso che succederà noi italiani abbiamo sempre un asso nella manica, ma non intenso nel senso di barare, semmai questo senso lo hanno fatto i tedeschi, sfruttando i popoli greci, portoghesi, irlandesi, ed italiani, lucrando ed utilizzando l'Unione Europea a loro uso e consumo.
 

Rosa1968

Membro Storico
Per silano. Partendo dal presupposto che l'agenzia non è un costo ma é la retribuzione di un servizio che si usufruisce ho avuto modo di constatare che chi come te pensa di risparmiare come dici tu il costo dell'agenzia si è ritrovato a spendere di più. Ma questo non c'entra nulla con la discussione.
 
E

enzo6

Ospite
Per silano. Partendo dal presupposto che l'agenzia non è un costo ma é la retribuzione di un servizio che si usufruisce ho avuto modo di constatare che chi come te pensa di risparmiare come dici tu il costo dell'agenzia si è ritrovato a spendere di più. Ma questo non c'entra nulla con la discussione.

Secondo me l'unica alternativa è sfruttare questo momento di crisi, per chi puo' farlo, al fine migliorare la qualità della propria attività.
Non credo nessuno si mettrà a spiattellare su web i propri "trucchi del mestiere" ma quello che si potrebbe fare e creare gruppi di lavoro omogenei (2 max 3 AI) che si ritrovino per comunicare reciprocamente il proprio modo di operare al fine migliorarsi. In sostanza DO UT DES
 
A

Abakab

Ospite
Credo che questo momento critico sia una sorta di Tsunami che travolge tutto e tutti, professionisti o meno, gruppi di lavoro, tentativi di miglioramento, esperienze decennali o meno ... dobbiamo attaccarci a qualunque cosa ci possa tenere in salvo, inutile tentare di nuotare per dirigerci dove vogliamo .. la corrente è troppo forte. Alcuni hanno già mollato la presa, altri lo stanno per fare, altri resistono ... e alla fine di tutto .. ci conteremo o si conteranno.
 
E

enzo6

Ospite
Credo che questo momento critico sia una sorta di Tsunami che travolge tutto e tutti, professionisti o meno, gruppi di lavoro, tentativi di miglioramento, esperienze decennali o meno ... dobbiamo attaccarci a qualunque cosa ci possa tenere in salvo, inutile tentare di nuotare per dirigerci dove vogliamo .. la corrente è troppo forte. Alcuni hanno già mollato la presa, altri lo stanno per fare, altri resistono ... e alla fine di tutto .. ci conteremo o si conteranno.

Vero ma vedrai che non molleranno solo quelli che sono allo stremo ma anche chi potendo resistere riterrà inconsciamente di essere inadeguato al mercato futuro (ovvio che poi la giustificazione sarà di non crederci piu').
Quindi sono sempre piu' convinto che la differenza di capacità sarà una componente fondamentale unitamente a quella finanziaria.
 

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